Photo Credits: Francesco Passaretta - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Il match d’andata del Derby d’Italia tra Inter e Juventus Women all’Arena Civica Gianni Brera di Milano è terminato senza una squadra vincitrice.
Le Juventus Women, dopo la sconfitta rimediata contro il Bayern Monaco, hanno provato a ripartire contro le nerazzurre, che in questa stagione stanno dimostrando di avere una squadra dalla rosa e dal gioco capace di impensierire la Juventus, la Fiorentina e la Roma, quelle squadre che si stanno giocando la poule scudetto e che hanno per antonomasia le redini della Serie A femminile.
Una buona gara, quella disputata dalle Juventus Women, che hanno focalizzato buona parte delle loro energie nel difendere il risultato dalle incursioni delle nerazzurre, capaci di metterle in difficoltà in più occasioni, neutralizzandole tutte.
Il match è terminato con uno 0 a 0 che rappresenta l’equilibrio tra le due squadre e consegna un punto importantissimo alle bianconere, che continuano la loro striscia di risultati utili ed escono imbattute in trasferta.

Per certi versi, questo scontro diretto tra le nerazzurre e le bianconere è arrivato in un momento molto delicato per la Juventus, reduce da una serie di match ravvicinati e dispendiosi a livello fisico e mentale, contro una squadra in forma che ha invece concentrato tutte le sue energie proprio nella preparazione della partita contro la formazione torinese.
L’allenatore bianconero Massimiliano Canzi ha schierato dal primo minuto Bennison, uscita nella ripresa contro le bavaresi, Boattin a centrocampo e Bonansea al fianco di Girelli e Cantore, un tridente del tutto inedito in questa stagione di Serie A, lasciando a riposo Schatzer. Tra le ex in partita, Pedersen nel centrocampo dell’Inter.

L’inizio del match ha girato a favore delle padrone di casa, capaci di gestire bene il pressing e in cerca del vantaggio sulla squadra che, fino a quel momento, rappresentava il miglior attacco del campionato. Dall’una e dall’altra parte, nel primo quarto d’ora, sono nate timide occasioni da goal, e la prima palla goal importante del match è stata quella di Girelli, che non ha inquadrato lo specchio della porta da pochi metri. L’Inter ha fatto buona guardia al pallone chiudendo a cerniera gli spazi al momento delle ripartenze delle avversarie, che hanno sempre mancato il goal del vantaggio. Le bianconere sono infatti state molto brave nel pressing e ad anticipare le avversarie, in fase offensiva non sono invece riuscite a sfondare, crossando troppo sul portiere oppure venendo anticipate dalle nerazzurre.
Alla mezz’ora, le Juventus Women hanno conquistato un calcio di punizione indiretto dovuto a un pallone trattenuto tra le mani di Runnarsdottir per troppo tempo, ma lo specchio della porta era tutto coperto e Girelli e Boattin non sono riuscite a trovare il vantaggio. L’Inter ha faticato a uscire dalla propria metà campo, e ha cominciato a farsi vedere in maniera più frequente poco dopo la mezz’ora, con un calcio di punizione da cui sviluppi le bianconere hanno dovuto spazzare via il pallone e provare il contropiede.
Prima dell’intervallo, le Juventus Women hanno avuto un’importante occasione con una serie di palle ribattute prima da Caruso, poi da Cantore, Girelli e infine il colpo di testa di Bonansea finito alto sopra la traversa.
A scapito delle occasioni create, le bianconere non sono riuscite a trovare il vantaggio in un primo tempo equilibrato che, al netto delle occasioni create e del possesso palla, ha premiato le bianconere, mentre premia le nerazzurre per il numero di duelli vinti, a dimostrazione del fatto che il risultato è stato in bilico per tutto il tempo.

Le nerazzurre hanno approcciato la ripresa come a partita iniziata: Cambiaghi e Serturini hanno da subito provato a mettere in difficoltà le bianconere e a cercarsi gli spazi per andare in goal. Le Juventus Women hanno però avuto la lucidità di uscire da un momento difficile per provare a impostare il loro gioco, complici anche le forze fresche arrivate a centrocampo con l’inserimento di Krumbiegel, e con Beccari nel tridente, entrambe preziosissime anche in fase di copertura per contenere le ripartenze nerazzurre; le padrone di case sono riuscite di più, rispetto a quanto fatto nel primo tempo, a trovare porzioni di campo senza calciatrici bianconere per avventurarsi nell’area di rigore avversaria, sempre ben coperta dalle Juventus Women, che sono cresciute con il passare dei minuti.
I ritmi del secondo tempo sono stati decisamente meno alti rispetto all’avvio di gara in un match che si è acceso a fiammate, con le conclusioni e i calci d’angolo conquistati soprattutto dalle bianconere, in pieno controllo del gioco dopo un avvio di secondo tempo un po’ in affanno. Cantore è stata brava a trovare gli spazi e a smarcarsi in modo più continuativo rispetto al primo tempo, senza però ricavarsi quel guizzo per trovare il suo ottavo goal stagionale.
Tutt’e due le squadre si sono allungate nell’ultimo quarto d’ora; le bianconere hanno avuto un ulteriore innesto con Thomas e Vangsgaard per provare a chiudere il match e portarsi a casa i tre punti in trasferta. Non avevano però fatto i conti con un’Inter coraggiosa e propositiva, che ha cercato di finire in attacco.
Le Juventus Women hanno fallito, da pochi metri, la possibilità di passare in vantaggio in pieno recupero, con un pallone colpito dal polpaccio di Vangsgaard terminato a lato, l’occasione con cui le bianconere hanno chiuso il loro match.

JUVENTUS WOMEN (3-4-3): Peyraud-Magnin; Cascarino, Calligaris, Lenzini; Boattin (75′ Thomas), Bennison, Caruso, Bergamaschi (62′ Krumbiegel); Bonansea (62′ Beccari), Girelli (75′ Vangsgaard), Cantore (85′ Lehmann).

INTER (3-1-4-2): Runarsdottir; Ivana, Milinkovic, Bowen; Junge-Pedersen (59′ Karchouni), Tomaselli (75′ Detruyer), Magull, Merlo, Diaz (45′ Bartoli); Serturini (59′ Wullaert), Cambiaghi (80′ Bugeya).

Ammonizioni: 38′ Cantore (J)

Note: recupero 2′ pt, 5′ st.

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.

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