Photo Credits: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

L’ipotetica vittoria delle Juventus Women o della Fiorentina avrebbe potuto determinare il primato in classifica, motivo per cui questo match era particolarmente sentito da entrambe le squadre. Dopo aver eliminato il Paris Saint-Germain e conquistato la fase a gironi di Champions League, le ragazze di Max Canzi sapevano che non possono e non devono perdere di vista il campionato, e l’obiettivo della giornata era infatti provare a vincere sia per continuare la striscia di vittorie consecutive, sia per provare a conquistare la vetta. Le bianconere hanno chiuso il match in due tempi con le reti di Caruso al 39′, Vansgaard al 55′, Krumbiegel al 67′ da subentrata e Rosucci al minuto 87 con la fascia da capitana al braccio.

Massimiliano Canzi ha scelto di schierare una formazione diversa rispetto a quella presentata nel doppio confronto contro il Paris Saint-Germain pur mantenendo lo stesso modulo, un 4-3-3 che finora si è dimostrato vincente. A partire con una maglia da titolare sono state Kullberg, Thomas, Schatzer e Bonansea per dare forze fresche a tutti e tre i reparti e, nel caso della numero 11, aiutarla a tornare alla condizione ottimale dandole ulteriore minutaggio sul terreno di gioco.

Le Juventus Women hanno avuto un avvio di gara in cui hanno spinto e provato a costringere le viola nella loro metà campo. Nel giro del primo quarto d’ora hanno infatti creato occasioni sia su palla inattiva che in corsa, com’è successo nel caso del palo di Vansgaard e del tiro di Bonansea deviato in calcio d’angolo. La difesa della Fiorentina è stata però brava a contenere le ripartenze e a chiudere le occasioni pericolose da goal andando ad anticipare le bianconere proprio sul passaggio decisivo. Vansgaard, approfittando di un errore in fase di copertura della difesa viola, ha scippato una palla goal che, dopo essersi accentrata, ha fatto sfumare andando a sfiorare l’incrocio dei pali. La Fiorentina ha trovato fiducia e ha cominciato a gestire meglio il pallone alla mezz’ora, andando a puntare l’area avversaria e sfiorando il goal con un’occasione clamorosa di Catena, che ha fallito il tiro vincente a due passi dalla porta. Le bianconere hanno sfruttato le ripartenze per provare a colpire, ma è mancato il passaggio decisivo e, forse, anche un po’ della spensieratezza che le Juventus Women avevano nel match contro le parigine, sentendo l’importanza del match in chiave campionato.
La Juventus è passata in vantaggio, in un momento di particolare difficoltà e dopo che la Fiorentina aveva creato palle goal importanti e stava guadagnando metri, su palla inattiva dopo una giocata splendida e di un’intelligenza tattica devastante da parte della combinazione Schatzer-Caruso al 39′: dagli sviluppi di una punizione battuta corta, Caruso ha colpito il pallone con un destro chirurgico nell’angolino sul primo palo che ha sorpreso il portiere della Fiorentina e tutta le calciatrici che campeggiavano in area di rigore, che forse si sarebbero aspettate un cross anziché un tiro.
A scapito di una buona Fiorentina che ha rischiato di fare male e conquistare il pallino del gioco, le Juventus Women hanno avuto la freddezza di non subire goal e capitalizzare l’occasione più importante arrivata su palla inattiva.

Nella ripresa, le bianconere hanno cominciato annaspando nella loro area di rigore, con le gigliate molto aggressive per pareggiare i conti e Boquete particolarmente in partita; le Juventus Women hanno invece giocato puntando sulle ripartenze. Dopo i primi dieci minuti della ripresa in affanno, le bianconere hanno punito ancora una volta le avversarie con un goal bellissimo arrivato al 55′ dai piedi di Vansgaard: dopo aver ricevuto un cross al bacio di Cascarino, la danese ha calciato un destro splendido dalla distanza che è andato a insaccarsi dove il portiere della Fiorentina non sarebbe mai potuto arrivare con i guantoni. Le bianconere hanno poi tentato di segnare il terzo goal, prima con Schatzer, che ha sfiorato il palo, e poi con la combinazione tra Krumbiegel e Bennison. A trovare il goal è stata proprio Krumbiegel da subentrata al 67′ con un destro sul secondo palo nell’angolino irraggiungibile dopo aver ricevuto il pallone in area da Bonansea, che ha giocato un’ottima partita prima della sostituzione a venti minuti dalla fine.
Lo squillo della Fiorentina è poi arrivato a un quarto d’ora dalla fine con la doppia conclusione tentata da Janogy, che ha fatto sporcare i guantoni a Peyraud-Magnin; il portiere della Juventus è stato chiamato a intervenire poche volte nel corso del match, come nel caso della traversa colpita da Johansdottir al minuto 82.
Al minuto 87′, Lehmann ha recuperato un ottimo pallone e trovato Vansgaard che, arrivata in area di rigore, si è accentrata e con la coda dell’occhio ha visto Rosucci arrivare in gran carriera: dopo la diagonale in area di rigore, Rosucci ha calciato un destro che ha battuto il portiere, tornando al goal dopo due anni difficilissimi

Nonostante non abbia trovato il goal, va sottolineata l’ottima prestazione di Schatzer a centrocampo, che ha giocato una partita di sacrificio e con delle giocate da calciatrice navigata, molto propositiva e abile nella costruzione del gioco e intelligente a pescare le compagne smarcate. Va anche menzionata la prestazione della difesa, in particolare Lenzini e Cascarino, che hanno anche partecipato nelle azioni che si sono poi convertite in goal per le bianconere.

JUVENTUS WOMEN (3-4-3): Peyraud-Magnin; Lenzini, Kullberg, Cascarino; Thomas (83′ Bragonzi), Schatzer, Caruso (70′ Rosucci), Bergamaschi (60′ Krumbiegel); Cantore (60′ Bennison), Vansgaard, Bonansea (70′ Lehmann).

FIORENTINA (4-3-3): Fiskerstrand; Faerge, Filangeri, Georgieva (83′ Pastrenge), Erzen (63′ Toniolo); Bonfantini (83′ Breitner), Severini, Snerle (73′ Johansdottir); Vero, Catena (73′ Longo), Janogy.

Marcatrici: 39′ Caruso (J), 55′ Vansgaard (J), 67′ Krumbiegel (J), 87′ Rosucci (J)

Ammonizioni: 36′ Severini (F), 38′ Filangeri (F)

Note: recupero 3′ st.

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.

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