Oggi 16 Settembre, alle ore 14,30, è andata in scena Juventus – Roma nel giorno inusuale di venerdì, concordato dai Club per concentrarsi poi ambedue negli impegni dei preliminari di Champions.
La Juventus, in classifica come avevamo già detto insegue le giallorosse che per la prima volta, dopo due giornate di Campionato, si presentano a Vinovo a casa delle bianconere con ben 2 punti di vantaggio in classifica sulle padrone di casa, che da 5 anni dominano incontrastate il Campionato dalla prima fino all’ultima giornata, hanno problemi di formazione, in particolare in difesa. Infatti, la squalifica di Linda Sembrant, nel derby d’Italia contro l’Inter, e l’assenza in difesa di Sara Gama e Martina Lenzini, hanno lanciato per il tecnico bianconero l’allarme con ben cinque difensori centrali “out”.
L’allenatore della Juventus costringe così a schierare, fin dal primo minuto, in difesa Rosucci, che abbandona il suo ruolo da centrocampista per immolarsi alla causa come già aveva fatto in precedenza, il rientro a mezzo servizio dopo l’operazione è di Salvai, e Boattin chiude l’area bianconera.
Per la Roma, dunque, si presenta un’occasione più unica che rara per poter attaccare come sa fare a pieno organico le padrone di casa.
Il primo tempo, infatti, sono proprio le lupe ad offrire un monologo giallorosso, con Glionna scatenata in ogni parte del campo, mentre Giacinti per due volte ha la palla buona per battere a rete, ma poi perde sempre l’attimo giusto, anche Andressa ci prova dalla distanza, ma la palla non entra. La Roma mangia il campo piano piano e sembra aver perso ogni timore reverenziale verso le temutissime e fortissime campionesse d’Italia in carica, ma secondo il sottoscritto ha il difetto, emerso anche nello scorso Campionato, di non sfruttare le occasioni giuste per poter cambiare a proprio vantaggio l’inerzia della partita.
Con questo retaggio del passato si va all’intervallo sotto un caldo infernale in uno stadio davvero imbarazzante per le velleità di crescita del Calcio Femminile in Italia, e per vedere sbloccare la partita bisognerà aspettare la ripresa. Ed ecco che al 52′ Girelli colpisce la traversa col suo tiro a giro, e un minuto dopo la prima svolta della partita, con la parabola di Valentina Cernoia, che si insacca alle spalle del portiere giallorosso quasi incredulo. Ma per la Roma arriva anche la tegola dell’espulsione di Giugliano al 65′ per doppia ammonizione, che di fatto potrebbe tagliare le gambe alle giallorosse, che invece reagiscono con rabbia e forse un po’ troppo nervosismo, ma cercano ugualmente e disperatamente la via del pareggio. Lo fanno con Cinotti, al 76′, alto di poco, e ancora al 92′ con Wenninger, che impegna all’ultima parata di giornata Peyraud-Magnin. Purtroppo, però, il pari non arriva, nonostante i 90’ e più di recupero, alle romane resta il rammarico di non aver sfruttato questa occasione particolare per poter pareggiare e vincere, visto anche il volume di gioco espresso nel primo tempo. Tale rammarico ora dovrà essere convogliato in rabbia propositiva per gli imminenti impegni. Questo era sicuramente un esame importante per le ragazze di Spugna ma, sicuramente, avranno la possibilità di rifarsi durante la stagione regolamentare e i play off, se davvero vogliono tentare di portare nella capitale lo scettro della vecchia signora. A margine di tutto, la considerazione che una volta accordatesi le due formazioni per giocare questo big match della terza giornata, magari si poteva gareggiare alle ore 20,30 per evitare la canicola opprimente, ma soprattutto per permettere a quanti più spettatori possibili di poter vedere una gara cosi importante, semprenell’ottica di un ampliamento del pubblico a seguito del Calcio Femminile, perché giocare alle 14.30 di venerdì è sicuramente un autogol clamoroso per la promozione di questo sport, anche considerando tutte le attenuanti degli impegni che aspettano le due squadre.
Secondo me l’anticipo alle 14:30 era purtroppo (per il pubblico) doveroso. Se alla Roma (che gioca mercoledì) 6 ore in meno di riposo potevano andare bene, per la Juve (anche in grave emergenza infortuni) ogni ora fa bene, avendo 24 ore in meno per recuperare energie. La Roma l’ha capito ed accettato.
Una nota a parte, cambiando discorso: questa sera, per la partenza della Flyeralarm Frauen Bundesliga, a Francoforte erano in 23.000 (paganti, non “a gratis” come si fa in Italia) ad assistere a Eintracht – Bayern München (0-0).