Nella presentazione alla stampa di Agosto, il grande presidente Sarsilli, a capo del Mozzanica Calcio Femminile, aveva senza mezze misure definito la rosa allestita dal suo club, una “Ferrari”.
In effetti quando in rosa hai la classe cristallina di Giuliano, la cinica freddezza di Valentina Giacinti, il panzer della Valcavallina, una linea difensiva con delle nazionali di esperienza e destrezza quali Schiavi e Bartoli, non puoi che essere candidato ad ogni vittoria. Se poi il tutto è condito dall’ intelligenza situazionale di Daniela Stracchi sembra davvero che il gioco sia facile e piacevole, anche perché la squadra ha una panchina, che definirla panchina è azzardato, con Zanoletti, Mason, Cambiaghi, Galli ed altre top.
Ma il Mozzanica, sembra ultimamente una Ferrari con le ruote sgonfie, una Ferrari che si allontana dagli obiettivi che sembrava dover conquistare, ovvero scudetto o Champion’s League, obiettivi che avrebbero ripagato gli sforzi dell’intero club, che dal nulla, ha trasformato Mozzanica in un polo d’ elite per il calcio in rosa italiano.
Parlando di Champions League, oggi ci si ricorda che tale manifestazione costò moltissimo al Brescia del presidente Cesari, che dopo un turno di coppa in europa vinto, e disputato il Mercoledì, venne poi letteralmente demolito da Scarpellini e compagne con uno storico 4 – 0 che sembrava dover essere una sorta di avvertimento a tutto il campionato, avvertimento che per la pratica scudetto, il Mozzanica avrebbe detto la sua.
E invece di quel 4 – 0 oggi resta quasi solo la beffa, le beffa di trovarsi in maniera apparentemente inspiegabile ad una distanza tale da rendere impossibile una rimonta, quel Brescia Femminile allenato in precedenza proprio da Nazarena Grilli, il pilota scelto per la Ferrari Mozzanichese.
Ora però oltre all’ addio al sogno scudetto, c’è delusione anche per l’ Europa. Poiché dopo le sconfitte con Verona e San Zaccaria, ed il pareggio col fanalino di coda Sud Tirol, la carovana Viola di patron Della Valle, anch’ essa ipoteticamente candidata allo scudetto, ha ringraziato e si è messa comoda in seconda posizione, che vuol dire poter progettare il proprio futuro in Europa, e creare interessi e movimento.
Ora c’è l’ ultima spiaggia per evitare ciò che Mourinho definì sarcasticamente il fenomeno “zeru tituli” . Il Mozzanica ha una gara che non potrà permettersi di sbagliare, la semifinale di Coppa Italia, che la vedrà opposta al Brescia.
Una gara che sarà lo spartiacque di una stagione, la vittoria e l’ accesso alla finalissima segnerebbe comunque un miglioramento rispetto al passato, una eventuale eliminazione, abbinata ad un terzo posto in classifica, farebbe si che il club, nonostante gli importanti investimenti di mercato a 360°, non potrebbe cogliere alcun miglioramento rispetto allo scorso anno, un colpo duro e difficile da accettare.
Intanto il Mozzanica si gode la sua straordinaria squadra primavera, che ha fatto fuori facilmente l’ Inter Femminile, (che per l’ occasione ha inserito anche il talento della prima squadra Zazzera) e che ora andrà a giocarsi le carte per lo scudetto di categoria, giovani da cui forse si potrà ripartire per il futuro.
L’ augurio è quello che il Mozzanica vada avanti nella sua straordinaria attività, che continui ad investire nel calcio femminile d’ elite, poiché il presidente Sarsilli ha creato una società che oggi rende orgogliosi tutti gli amanti di calcio femminile, ed il presidente Sarsilli in primis meriterebbe un titolo, per vedere un quanto mai meritato premio al proprio impegno. Forza Mozzanica, non mollare!