Nelle ore scorse Giovana Maia, difensore portoghese classe 1997, ha parlato tramite social della stagione tribolata vissuta tra campo ed infermeria. Queste le parole a riguardo dell’ ex Empoli:
“Una stagione in cui tutto l’apprendimento si è basato sulle sconfitte, sugli imprevisti, sul recupero del tempo perduto.
È stato difficile stare fuori quando sai che puoi aiutare entrando. Guardare tutto crollare e la maggior parte delle volte non essere in grado di fare nulla. Non è stato facile. Perdere non è facile. Ma perdere insegna anche.
Ci insegna a vedere più chiaramente, evolve la nostra autocritica e ci insegna molti altri modi per superare le avversità. Un anno di lavoro dove ho guadagnato poco, ma imparato molto. Di tutti gli obiettivi che mi sono prefissata quest’anno, pochi sono stati raggiunti. Ma forse quei pochi erano i più importanti per lasciarmi il cuore in pace. Anche così, sono grata a Dio per tutto ciò che mi ha fatto vivere, superare e imparare.
So che è stato un altro passo importante verso tutto ciò che cerco per me stesso. E so che il meglio deve ancora venire”.