Intervista esclusiva di juventusnews24 a Francesca Brienza, giornalista che segue la Serie A femminile per La7.
Siamo a due terzi di campionato: pensi che il discorso scudetto sia definitivamente archiviato a favore della Juventus Women?
«Per il percorso di quest’anno e degli anni passati tutto lascerebbe pensare di sì. Ormai un pareggio della Juventus Women fa notizia, ma c’è ancora lo scontro diretto con la Roma che potrebbe almeno regalare un po’ di suspense. Il calcio sa essere sorprendente».
A proposito di sorprese: cosa l’ha impressionata maggiormente della squadra bianconera?
«La sintonia che riesce ad esprimere in ogni momento. Il collettivo salta all’occhio più che in qualsiasi altra realtà».
Forse impercettibilmente, ma la Juve prima della sosta sembrava aver rallentato…
«La Juve non è una squadra che rallenta, ma la più abituata a vincere in Serie A femminile. Sta attraversando un periodo di calo fisico perché tutte le giocatrici bianconere sono nazionali e in questa stagione stanno giocando moltissimo. La stessa Hurtig di cui si parla tanto adesso mi sembra molto stanca».
Colpita dall’impatto di Montemurro sulla Juve?
«Mi piace il suo gioco propositivo, si vede che è un ex centrocampista dalle vedute allargate. Poi è un profilo internazionale e non è un caso che la Juve si sia affidata lui per tentare la scalata all’Europa. È bello vederla fare la voce grossa anche a livello continentale».
Il confronto in Champions contro il Lione sarà impari?
«Il Lione è un modello nel calcio femminile, la prima società a investire concretamente grazie al presidente Aulas. Hanno dominato a livello nazionale e internazionale per anni anche se adesso il PSG sta emergendo pure nel femminile. Sono molto avanti rispetto alle bianconere ma la Juve ha l’obbligo di provarci a di approcciare la gara senza timore. Con la convinzione giusta l’impresa è possibile».