“… vorrei che si rivedesse la vera Fiorentina…” ha detto Elena Linari nell’intervista di venerdì, questo desiderio è rimasto per ora inesaudito e rimandato, anche sabato non abbiamo rivisto la vera Fiorentina, quella della scorsa stagione. E credo sia molto difficile poterla rivedere senza il rientro di Alice Parisi, più precisamente della migliore Alice Parisi. Visto che la società non ha saputo, o forse voluto, veramente rafforzare questa squadra con acquisti pronti: un difensore, un centrocampista e un attaccante di livello per poter affrontare al meglio i tanti impegni, a partire dalla Champions, che aspettavano la Fiorentina. Il pareggio è stato di rigore, ma pur non brillando la Fiorentina, tornata al 4-3-3, ha sempre tenuto nella sua meta campo il Tavagnacco, che si è affidato al più classico dei giochi di rimessa. In ogni modo troppi errori nei passaggi, alcuni anche semplici e poche idee hanno caratterizzato anche questa partita della Fiorentina. Purtroppo la squadra non è più brillante, come eravamo abituati a vedere, ricordiamoci comunque anche delle energie fisiche e mentali spese mercoledì col Wolfsburg.
Così anche col Tavagnacco si è trovata immeritatamente in svantaggio, grazie anche ad una discutibile decisione arbitrale che assegna alle friulane un rigore molto dubbio, ma anche ad alcune decisioni incomprensibili delle stesse giocatrici viola. Come quando Bonetti calcia di sinistro una punizione parata agevolmente dal portiere, da posizione in cui, per calciare in porta, sarebbe stato meglio un destro e Linari era già pronta per farlo. Come quando Caccamo si procura una buona punizione sui 25 metri che inspiegabilmente Adami batte velocemente per una compagna con una azione senza esito, mentre si poteva tentare di calciare in porta. Come un calcio d’angolo con quasi tutta la squadra in area battuto corto da Bonetti per Carissimi che perde palla e innesca un pericoloso contropiede del Tavagnacco fermato per fortuna da un ottimo intervento di Bartoli.
Oltre al centrocampo che non funziona più come un orologio svizzero, così era nella scorsa stagione ma forse siamo stati abituati anche male, sembra che nelle ragazze non ci sia più quella luce negli occhi, quella cattiveria che le possa spingere a raggiungere qualsiasi risultato, a questo proposito è sintomatica la decisione strana di Caccamo che entrata in area ed in posizione in cui poteva tirare in porta o crossare butta fuori la palla per via di due giocatrici (Mauro e Martinelli)  rimaste a terra nel precedente contrasto di piede. La calciatrice è stata subito rimproverata, giustamente, da Fattori è ha fatto arrabbiare un po’ tutti nella tribuna del Bozzi. Un altro problema della Fiorentina è che non riesce più a trasformare la grande mole di lavoro in occasioni da gol nitide, ci si riallaccia al discorso cattiveria ma anche al fatto che sembra solo la Bonetti, in questa squadra, in grado di accendere la luce e la stessa Caccamo, pur generosa, non riesce più a dare alla squadra il contributo dello scorso anno.

Stephanie Ohrstrom
Dopo l’ottima prova contro il Wolfsburg (incolpevole sui gol subiti e autrice di straordinarie parate) conferma che almeno lei ha dimenticato le ultime disavventure della difesa viola anche se in effetti contro il Tavagnacco non ha dovuto compiere nemmeno un intervento degno di tale nome, le friulane non hanno mai tirato nello specchio della porta se non con il rigore, che in tuffo la brava Stephanie aveva quasi preso, e con un tentativo di Clelland in pieno recupero parato agevolmente dalla svedese. Non avendo impegni di ruolo la vediamo uscire, con ottimo tempismo, di piede dalla propria area a sbrogliare una situazione che poteva diventare pericolosa e anche ad impostare il gioco con un bel lancio sulla trequarti avversaria pescando Bonetti che innesca a sua volta Guagni sulla corsa conclusa con un cross rasoterra nell’area piccola dove Mauro viene anticipata di un soffio da un’avversaria. Affidabile. 6,5.

Elisa Bartoli
Riportata sull’esterno mette il solito piglio e la solita grinta sulla fascia sinistra sia in difesa che nelle puntate in avanti. In una delle sue incursione viene atterrata da Erzen che prende il giallo. Ferma un pericoloso contropiede del Tavagnacco sul calcio d’angolo battuto corto da Bonetti per Carissimi. Sicura. 6.

Elena Linari
Di testa sono tutte sue e dimostra la consueta sicurezza e tranquillità, dalle sue parti Clelland non passa e la scozzese si è spesso defilata per evitarla. Autrice anche di un buon colpo di testa in attacco, su una punizione di Bonetti, ribattuto dalla difesa friulana. Non disdegna di uscire palla al piede per impostare l’azione e rimedia spesso a qualche sbavatura del centrocampo. Insostituibile. 6,5.

Alice Tortelli 
Inizia a corrente alternata con prima un’incertezza su appoggio di Ohrstrom quando si fa rubare palla da Brumana al limite dell’area, per fortuna l’attaccante del Tavagnacco si porta la palla in fallo laterale. Poco dopo esce bene dalla sua meta campo e salta l’avversaria con autorità impostando il gioco, cosa che raramente le vediamo fare. Non passano che pochi minuti, durante la fase di disimpegno, si fa rubare il pallone, in malo modo dalla Clelland, fermandola poi con le cattive e prendendo l’ammonizione e concedendo una punizione pericolosa vicino al vertice sinistro dell’area viola. La vediamo poi fare un bel lancio per Bonetti. Ma la cosa più grave è che sulla sua coscienza c’è il rigore provocato, anche se involontariamente, aggravato dal fatto che il suo precedente rinvio di testa non era stato proprio impeccabile. Insufficiente. 5.

Alia Guagni
Impegno costante e tanto cuore da parte del capitano che corre per tutto il campo. La troviamo a colpire di testa per liberare dalla sua area o a colpire sempre di testa in area avversaria. La vediamo fare un bel recupero su Clelland lanciata in area o eseguire le solite rimesse lunghe da fallo laterale che spesso mettono in difficoltà le friulane. Prova anche ad emulare il mancino di Bonetti ma il suo purtroppo finisce sopra la traversa. Inesauribile. 6,5.

Precillia Rinaldi
Era alla sua seconda partita da titolare dopo quella col Bari. Giocatrice precisa che non sbaglia nulla ma nello stesso tempo non sembra ancora in grado di dare quel qualcosa in più che serve alla Fiorentina. Bella un azione dove salta l’avversaria in area e tira, ma viene ribattuta dalla difesa. Ancora da rivedere. 6.

Greta Adami
Si presenta con un destro da fuori ma colpisce troppo d’esterno e la palla va sul fondo. Inspiegabilmente batte velocemente una punizione per una compagna con azione che non porta a nulla, mentre la posizione permetteva di tentare di calciare in porta. Nella ripresa suo un bel cross in area per Bonetti che appoggia dietro a Guagni che calcia alto col mancino. Poi perde un pallone sanguinoso sulla propria trequarti ma per fortuna Linari rimedia. Infine allo scadere colpisce di testa, da azione d’angolo, ma il tiro viene parato dal portiere. Insufficiente. 5,5.

Marta Carissimi
Si vede poco nelle fasi iniziali. Si accende alla mezzora quando ruba una bella palla a Catena con un passaggio per Mauro innescando una buona azione viola. Poi l’errore su un calcio d’angolo, con quasi tutta la squadra in area, battuto corto da Bonetti proprio per lei che perde palla e innesca un pericoloso contropiede del Tavagnacco fermato per fortuna da un ottimo intervento di Bartoli. Su un bel lancio della Bonetti salta la diretta avversaria in area, ma viene poi fermata in angolo. Insufficiente. 5,5.

Tatiana Bonetti

Le iniziative più pericolose passano tutte dai suoi piedi, se si accende lei il motore della Fiorentina va a regime, questo è uno dei difetti della Fiorentina di quest’anno. Parte anche lei in sordina per iniziare a macinare gioco alla mezzora quando un suo cross per Mauro viene catturato dal portiere friulano Ferroli che toglie letteralmente la palla dalla testa dell’attaccante viola. Poco dopo un sinistro velenoso indirizzato all’angolino basso della porta del Tavagnacco, viene fermato da Ferroli che ci arriva deviando in angolo con una bella parata. Poi l’angolo battuto corto, già citato, quando in area c’era quasi tutta la squadra viola. Suo l’appoggio dietro per Guagni che va al tiro. Autrice anche di un bel filtrante che stava per mettere Caccamo sola davanti al portiere, deviato con la punta della scarpa da un difensore. Segna con la solita freddezza e precisione il rigore. Non è la migliore Tatiana ma pian piano ci sta arrivando. In crescita. 6,5.

Ilaria Mauro
Parte subito bene con un tiro su assist di Caccamo deviato in angolo. Poi la vediamo sbagliare alcuni passaggi facili. E infine sparire pian piano dal vivo del gioco, specialmente nella parte finale del tempo. Questo trend continua nella ripresa quando al 56′ viene sostituita, dai tecnici viola, con Brazil. Stanca. 5,5.

Patrizia Caccamo
Autrice di azioni alla sua maniera sulla fascia iniziando con un bell’assist per Mauro,  o con dribbling che costringono le avversarie al fallo in posizioni critiche o che portano a dei bei cross in area. Dimostra la sua generosità andando a recuperare un cross dalla fascia destra di Mauro, con la palla che sembra essere troppo lunga ma Caccamo la  raggiunge fornendo un assist a Rinaldi. Si procura una buona punizione sui 25 metri che inspiegabilmente Adami batte velocemente invece di provare il tiro in porta. Riceve da Rinaldi e si invola sulla sinistra saltando Camporese che si aggrappa per fermarla ma forse l’arbitro da il vantaggio perché Caccamo crossa per Mauro e qui l’arbitro fischia un fallo all’attaccante viola. Alla mezz’ora salta con un sombrero un’avversaria che tocca con la mano ma l’arbitro non interviene. Nella ripresa è protagonista della decisione che fa imbestialire i tecnici viola e arrabbiare un po’ tutti in tribuna: entrata in area in posizione in cui poteva tirare in porta o crossare butta fuori la palla per via di due giocatrici (Mauro e Martinelli) rimaste a terra nel precedente contrasto di piede. Bello ma sfortunato un suo tentativo in rovesciata. Sufficiente. 6.

Ellie Brazil     
Dal 56′ al posto di Mauro. Si vede poco salvo una bella iniziativa sulla fascia destra che ottiene però solo un calcio d’angolo. Ha la fortuna di innescare l’ azione che porta al rigore con un lancio perfetto per Guagni che crossa al centro dove Camporese tocca col braccio. Fortunata. 6.

Sigrun Einarsdóttir
Entrata al 75′ al posto di Rinaldi subisce subito un brutto fallo commesso da Camporese. Ingiudicabile.

Valery Vigilucci
All’ 80′ entra al posto di Tortelli. Troppo poco per esprimere un giudizio. Ingiudicabile.

Fattori e Cincotta:
Fattori ha seguito, come al solito, con molta partecipazione la gara e l’abbiamo visto, giustamente, furibondo in particolare in due situazioni: quando Tortelli si fa rubare la palla da Clelland (come detto sopra) e quando la Caccamo butta via il pallone appena entrata in area perché due giocatrici erano a terra per un innocuo contrasto. Come soleva dire Sosa la frittata si fa con le uova che si ha disposizione, forse anche i due tecnici delle Women’s si trovano attualmente nella stessa situazione. Assolti. 6.

Terna arbitrale:
Dopo un arbitraggio iniziale tranquillo Giacometti di Gubbio decide di avviare lo show intorno alla mezzora, forse irritato perché i famosi spalatori di neve fiorentini in Gubbio hanno trascurato la sua casa.  Caccamo salta di netto la Erzen (tra l’altro già ammonita) che la atterra. L’arbitro non fischia nemmeno il fallo. C’era fallo e ammonizione per la slovena, e quindi rosso. Poco dopo Guagni riceve un brutto colpo da Mella entrata a gamba tesa, forse non volontariamente, ma l’arbitro ignora del tutto l’azione. Una bella iniziativa di Rinaldi per Caccamo che si invola sulla sinistra saltando l’avversaria (la n. 11 Camporese) che si aggrappa per fermarla ma forse l’arbitro da il vantaggio perché Caccamo crossa per Mauro e qui l’arbitro fischia un fallo o non si capisce cos’altro all’attaccante viola. Poco dopo Caccamo Salta con un sombrero un avversaria che tocca con la mano ma l’arbitro (a due passi è impossibile non abbia visto, forse lo ha ritenuto involontario) non interviene, interviene invece sul rovesciamento di fronte per assegnare un rigore molto dubbio, su Tortelli che in scivolata colpisce forse la palla col gomito sull’azione di Clelland (applicando lo stesso metro di qualche secondo prima anche questo sarebbe involontario e quindi non sanzionabile). C’è anche il dubbio, dalla dinamica dell’azione che l’eventuale contatto sul gomito fosse fuori area, ma le immagini non permettono di chiarire. Brutto fallo commesso da Camporese su Einarsdottir appena entrata che meritava senz’altro il cartellino giallo, provvedimento non considerato dall’arbitro. Guagni crossa al centro dove Camporese tocca col braccio e l’arbitro assegna il secondo rigore stavolta alla Fiorentina, anche questo non sembrava proprio limpido. Insufficiente. 5.

Tavagnacco:
Menzione per Lana Clelland che in attacco ha fatto reparto da sola e per Serena Ferroli che ha fatto alcuni interventi decisivi per la sua squadra.

Credit Photo: Pagina Facebook Fiorentina Women’s FC

Francesco Colella
Francesco Colella è nato a Roccacasale (AQ) il 20/7/1954. Si è trasferito a Firenze agli inizi degli anni 70 per gli studi Universitari. Da allora vive in Toscana, attualmente a Campi Bisenzio (comune confinante con Firenze). La maggior parte della sua esperienza lavorativa è stata dedicata nel settore dell'informatica come analista programmatore. È un appassionato di calcio fin da piccolo, militando come calciatore, ma per un breve periodo, in campionati dilettantistici. Tifoso della Fiorentina, dal 2013 segue, con passione, anche il calcio femminile e ritiene che tecnicamente non abbia niente da invidiare a quello maschile. Tra i suoi hobby gli scacchi, con cui ha raggiunto la 2.a categoria nazionale FSI, la computer grafica e la letteratura, sia come lettore che come scrittore. Ha scritto due romanzi fantasy e una favola per bambini.