Ha iniziato a giocare in prima elementare ed era l’unica bambina in squadra. Il suo cuore è rossoblù ed il suo idolo Neuer. Sogna di poter conciliare sempre tutte le sue passioni: intervista speciale a Federica Cafferata.
Ciao Federica, una tua breve presentazione (età, ruolo ecc…)
Ciao, mi chiamo Federica Cafferata, ho 20 anni e sono di Genova. Come ruolo ormai dico che sono un esterno perchè ricopro tutta la fascia, ho avuto la fortuna di avere allenatori che hanno creduto in me in tutte le posizioni, dall’attaccante sterno al centrocampista mezzala, al terzino. Prediligo la destra ma ho giocato spesso anche a sinistra.
Quando hai iniziato a giocare a calcio?
Ho iniziato all’età di 6 anni quando andavo in prima elementare, la mia scuola faceva una squadra di calcio aperta a tutti, sia maschi che femmine. Inutile dire che alla fine in quella squadra era tutti maschietti ed io ero l’unica femmina. Tra l’altro ho un bel ricordo perchè subito alla prima partita che feci vincemmo 1-0 con un mio gol.
Le tue esperienze in carriera…
Diciamo che per proseguire la storia ho giocato fino all’età di 15 anni con i maschi sempre con quelli del 2000 come me. È stata un’esperienza super formativa se sono così oggi è per una gran parte anche grazie a quello. Ho proseguito poi nel Ligorna dove ho vinto un po’ tutto in regione. Non scorderemo mai però lo scudetto nazionale con la Primavera. In quegli anni arrivano le chiamate in Nazionale U16 e U17 e successivamente anche dell’U19.
Mentre nel club ho proseguito nella Lavagnese dove ho consumo la permanenza in serie B e poi nel Genoa Women dover per un anno gestito molto male retrocedemmo meritatamente. Nonostante tutto ci ho sempre creduto e sono arrivata al Napoli. Spero di vincere ancora oltre al campionato di Serie B già conquistato nella passata stagione.
Hai una squadra del cuore?
La mia squadra del cuore è il Genoa, la squadra della mia città questa passione mi è stata trasmessa dalla mia famiglia, tutta genoana, ma in particolare da mia mamma, super tifosa dei rossoblù.
Ti ispiri a qualche calciatrice? Hai un idolo?
Cerco di ispirarmi ad Alia Guagni, mi dispiace non poterci giocare contro quest’anno perchè i sarebbe piaciuto confrontarmi con lei e capire la sua vera forza. La trovo una grandissima giocatrice capace di farsi tutta la fascia senza problemi.
Nel maschile sembra strano ma il mio idolo è Neuer, portiere del Bayern Monaco. Penso che non abbia bisogno di essere descritto. La mia passione per lui nasce parecchi anni fa quando ancora giocava nello Schalke 04. Perchè è proprio lui il mio idolo? Perchè penso abbia rivoluzionato un ruolo, penso abbia un coraggio fuori dal comune perchè comunque dietro di lui c’è solo la porta e se sbaglia lui la sua squadra prende gol.
Con chi ti piacerebbe giocare in difesa?
Sicuramente come ho detto prima, con Alia Guagni, mi vorrei far insegnare molto da lei.
Siete reduci da tre sconfitte consecutive, qual è secondo te il modo per uscirne? In che cosa dovete migliorare?
Sì è vero abbiamo fatto 0 punti finora però devo dire che questa pausa ci è servita molto, ripartiremo più cariche e più consapevoli. Il campionato è ancora lungo e possiamo ancora dire la nostra. Siamo una bella squadra e il gruppo nonostante questo periodo un po’ più nero si è compattato ancora di più. Come dice il nostro mister la parola d’ordine è “lavoro”, solo con esso buttando sangue sul campo si vedono i risultati. C’è poco da dire non vediamo l’ora di scendere in campo per portare a casa i primi tre punti.
Siete una neopromossa, qual è il vostro obiettivo stagionale? E quale il tuo personale?
L’obiettivo di squadra viene sicuramente prima ed è quello di salvarsi. Diciamo che il mio personale è quello di giocare al meglio per la squadra e dimostrare che posso stare in questa categoria. Vorrei mettere più minuti possibili sul campo.
Che cosa sogni nel tuo futuro?
Questa domanda è difficile, sono molte le cose che sogno. Sicuramente primo tra tutti sogno di fare sempre ciò che mi piace, di raggiungere gli obiettivi da me posti, di finire gli studi e di cercare di conciliare il più possibile tutte le mie passioni.
Credit Photo: Bruno Fontanarosa