Non inizia purtroppo nel migliore dei modi il cammino in campionato della nuova Atalanta Mozzanica. Le ex biancocelesti sbattono contro la corazzata Juventus Women che si presenta al Comunale di via Aldo Moro con tutta la sua forza, mettendo in chiaro che, semmai ci fosse stato bisogno di sottolinearlo, sarà quella piemontese, la squadra da battere. Oltretutto da Verona la Fiorentina torna a casa con un solo punto, agguantato in extremis e pertanto, dopo una sola giornata, il campionato dà già dei segnali da non sottovalutare. L’ex C.T. Rita Guarino schiera un 4-3-3 dove la finlandese Franssi fa da boa, mentre Bonansea e Glionna agiscono sugli esterni. Speculare lo schieramento bergamasco con Elio Garavaglia che opta per Pellegrinelli sulla destra, Monterubbiano a sinistra e Pirone al centro dell’attacco.
Passano cinque primi e sono subito dolori: Glionna serve Rosucci che la mette rasoterra in area dove Bonansea sotto porta si fa trovare pronta e porta in vantaggio le ospiti. Le nerazzurre accusano il colpo e non riescono a mettere il bavaglio alle piemontesi che al 20′ raddoppiano: Caruso va in pressing su Scarpellini e le porta via il pallone, per poi consegnarlo a Glionna che velocissima si infila in area dalla sinistra e piazza di precisione la sfera sul palo più lontano. Le bergamasche sono in bambola e due minuti dopo rischiano grosso sulla solita n. 18 bianconera che tenta il colpo sotto su Thalmann in uscita, con Ledri e Rizzon che sulla riga di porta per poco non la combinano grossa. Al 33′ Monterubbiano ha un’intuizione e serve nel corridoio Pirone che realizza, ma la bandierina del primo assistente si alza e perciò il risultato non cambia. Se non altro le atalantine si sono scrollate di dosso i timori iniziali e cominciano a conquistare metri preziosi. Al 37′ Ledri crossa dalla sinistra, Pirone fa sponda per Pellegrinelli il cui tentativo al volo si spegne però sul fondo. Ad una manciata di secondi dal termine Hyyrynen pesca Bonansea che riesce ad aggirare Thalmann, ma sul suo cross rasoterra è provvidenziale l’intervento di Motta ad anticipare Franssi a porta sguarnita.
Nella ripresa mister Garavaglia gioca subito la carta Cecilia Re, che entra al posto di Pellegrinelli. Con un centrocampista in più le locali sembrano riuscire a ragionare meglio e a soffrire meno le imbucate avversarie. Al 7′ però è ancora la Juventus a rendersi pericolosa su calcio piazzato, con la sponda di Gama per Salvai, la cui conclusione è da dimenticare. Rispondono le locali due minuti dopo con un’azione simile, dove Piacezzi ribadisce di testa per Pirone che tenta una difficile sforbiciata, senza trovare il bersaglio. Al 20′ sempre su calcio piazzato dalla tre quarti, Stracchi serve al centro Monterubbiano che viene vistosamente strattonata in piena area, ma la direttrice di gara lascia correre. Nella stessa azione Piacezzi si scontra con un’avversaria e deve rientrare in campo dopo qualche istante con una vistosa fasciatura al capo. Alla mezzora Stracchi, colpita duro ad inizio ripresa deve lasciare il campo, sostituita da Sara Baldi. Nonostante l’attaccante in più le bergamasche non riescono a creare pericoli per la porta di Giuliani e, costrette a scoprirsi, subiscono i rapidi contropiedi ospiti. Al 36′ la solita Glionna serve il perfetto filtrante per Cantore che viene atterrata da Baldi a tu per tu con Thalmann. E’ calcio di rigore di cui Boattin si incarica del tiro, ma il suo sinistro si infrange sulle mani del portierone elvetico delle bergamasche che con balzo felino si lancia sulla sua sinistra e respinge. Il terzo goal bianconero è però solo rimandato. E’ il 42′ quando Bonansea si infila al centro della difesa locale, attraversa una prateria e va a realizzare la rete che chiude del tutto la contesa. Nel finale ci vuole ancora tutta la bravura dell’estrema difendente orobica per negare a Cantore la quarta rete bianconera e un risultato che sarebbe stato troppo severo per le padrone di casa. Finisce così, con una netta affermazione della Juventus al Comunale di Mozzanica, l’esordio in campionato delle nerazzurre. Un risultato che mette in luce un’Atalanta non ancora al meglio della condizione e che sabato prossimo dovrà recarsi sul difficile campo del Tavagnacco dove, per ottenere un risultato positivo, servirà innescare un deciso cambio di passo.
ATALANTA MOZZANICA-JUVENTUS-0-3
Reti: Bonansea al 5′ e Glionna al 20′ p.t.; Bonansea al 42′ s.t.
Atalanta M. (4-3-3): THALMANN; MOTTA, PIACEZZI, RIZZON, LEDRI; SCARPELLINI (dal 33′ s.t. RIZZA), STRACCHI (dal 29′ s.t. BALDI), ALBORGHETTI; PELLEGRINELLI (1′ s.t. RE), PIRONE, MONTERUBBIANO. All. Elio Garavaglia. A disposizione: Salvi, Rizza, Fusar Poli, Re, Baldi.
Juventus (4-3-3): GIULIANI; HYYRINEN (dal 44′ s.t. LENZINI), GAMA, SALVAI, BOATTIN; ROSUCCI, GALLI (dal 25′ s.t. ZELEM), CARUSO; BONANSEA, FRANSSI (dal 29′ s.t. CANTORE), GLIONNA. All. Rita Guarino. A disposizione. A disposizione: Serafino, Zelem, Cantore, Panzeri, Lenzini, Sodini, Rood.
Arbitro: Anna Scapolo di Padova. Assistenti: Arizzi ed Esposito di Bergamo.
Note: Giornata autunnale, ma senza precipitazioni. Campo in buone condizioni. Ammonite: Galli (J) al 20′ s.t. e Monterubbiano (AM) al 39′ s.t.; Al 37′ s.t. Thalmann respinge un calcio di rigore calciato da Boattin. Presenti circa 1000 spettatori. Recupero 1’+3′. Migliori in campo: Stracchi (AM) e Bonansea (J).
Credit Photo: Maria Gatti