credit photo: Emanuele Colombo - photo agency Calcio Femminile Italiano

Il Team Talk di questa settimana, andata in onda sui canali della Fiorentina, ha coinvolto Emma Faerge in un bilancio della sua esperienza a Firenze. Il difensore danese classe 2000 che veste ormai da un anno e mezzo la maglia gigliata, ha raccontato di come in questo periodo la sua consapevolezza e il suo conoscere le avversarie l’abbia aiutata a trovare sempre un nuovo entusiasmo quando calca il rettangolo verde con tacchetti.
In questa stagione, poi, ha trovato anche il suo primo gol nella partita contro il Como (vinta dalle Viola per 3-1): una grande emozione che ha scelto di festeggiare con tutta la panchina della sua squadra.
“Mi trovo qui da quasi un anno e mezzo, conosco abbastanza bene sia le squadre che le calciatrici che ne fanno parte e contro cui gioco. So che devo utilizzare questa mia conoscenza per fare un ulteriore passi avanti, l’esperienza raggiunta mi rende sempre più entusiasta quando gioco.
Segnare il primo gol è stato veramente bello. Non segno molto spesso quindi la cosa mi ha anche un po’ sorpreso. Non sapendo bene cosa fare, ho corso verso la panchina e ho festeggiato con la squadra: è stata una sensazione straordinaria”. 

La sua è una crescita a tutto tondo, non solo a livello sportivo. Nel suo primo anno alla Fiorentina era l’unica danese, utilizzare l’inglese per comunicare con le compagne di squadra è stato un modo per vincere la timidezza.
L’anno scorso sono cresciuta parecchio anche fuori dal campo perché ero l’unica proveniente dalla Danimarca in squadra e questa esperienza mi ha arricchita tanto. Ovviamente è bello avere qui altre due ragazze danesi (Emma Snerle e Sophie Bredgaard ndr), perché vengono dal mio stesso Paese e gioco con loro anche in Nazionale. Le conosco bene, so di poter contare sempre su di loro”. 
“Ad oggi” – ha detto – “mi sento certamente una persona un po’ diversa: in genere sono un po’ timida, devo farmi forza per parlare a qualcuno non potendo farlo in danese. Sono cresciuta anche grazie ai discorsi con le italiane e parlando in inglese” 

Riguardo le ultime prestazioni della sua squadra (la sconfitta di misura contro la Roma e il pareggio a reti bianche contro il Napoli) Faerge ha riassunto con poche parole lo stato d’animo di tutte. Per quanto la sconfitta contro la Roma faccia male, il rammarico è peggiore per lo 0-0 di Cercola, in una partita che le ragazze allenate da Sebastian De La Fuente avrebbero dovuto vincere se si pensa alle occasioni avute. Questi risultati, però, sono anche lo stimolo per conquistare i tre punti nella partita di campionato contro il Milan.
“Dopo le due ultime partite siamo deluse avendo portato a casa solo un punto. Contro la Roma abbiamo giocato una buona partita, con un buon possesso della palla e lo stesso abbiamo fatto contro il Napoli. Quella (contro le partenopee ndr) era una partita che avremmo dovuto vincere, per cui è quella che ci ha deluse di più: ora ci sentiamo ancora più motivate e abbiamo davvero bisogno di conquistare i tre punti, è il nostro obiettivo”.

Secondo i pronostici anche quella contro le rossonere, che si giocherà in casa al Viola Park, sarà una partita combattuta. Un motivo potrebbe ritrovarsi nel fatto che in questo campionato non esistono gare veramente semplici da giocare visto che il livello del campionato è cresciuto. Un altro potrebbe essere la voglia di entrambe le squadre di conquistare i tre punti della vittoria in una sorta di riscatto dopo due giornate che non sono andate come sperato (la Fiorentina viene da una sconfitta e un pareggio mentre il Milan da due sconfitte). Sicuramente anche i tifosi sugli spalti faranno la propria parte incitando e dando la carica alle calciatrici nel modo che gli è più congeniale: con i loro canti.
(Quella contro il Milan ndr) Spero sia una partita combattuta tra due squadre che desiderano davvero vincere. Penso, anzi sono certa, che daremo il 100% ma credo anche che loro faranno lo stesso. Sarà difficile, con tanta intensità ma saremo molto motivate a vincere il match.
I tifosi, secondo me, danno molta energia anche alle calciatrici in campo: sentire le loro grida mentre ci danno il proprio supporto ci da ovviamente la carica, questo fa la differenza. Mi piace vederli nelle tribune”. 

Federica Pistis
Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Mi sono laureata in scienze dell'educazione e della formazione primaria e ora frequento la magistrale di pedagogia presso l'Unimarconi di Roma. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.