“Avevo sei anni quando ho iniziato a dare i primi calci per strada assieme ai miei amici e alla TV guardavo le partite assieme a mio babbo e a mio nonno”.
Parte da qui la passione per il pallone di Elisa e trova sbocco grazie al fratello.
“Quando ha iniziato lui a giocare andavo a vederlo ed avevo sempre più voglia di far parte di una squadra e non di giocare nel vialetto di casa. Mi andava stretta questa cosa e allora quando ho finito il mio vecchio sport (nuoto), ho iniziato a giocare con i maschi. All’inizio avevo paura – racconta – ed in effetti non è stata una bella esperienza perché non ho mai giocato tanto ed è finita dopo tre mesi”.
Elisa però non si è arresa e ben presto la passione ha fatto il resto.
“Continuavo a giocare nel vialetto di casa convinta che prima o poi sarei tornata a giocare in una squadra e così è stato. Da cinque anni sono nel San Zaccaria anche se i primi due non li ho potuti giocare perché non ero ancora abbastanza grande. Sono molto contenta di quello che sto facendo – conferma – e sento di essere migliorata tanto non solo dal punto di vista calcistico, ma anche da quello del carattere grazie alle compagne e a Marinella Piolanti”.
L’avventura in primavera di Elisa le ha fatto vivere momenti contrastanti, come accade spesso nello sport.
“Il momento più bello è stato battere il Bologna 3-1 nel derby due anni fa: il giorno prima mi ero tolta il gesso ma per essere pronta ho continuato ad allenarmi anche se avevo il gesso ed è stata una bella soddisfazione”. Di contro, la stessa voglia di giocare a tutti i costi è coincisa con il momento più difficile. “Mi sono strappata il quadricipite e per rientrare il prima possibile ho accelerato i tempi, infortunandomi di nuovo”.
Momenti brutti alle spalle ora c’è il bel periodo che sta vivendo con la Primavera, anche se la seconda fase del campionato è molto dura.
“Le partite sono molto difficili, ma lottare fino all’ultimo con le mie compagne è bellissimo. Ora restano due partite importantissime con Sassuolo e Bologna, poi vedremo. La mia stagione? Sono contenta, anche se avrei voluto segnare di più, ma sento di essere migliorata sotto l’aspetto atletico, tattico e tecnico e questo mi soddisfa molto. Devo ancora migliorare il piede sinistro, ma continuo a lavorare per realizzare il sogno che è poter giocare in Serie A e magari un giorno anche in Germania”.
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