credit photo: Francesco Passaretta - photo agency Calcio Femminile Italiano
La sesta giornata di poule scudetto vedrà la Fiorentina giocare in trasferta al Vismara contro il Milan. La partita tra le Viola e le rossonere non è certo una novità visto che in questo campionato le due squadre si sono sfidate per ben sei volte tra campionato e Coppa Italia: questo è per entrambe un vantaggio in termini di conoscenza del tipo di gioco. Allo stesso tempo, il Milan sta vivendo un ottimo momento di forma che si rispecchia pienamente nelle sue prestazioni sul rettangolo verde. Il mister gigliato Sebastian De La Fuente, intervistato per i canali del suo club nel pre partita, ha esordito con una breve analisi della situazione sia delle sue ragazze che delle avversarie.
Sappiamo che non abbiamo altra possibilità che non sia la vittoria e siamo consapevoli che  la nostra permanenza in Europa nella prossima stagione passa attraverso la vittoria di questa partita. Non possiamo pensare molto in là, dobbiamo invece concentrarci su sabato  per conquistare i tre punti. Incontreremo il Milan per la sesta volta quest’anno tra campionato e coppa: ci conosciamo bene e dalla prima partita all’ultima che abbiamo fatto contro di loro abbiamo notato una crescita che ha permesso loro di arrivare alla poule scudetto. Procedono, forse, con qualche pensiero in meno, con meno da perdere rispetto alle altre squadre che erano lì a lottare ma sicuramente è l’unica che non ha mai perso. La sua crescita arriva in un momento forse spensierato o con voglia di vincere per agganciare il quarto posto o comunque migliorare la posizione in classifica. Ciò che è certo è che la squadra di Suzanne Bakker da continuità a quello che ha fatto fino adesso. Questa conoscenza profonda con le rossonere può essere un vantaggio perché sappiamo cosa possiamo dare e cosa possiamo fare. Io in questo momento vorrei vedere la solita Fiorentina, quella che mi piace di più e che ci ha portato a vincere contro Juve e Inter in questa poule scudetto”.
Giunti a questo punto del campionato, le assenze iniziano a farsi sentire e nella Fiorentina è stato necessario integrare alcune delle ragazze della Primavera con quelle della prima squadra per supplire un po’. Nel poco tempo prima della partita, la preparazione è servita sopratutto per ricordare quale sia l’intento ultimo: conquistare i tre punti per riuscire a raggiungere l’obbiettivo Europa.
“Purtroppo arriviamo in un periodo in cui abbiamo avuto 13-14 ragazze del campo a disposizione quindi abbiamo dovuto aggregare dalla primavera ma qualche defezione c’è  anche lì quindi in ultime partite che sono determinanti con qualche assenza in più di quello che ci aspettavamo, qualche degenza un po’ più lunga del previsto. Dalla nazionale qualcuno non è tornato al 100%, sapevamo anche questo. Abbiamo avuto praticamente un giorno e mezzo per preparare la partita ma, in questo momento, ciò che ci è più utile è ricordare la motivazione per cui dobbiamo vincere, che ci permette di rimanere aggrappati a un sogno“.
Riguardo lo svolgimento della poule scudetto, l’allenatore argentino si è detto felice di come questa si stia svolgendo perchè per la prima volta da quando esiste questa formula nulla è scontato.
Sulla poule posso dirti che forse è la più combattuta da quando si è deciso questo sistema perché in passato il girone del ritorno aveva già un vincitore del campionato e più chiaro chi fossero la seconda e la terza per la Champions. Quest’anno ha dimostrato che non si possono fare molti calcoli per il girone del ritorno perché le squadre che hanno fatto più punti siamo noi, il Milan e la Roma: le squadre al terzo, quarto e quinto posto. Le prime due hanno fatto meno punti e quindi penso che questa poule scudetto dipenderà molto dai risultati. Fare pronostici mi sembra difficile anche per la Juventus che aveva un bel distacco ma che, non facendo punti nelle ultime partite, sente le altre squadre avvicinarsi un po’. Questa situazione ha fatto diventare il torneo più bello degli ultimi anni. Per questo dico che sarebbe bello che arrivassimo tutti lì a giocare per qualcosa fino alla fine del campionato“.
Federica Pistis
Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Mi sono laureata in scienze dell'educazione e della formazione primaria e ora frequento la magistrale di pedagogia presso l'Unimarconi di Roma. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.

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