Una Chieti Calcio Femminile dai due volti: ottimo primo tempo con pallino del gioco quasi sempre in mano e concluso sull’1-0 a favore grazie ad un gol di Marinelli e poi un secondo che ha visto le neroverdi avere momenti di blackout e regalare troppi spazi alle avversarie del Cuneo che hanno prima pareggiato e poi vinto la partita.
Questa la sintesi di novanta minuti che avrebbero potuto fruttare alle ragazze di mister Di Camillo punti preziosi ed invece lasciano solo l’amaro in bocca per il risultato finale, un 2-1 forse severo ma specchio di quella seconda frazione di gioco condotta non al meglio.
La cronaca si apre al 14′ quando Marinelli parte in velocità, ma tira a lato da posizione defilata. Al 26′ Chieti meritatamente in vantaggio: calcio di punizione di Di Camillo G. dalla fascia, traiettoria a spiovere in area per la testa di Marinelli che insacca all’incrocio dei pali. Due minuti più tardi ci prova Di Camillo G. dalla distanza, palla troppo centrale fra le braccia di Ozimo. Alla mezzora l’arbitro assegna un penalty per le padrone di casa, dal dischetto va Sodini che spedisce il pallone a lato. Al 33′ Sodini ci riprova ma Vicenzi blocca con sicurezza. Al 40′ il Cuneo ha una buona occasione per pareggiare con Mellano che lascia rimbalzare la sfera e tira al volo ma angola troppo la traiettoria. Sul finire del primo tempo le neroverdi hanno la grande occasione per raddoppiare: Stivaletta lancia bene a rete Riboldi, ma Ozimo si salva in tuffo.
Si va negli spogliatoi sullo 0-1.
Nella ripresa, come detto, è tutta un’altra storia.
Al 18′ arriva il pareggio del Cuneo: traversone alto di Errico, taglio verso il centro di Cama che stoppa e si gira trafiggendo Vicenzi sull’angolo opposto. Al 24′ rete annullata alle neroverdi su una conclusione di Tona deviata da un difensore per un sospetto fallo a centro area. Al 31′ ci prova Di Marco, ma il suo tiro è deviato in angolo. Al 37′ il Cuneo segna la rete che decide la partita: contropiede fulminante, palla a Sodini che incrocia e batte Vicenzi che riesce solo a sfiorare la sfera. Vicenzi evita un passivo maggiore allo scadere chiudendo bene lo specchio sulla conclusione ravvicinata di Cama.
Finisce 2-1 per le padroni di casa, per le neroverdi la delusione di non aver saputo portare a casa una partita giocata bene solo a metà. Migliori in campo Di Bari e Tona, autrici di una prova maiuscola in fase difensiva e di ripartenza.
Le dichiarazioni post partita di mister Lello Di Camillo:
“Un Chieti dai due volti. Nel secondo tempo la squadra ha fatto il contrario di ciò che avevo detto. Sono molto arrabbiato: c’è chi ha dato l’anima e chi si è vista la partita e non può succedere considerando che ci dobbiamo salvare. Chi ha corso tanto e chi, come detto, è rimasta a guardare. L’atteggiamento in campo non è stato quello giusto ed abbiamo perso. Ci siamo spaccati nella seconda frazione di gioco, avevamo quattro o cinque giocatrici sulla linea della palla che non rientravano e di conseguenza abbiamo subito i gol. Sul primo le avversarie hanno preso palla dopo tre rimbalzi sul terreno e poi sono arrivate in porta, non dovrebbe accadere. A caldo è difficile dire cosa sia successo nella ripresa, però come ho ribadito prima, non possiamo distrarci e concedere spazi come fatto in questa partita. Si deve correre: se non si è in undici a lottare difficilmente si porta a casa il risultato, ora più che ricaricare l’ambiente servirebbe che qualcuna che non ha la coscienza a posto per come ha giocato dovrebbe cambiare l’atteggiamento per arrivare insieme alla salvezza. Questo si è verificato anche nella partita di Brescia nella quale, dopo il secondo gol, qualche giocatrice non correva più e anche con il Como. Si deve entrare sul terreno di gioco con ben altro piglio, non si deve fare le primedonne. Si potevano portare via anche tre punti: ora dobbiamo capire se le ragazze hanno compreso di aver perso una grande occasione. Quando faremo i conti alla fine questi tre punti persi potrebbero pesare, abbiamo regalato la vittoria alle nostre avversarie, l’avevamo in pugno. La squadra, invece di unirsi, si è spaccata”