Cristiana Girelli, in un video pubblicato dalla Juve sul suo canale You Tube, ha svelato alcuni retroscena e aneddoti sulla sua vita di calcio e non solo.

Le dichiarazioni dell’attaccante della Juventus Women.

MUSICA PREFERITA
«Cambio a seconda dell’umore della giornata. In genere mi piace molto la musica italiana. Se devo scegliere qualcosa che mi faccia ballare, in macchina scelto latino-americano, raggaeton e un po’ pop».

SANREMO
«Quando mi si è presentata l’occasione ho pensto subito che fosse importante per il movimento, al di là che ci fossi io. Dentro di me c’era proprio la voglia e il desiderio di far conoscere il movimento. Mi sentivo molto responsabile di essere su un palcoscenico veramente importante seguito da milioni di telespettatori. L’adrenalina e l’emozione erano tante. L’attesa è stata estenuante, non ce la facevo più. Era come se avessi giocato una partita, avevo le gambe che mi tremavano quando ero in hotel. Ho dovuto tenerle su come faccio nel postpartita e mi sono detta di calmarmi per non cadere sulle scalinate. I gradini? Li ho studiati per bene e mi dicevo di non cadere. E’ stata una bellissima esperienza».

COME UN RIGORE AL 90°
«Come emozioni ci siamo. E’ stato un ambiente un po’ diverso, era la prima volta che scendevo le scale di Sanremo. Come tutte le cose sconosciute non sai come le puoi affrontare. L’attesa per un rigore dura molto meno per fortuna (ride ndr)…ma come tensione ci siamo. Se me l’avessero detto anni fa? Avrei pensato ‘ma siete matti?’. L’ho pensato, è stata una cosa inaspettata e bellissima. Quando me l’hanno detto ho fatto ‘wow’. Ho realizzato quando sono partita alla mattina. I giorni precedenti pensavo a come vestirmi e a fare commissioni a cui non sono abituata. Ho dovuto fare cose che di solito non faccio».

DIECI DELLA JUVE
«Mi fa ancora tanto effetto perché sono la prima e spero di tenermela stretta per tanti anni».

PRIMA PARTITA
«La prima in assoluto me la ricordo nonostante sia passato molto tempo. Avevo 6 anni e giocaco coi Pulcini del Nuvolera Calcio e mi allenavo con la squadra dei maschietti più grandi di me. Ero solita giocare al campetto il sabato pomeriggio al campetto dopo catechismo con i compagni di scale. Ho sceso le scale e vedo mia mamma davanti alla porta e ho pensato: ‘Cosa ho combinato?’. Sono stata sempre una bambina vivace, però un po’ il dubbio mi è venuta. Mi disse di andare a casa velocemente a prepararsi la borsa perchè avevano bisogno di una persona. Mi disse che ero convocata con i Pulcini e mi aspettavano al campo. Penso di essere andata velocissima, forse lo scatto più veloce della mia carriera».

PRIMA PARTITA IN FEMMINILE
«Mi ricordo la mia prima partita in Serie A, il mio esordio da titolare dove ho fatto il gol del 2-0 di piede. E’ il primo gol in assoluto in Serie A».

PRIMO GOL IN ASSOLUTO
«Da piccolina ho fatto un gol in rovesciata bellissima in un torneo che si chiamava ‘Saranno famosi’, il più voluto dai bambini del Lago di Garda nella provincia di Brescia. Stavamo giocando col Montechiari e io non sapevo che in tribuna ci fossero osservatori del Verona. Feci un gol in rovesciata, un gol che sogno tuttora di fare così. Sono uscita dagli spogliatoi, mi hanno presentato questo signore che mi voleva per fare un provino. Ero all’oscuro di tutto questo. Così è nata la mia carriera».

Credit Photo: Andrea Amato