Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Al “Ferruccio Trabattoni” di Seregno, con Como Women-Sampdoria si è aperta la 4a giornata di Serie A. Un match acceso, combattuto, più godibile nel primo tempo che non nella ripresa, terminato con un 1-1 sostanzialmente giusto, che permette ad entrambe di muovere la classifica. Per le Lariane, forse una chance mancata per candidarsi come quinta della Poule Scudetto della prossima primavera, per le Blucerchiate un pareggio importante, forse con il rammarico di non aver colto la possibilità di conquistare i primi tre punti.

Le Doriane proseguono così un campionato a doppia faccia: spente contro le big, arrembanti con le altre. Ed infatti proprio questa voglia di sorprendere porta all’immediato vantaggio della squadra di Corti, che al 6′ costringe Bergersen all’errore e quindi ad una sfortunata autorete, quando l’angolo corto con triangolazione tra Benoît e Arcangeli porta quest’ultima al cross pericoloso nell’area di porta, dove il difensore sbaglia ed infila il proprio portiere.

E a due facce è anche il primo tempo. Nei primi 20′, le Blucerchiate vanno vicine al gol in due occasioni, subito con DellaPeruta e poi con Zamanian al 14′, e rischiano solo su un tentativo dalla distanza di Nischler, sul quale Aprile si rifugia in angolo. Nel resto del primo tempo, è invece il Como Women a prendere l’iniziativa, sfiorando la rete a più riprese (grande chance per Vaitukaitytė al 21′, traversa di Kramžar al 28′), prima del pareggio di Nischler al 38′.

Nel secondo tempo, i ritmi restano accesi ma le occasioni stentano, con il gioco che si fa via via sempre più spezzettato e poco spettacolare. Nelle note di cronaca rientra un rigore chiesto dalle Comasche al 66′: il replay non chiarisce la dinamica del contatto Panzeri-Bergersen, lasciando il dubbio se l’esterna norvegese sia inciampata sulla sfera o se sia stata toccata. L’arbitro era letteralmente davanti all’episodio, e probabilmente ha visto meglio di tutti. Qualche dubbio anche su un tiro lariano all’88’, con l’accusa di un fallo di mano. Per l’arbitro non c’è nulla, e non ci sono nemmeno replay per confermare o smentire.

Como Women-Sampdoria termina dunque 1-1 ed è un risultato che può accontentare entrambe. Sicuramente, le Doriane ne escono con maggior compiacimento. Più sapore agrodolce per le Lariane, che possono solo rimproverarsi un avvio sottotono che di fatto ha deciso l’incontro.

COMO WOMEN (4-3-3): Gilardi; Bergersen (68′ Marcussen), Bou Salas (71′ Spinelli), Rizzon, Guagni; Karlernäs (46′ Bolden), Čonč, Vaitukaitytė (89′ Picchi); Kramžar (68′ Petzelberger), del Estal, Nischler. All.: S. Sottili

SAMPDORIA (4-3-3): Aprile; Tucceri Cimini (59′ Nano), Re, Pisani, Panzeri; Cinotti (46′ Fallico), Benoît, Zamanian (59′ Heroum); Cafferata (80′ Burbassi), DellaPeruta (70′ Baldi), Arcangeli. All.: D. Corti

Marcatrici: 6′ aut. Bergersen (S), 38′ Nischler (C)

Ammonizioni: 10′ Nischler (C), 17′ DellaPeruta (S), 63′ Panzeri (S), 65′ Cafferata (S), 72′ Nano (S)

Arbitro: Migliorini di Verona (VR)

Note: recupero pt 2′, st 5′

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