JUVENTUS-ATALANTA MOZZANICA-1-1
Reti: Stracchi (A) al 4′ e Aluko (J) all’8′ p.t.
Juventus (4-2-3-1): GIULIANI; SIKORA (dal 26′ s.t. EKROTH), HYYRYNEN, SALVAI, BOATTIN; GALLI, CARUSO; CERNOIA (dal 1′ s.t. GLIONNA), GIRELLI, BONANSEA; ALUKO. All. Rita Guarino.. A disposizione: Russo, Panzeri, Nick, Mancuso, Bacic.
Atalanta (5-3-1-1): LEMEY; MANDELLI, VITALE, PIACEZZI, RIZZON, LAZZARI; STRACCHI, SCARPELLINI, FUSAR POLI (dal 19′ s.t. CAMBIAGHI); COLOMBO; PELLEGRINELLI (dal 29′ s.t. MARTANI). All. Michele Ardito. A disposizione: Salvi, Marchesi, Zanoli, Magni, Re.
Arbitro: Simone Galipò di Firenze; assistenti: Laici di Valdarno e Lisi di Firenze.
Note: Giornata uggiosa. Campo in erba artificiale. Presenti circa 400 spettatori. Al 5′ Girelli (J) calcia un rigore sul palo. Ammonita: Mandelli (A) al 15′ s.t. Recupero: 2’+4′.
La favola nerazzurra si arricchisce di un altro capitolo. La pazza Atalanta stupisce tutti ancora una volta, Daniela Stracchi e compagne contro ogni pronostico strappano un punto d’oro colato dalla tana della Vecchia Signora e tornano così a sorridere dopo la sconfitta interna col Verona di sette giorni fa. E’ un cielo grigio che minaccia pioggia quello che fa da cornice alla proibitiva trasferta piemontese delle nerazzurre. Mister Ardito recupera Re ma solo per la panchina e perde invece in extremis Codecà , vittima di una contrattura. Il tecnico delle bergamasche propone così un 5-3-1-1, schierando al suo esordio da titolare Giulia Mandelli sulla fascia destra, Pellegrinelli unica punta e Colombo a far da cerniera tra mediana e offensiva. La Juventus si presenta in campo senza il suo capitano Gama, sostituita al centro da Hyryynen con Sikora dirottata a destra nella retroguardia a 4 bianconera.
Succede tutto nei primi minuti: al 4′ Colombo si procura un calcio di punizione dalla trequarti, Stracchi va alla battuta, calciando a rientrare verso la porta difesa da Giuliani, ma Salvai con uno sciagurato intervento anticipa il proprio portiere e infila la sfera nella propria porta. Il vantaggio però invece di dare linfa alle bergamasche ne blocca le gambe e dopo un solo minuto la Juventus ha già la possibilità tornare in parità : Girelli riceve in piena area, Scarpellini le rovina addosso e il direttore di gara non può fare altro che indicare il dischetto. La stessa Girelli dagli undici metri, spara però clamorosamente sul palo e sulla ribattuta di Cernoia Lemey respinge alla Garella. Le padrone di casa non si scompongono e il pari è solo rimandato di qualche istante: è l’8′ quando Aluko, ricevuta palla sul limitare dei sedici metri, fulmina la n. 1 ospite con un destro rapido e preciso diretto all’angolo basso alla destra di Lemey. Rita Guarino cerca di mescolare le carte invertendo le corsie di Bonansea e Cernoia. Al quarto d’ora Girelli in sforbiciata volante trova la rete, ma è in posizione di off side. La n. 10 bianconera ci prova ancora di testa al 28′ ma debolmente e Lemey fa sua la sfera senza problemi. E’ la Juventus a fare la partita, come logico che sia, ma la Dea resiste ordinata senza sbandare e tenta d’impensierire la difesa piemontese con veloci ripartenze. La più ghiotta occasione per tornare in vantaggio capita al 36′ alle nerazzurre con Pellegrinelli che dal vertice sinistro prova un destro a giro alla Del Piero, ma Giuliani con un colpo di reni alza sopra la traversa. Sull’altro fronte e dalla medesima posizione Cristiana Girelli cerca la porta da calcio piazzato, mancando il bersaglio grosso. Le ospiti chiudono bene ogni varco e si va così negli spogliatoi sul parziale di uno a uno.
Mister Guarino non può accontentarsi del pari e dal primo della ripresa manda in campo Glionna per Cernoia. Le bianconere partono aggressive e stringono le bergamasche nella propria metà campo. Al 9′ Bonansea dal vertice sinistro calcia sul secondo palo, Lemey risponde deviando in angolo in tuffo sulla sua sinistra. L’arrembaggio juventino si infrange costantemente contro i baluardi della retroguardia nerazzurra, abile nel mutare forma per arginare ogni offensiva locale.
Mister Ardito per dare nuova linfa alle sue inserisce Cambiaghi per Fusar Poli e arretra Colombo. E’ proprio la nuova entrata a rubar palla ai difensori bianconeri al 26′ e a partire in contropiede, servendo l’accorrente Colombo il cui tiro da fuori termina sul fondo. Guarino risponde con l’innesto della svedese Ekroth per Sikora e passa a tre dietro. Aluko raccoglie una corta respinta e al volo spara a rete, ma il tiro viene smorzato dalla selva di gambe bergamasche e agguantato da Lemey. Il tecnico delle ospiti fa rifiatare Pellegrinelli alla mezzora e inserisce Martani per innalzare nuove mura difensive. La Juventus colleziona tiri dalla bandierina, ma non riesce a scalfire l’attento fortino nerazzurro. Glionna da fuori non trova la porta e meglio non fa Bonansea il cui tirocross rasoterra attraversa tutta l’area piccola indisturbato. Il direttore di gara dà prima 3 minuti di recupero e in seguito ne aggiunge uno per il tempo necessario a soccorrere Colombo a terra, ma le sorti dell’incontro sembrano oramai segnate. Il fendente di controbalzo di Bonansea a tempo scaduto è l’ultima emozione senza effetto e un istante dopo il triplice fischio del signor Galipò di Firenze decreta la fine dell’incontro. Dopo la Fiorentina dello scudetto 2016-’17 e il Brescia, rocambolescamente stoppato e di conseguenza privato della titolo nazionale nello scorso campionato, le nerazzurre compiono l’ennesima impresa e scrivono una pagina incancellabile della propria storia. Non sarà forse questo punto a cambiare le sorti di questo campionato né da una parte né dall’altra, ma certo un punto a Vinovo dà tanto morale, permette un saltino in classifica e potrebbe diventare la vera svolta nel percorso di mister Ardito e delle sue terribili ragazze.
Credit photo: Sergio Piana