Photo Credits: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Quando tutto sembrava andare bene, quando sembrava che il difensore avesse tutte le carte in regola per vestire una maglia da titolare e il rientro pareva ormai arrivato sul palmo della sua mano, Cecilia Salvai ha dovuto di nuovo posticiparlo per colpa dell’ennesimo infortunio, rimediato in allenamento proprio in vista del suo ritorno, previsto nel giro di pochissimi giorni.

«Purtroppo l’infortunio che mi ha tenuta lontana dal campo nei mesi scorsi mi costringe a stare dietro le quinte di nuovo per qualche mese», ha scritto la stessa Salvai sul suo profilo Instagram, confessando in un messaggio dolceamaro a tutte le tifose e ai tifosi che la gioia del prato sotto i piedi è una festa rimandata a data da destinarsi, si spera nel cuore della stagione. “Amaro”, quel messaggio, lo è soltanto nelle prime righe. La calciatrice accantona subito la malinconia e scrive parole di incoraggiamento verso se stessa e, forse, verso tutte quelle persone che stanno affrontando un momento difficile e hanno paura del futuro.

La numero 23 bianconera non si è fatta abbattere da questa brutta notizia, partendo invece dalla situazione attuale, difficile e piena di amarezza, per estrapolare qualcosa di bello e dare prova, ancora una volta, della sua grinta: «Difficile da accettare e non facile scegliere di affrontarlo, decisione mai scontata ve lo assicuro, ma l’amore per il calcio e il mio essere ambiziosa mi porta a provarci, ancora una volta.»
La parola chiave è di certo “ambizione”, una parola che enuclea al cento percento l’approccio del difensore mostrato in tutte le sue gare vestendo la maglia della Juventus e della nazionale italiana dove, anche nei momenti più difficili e a seguito degli infortuni, ha sempre trovato la forza per tornare.

Tra le senatrici bianconere, Salvai è sempre stata un esempio in fatto di determinazione e del desiderio di dare tutta sé stessa al fine di raggiungere gli obiettivi, passo dopo passo, senza badare alla difficoltà del percorso stesso: «Lavorerò sodo come sempre, rimanendo al fianco della mia squadra e delle mie compagne ma nel frattempo mi godrò anche le cose importanti della Vita, quella fuori dal campo: la mia famiglia, i mie affetti, le persone che mi vogliono bene e tutte/i coloro che, già in questi mesi, mi hanno aiutata a risollevarmi o semplicemente si sono sedute/i accanto a me quando ero a terra.»
Dove qualcun altro si sarebbe arreso e avrebbe scelto di mollare, lasciandosi abbattere e, probabilmente, avrebbe deciso di salutare definitivamente il calcio giocato, Salvai ha invece trovato modo di rigirare la sorte dalla sua parte e vedere i prossimi mesi come un momento di grande importanza per lei come calciatrice e come persona nella vita di tutti i giorni, dando priorità a quella che è la sua Vita in quanto Cecilia Salvai persona e non Cecilia Salvai calciatrice, nonostante le due identità si possano sovrapporre: il difensore ha infatti tagliato traguardi dentro e fuori dal campo, studiando, laureandosi e giocando a calcio allo stesso tempo, trasmettendo messaggi per incentivare bambine e ragazze a seguire il loro sogno di giocare a calcio (com’è avvenuto in occasione della Partita del Cuore del 2021, dove le Juventus Women hanno messo la faccia per protestare contro il maschilismo di un pubblico ancora troppo acerbo per accettare il calcio femminile come sport a tutti gli effetti e incapace di vedere oltre al proprio naso o, più semplicemente, che non accettava la prospettiva di vedere una donna al centro di un gioco considerato la “mascolinità” per eccellenza fin dalla sua nascita), vivendo in parallelo dentro e fuori dal campo come una vera campionessa.

La maggioranza delle persone tende a rinunciare di fronte a un sentiero impervio, un po’ per paura, un po’ perché è un sentiero con ostacoli disseminati in ogni dove richiede molti sforzi e la determinazione di non mollare, qualcosa nient’affatto facile, e un po’ perché non si hanno a disposizione gli strumenti giusti quali, appunto, l’ambizione. Cecilia Salvai, invece, pur trovandosi di fronte a una montagna impervia che sembra proporle nuove vette da scalare ogni volta che raggiunge un rifugio e una certa sicurezza, si metterà di nuovo in cammino per raggiungere la vetta più alta e vincere contro se stessa, contro la sorte e contro tutti gli infortuni, perché è questa la sua filosofia: «Guardo oltre e lascio che tutto accada, da oggi… fino alla fine. A presto.»

Parole importanti, che ci guidano e ci spingono a non mollare mai nonostante le avversità, anche quando tutto ci contro. Le sfide fanno parte della vita, soprattutto quelle più impreviste, come un infortunio proprio sul più bello, ma non bisogna lasciare che siano loro ad avere la meglio su di noi.

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.

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