Il calcio femminile negli ultimi anni ha fatto passi in avanti sul piano mediatico e importanti per la visibilità, ma ovviamente c’è molto da fare per rendere il movimento più forte come le realtà internazionali. Il calcio giocato dice che quest’anno sarà una lotta per più squadre e dire chi possa vincere non è semplice. Di questo ma anche del suo nuovo ruolo nell’Hellas Verona, ilnapolionline.com ne ha parlato in un’intervista con Paola Brumana.
Quest’estate ci sono state diverse squadre che ti hanno cercato dopo aver giocato per diversi anni al Tavagnacco. Mi potresti dire quali club?
“Mi ha fatto piacere che diversi club si sono interessati a me. Sicuramente il Verona e l’Inter, ma anche l’Atalanta Mozzanica, il Vittorio Veneto, la Roma femminile infine il Ravenna Woman. Alla fine ho deciso di far parte dello staff dirigenziale dell’Hellas Verona”.
Di cosa ti occupi in maniera particolare nell’Hellas Verona?
“Al momento sono la visionatrice e do una mano al d.s. del club scaligero. In un primo momento l’Hellas Verona voleva che io continuassi l’attività agonistica, ma io avevo perso gli stimoli e allora hanno deciso di tenermi nello staff dirigenziale. Senza dimenticare che da quest’anno c’è anche il maschile ed è una dirigenza nuova. In futuro vorrei fare il corso per diventare direttore sportivo, ma anche come osservatrice, dove mi vedo più portata. Nel frattempo gioco a calcetto nel basiliano, compagine nel Friuli che gioca il campionato amatoriale. Poi da un anno sto prendendo lezione per imparare a giocare a tennis. Un modo come un altro per dimenticare quel rettangolo verde che mi manca davvero tanto”.
Quest’anno la serie A è davvero avvincente e molto equilibrata. Chi è la tua personale favorita per lo scudetto?
“Ce ne sono tante che possono dire la loro fino alla fine. Sicuramente il Milan e la Roma, tra l’altro si sfideranno domani in una gara davvero avvincente. Mister Carolina Morace sta già dando il contributo concreto alla compagine rossonera e che darà battaglia fino alla fine. Sulla mia personale favorita, ti dico che vedo più squadra la Fiorentina, rispetto all’anno scorso l’undici viola, le vedo più motivate. Il ritorno dall’infortunio di Alice Parisi e l’arrivo di Lara Clelland, che conosco molto bene, sono valori aggiunti, in poche parole la vedo più completa delle altre”.
C’è sicuramente una crescita del movimento femminile. Tu che lo conosci molto bene, cosa ne pensi?
“Secondo me il movimento femminile si sta muovendo ancora troppo piano. Secondo me dovrebbero mettere come obbligo alle squadre maschili di avere la prima squadra, non ragazzine che magari non seguono nemmeno e lo fanno per non prendere la multa. Mi fa piacere che da quest’anno ci siano realtà importanti come Milan e la Roma, tra l’altro allenate da Carolina Morace e dalla Bovagnoli che io ho avuto il piacere di avere come allenatrici in Nazionale”
Nel tuo ruolo di attaccante quali calciatrice ti assomiglia per caratteristiche tecniche?
“Ce ne sono due in particolare che ti potrei dire e che mi assomigliano sul piano tecnico. La prima è Ilaria Mauro della Fiorentina e l’altra calciatrice in questione è Cristiana Girelli. Negli ultimi 3-4 anni Cristiana ha fatto il definitivo salto di qualità che gli mancava. Ora è diventato il punto fermo della Juventus, ma anche dell’Italia del c.t. Bertolini”.
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