La Juventus inizia la seconda fase di Campionato con una ottima prestazione, superando il Milan per 2 a 0: riscattando le due precedenti sconfitte maturate nella prima fase.
Si sono affrontate sul campo di Vinovo in questo match due delle tre squadre di Serie A con più clean sheet nella stagione in corso in tutte le competizioni: la Juventus (seconda a 15 alle spalle della Roma a 17) e il Milan (terzo a 10).
Montemurro che conta le pesanti assenze di Martina Rosucci e Valentina Cernoia, perde in last minute anche Pedersen e Gunnarsdottir nel riscaldamento, pertanto il suo 4-3-3 si compone di: Peyraud Magnin tra i pali, Gama-Salvai-Sembrant e Lenzini in fase difensiva, Caruso-Grosso e Nistron nella centrale, Girelli inserita al volo con Bonansea e Beerensteyn in attacco. La Juventus è la squadra che ha mandato in gol 14 giocatrici differenti nelle prime 18 giornate di questa Serie A, più di qualsiasi altra squadra e due più del Milan, a quota 12 con Sassuolo e Roma.
Una gara calda, senza risparmio di fiato, ha visto le due rivali giocare un match di altissimo livello con le padrone di casa sempre proiettate nella metà campo avversaria alla ricerca della rete con Beerensteyn. Il Milan non resta di certo a guardare ed imposta un gioco molto tecnico proiettato sulla velocità in contropiede per sorprendere la difesa bianco-nera con Martina Piemonte e Thomas.
La Juventus che è rimasta imbattuta in 11 dei 14 confronti con il Milan in tutte le competizioni grazie a nove successi e due pareggi, ma due delle tre sconfitte maturate con le rossonere sono arrivate proprio nei due match più recenti entrambi nella regular season di questa Serie A.
Due formazioni molto chiuse a coprire la zona difensiva hanno sviluppato nei primi venti minuti un gioco laborioso, con tantissimi giri di palla, e scambi di direzione per cercare di sbloccare il risultato. Le ragazze di Maurizio Ganz, in virtù delle gare precedenti, sono arrivate a Torino molto cariche e pronte ad aprire le marcature. Al 28’ Martina Piemonte avrebbe una grandissima occasione per portare in vantaggio la sua squadra dagli undici metri, dopo un ingenuità in uscita di Peyraud Magnin sulla schiena di Grimshaw, ma il suo tiro effettuato male si perde alle spalle del portiere e lascia il punteggio invariato sullo 0 a 0. Risultato che resta bloccato fino ai due fischi dell’arbitro nonostante le 9 occasioni rosso-nere e delle 12 delle padrone di casa: una Juve che soffre, quando non passa in vantaggio nei primi quarantacinque minuti, e subisce l’aggressione delle avversarie.
La ripresa vede le Campionesse d’Italia in carica entrare con il piglio giusto, ed a colpire a rete con Lineth Beerensteyn, gol che non demoralizza il gruppo avversario ma che visto la gara calare di ritmo cercando più di gestire risultato delle padrone di casa piuttosto che avanzare palla al piede a cercare la profondità; mentre il Milan più giocando un calcio offensivo non è riuscito a ribaltare il risultato finale. Nei minuti di recupero un atterramento in area ai danni di Lineth porta il penality per le bianco-nere: Arianna Caruso mette il sigillo per il 2 a 0. Nota positiva in casa Juve il rientro di Amanda Nilden che ritrova il quadrante di gioco dopo uno stop forzato di diversi mesi.
La Vecchia Signora che in generale non ha mai perso tre partite di fila contro una singola avversaria chiude il match portandosi a casa i tre punti, fondamentali per provare la rincorsa alla Roma, e con questo gol chiude a rete da 65 partite di fila in Serie A.
Un plauso a Cecilia Salvai, oggi determinante in più di una occasione. Girelli oggi avrebbe meritato una giornata di riposo, ma ha dovuto scendere in campo lo stesso e si è visto. Tre punti e avanti, fino alla fine.