“La prima cosa che ho imparato quando sono approdato cinque anni fa a Firenze è che: seppur vale solo tre punti, la sfida con la Juventus non è una gara come tutte le altre. E’ una lezione che ho imparato bene. Mi aspetto un sfida affascinante tra due delle realtà più forti del calcio femminile italiano e, come sempre, scenderemo in campo per fare il nostro meglio”. E’ la vigilia della ‘Partita’: la gara che, in Toscana, aspettano ogni anno con trepidazione. Fiorentina e Juventus si sfideranno in uno stadio Bozzi deserto ma con migliaia di tifosi collegati via tv. Il tecnico gigliato lo sa, e sa quanto sia importante provare a vincere contro la storica rivale pur riconoscendo la sua forza: “da due mesi abbiamo affrontato grandi difficoltà. Ora abbiamo trovato una grande unità di spogliatoio, un forte spirito di sacrificio ed una forza mentale pazzesca dovuta all’assenza delle atlete alle quali dedicavamo i nostri sforzi”.
“Questa energia, che ci ha trascinati durante le gare europee, dobbiamo mostrarla anche contro la Juventus – prosegue il manager viola –. La Champions League ci ha insegnato tanto. Facciamo tesoro dell’esperienza acquisita affrontando il top del calcio europeo per fare la differenza in Serie A. Dal punto di vista medico iniziamo a vedere qualche spiraglio. Alcune atlete si stanno stabilizzando; lo staff sta lavorando alacremente per velocizzare il tutto e, ad oggi, ho sedici calciatrici disponibili. Sembrano poche ma per due mesi ho lavorato a ranghi ridottissimi. Contro le bianconere tuttavia giocherà solo chi è già al 100%”.
“E’ difficile fare delle previsioni. L’ultima volta in campionato siamo rimasti in dieci dopo pochi minuti ma è anche vero che, nei recenti scontri, loro hanno sempre vinto. Sono la squadra più forte e lo hanno costantemente dimostrato in campo. Sta però a noi rigiocare questo ‘classico’ e farlo a Firenze dopo tanto tempo. Vogliamo regalare una gioia ai nostri tifosi, alla nostra città e a noi stessi viste le vicende che ci hanno colpito nelle ultime settimane”, conclude il coach lombardo.