Alessandro Terzi, dirigente del Sassuolo Femminile, è intervenuto ai microfoni di Nero&Verde. Tra i temi trattati quello del professionismo per le ragazze: “È stato un passaggio epocale per il calcio italiano e lo sport italiano. Per le calciatrici del Sassuolo cambierà poco perché di fatto erano già equiparate ai colleghi maschi della prima squadra a livello di trattamento, cambierà tanto dall’inquadramento contrattuale: non sono più sportive dilettanti ma professioniste e dunque a tutti gli effetti delle lavoratrici”.

Una conquista?
“Una conquista sacrosanta per le ragazze e anche per i club perché nel 2022 non era più pensabile che ci fosse questo mischione generale, è giusto andare in quella direzione lì. Il passaggio non sarà semplicissimo per le atlete e i club perché si troveranno a dover affrontare dei costi superiori a quelli attuali”.

La Serie A è pronta?
“Sì, perché si parla di questo già da 2 anni, chi lavora e programma a lungo termine si farà trovare pronto”.

Gli obiettivi del Sassuolo?
“La crescita è un obiettivo perché abbiamo avuto ottimi risultati nelle ultime due stagioni, ogni anno si è sempre fatto meglio rispetto all’anno precedente e ci siamo consolidati al vertice del campionato italiano, magari per i prossimi anni si può puntare a fare un passettino in avanti e cercare di toglierci qualche soddisfazione”.

Bilancio stagionale?
“Soddisfatti un pochino. C’è qualche rimpianto perché siamo stati davanti per larga parte della stagione, alla fine qualche infortunio di troppo ci ha comportato perdere qualche posizione in classifica”.

Come cambierà la Serie A?
“La Serie A passerà da 12 a 10 squadre. Ci sarà una prima parte della stagione andata e ritorno, stilata la classifica ci sarà una post season con le prime 5 squadre, quelle di sinistra, si contenderanno lo Scudetto, le altre 5, quella destra, la salvezza. L’obiettivo è stare sempre a sinistra”.

Credit Photo: Arnaldo Cavallotti