La Pink Bari, una della squadre di calcio femminile più ambite del Sud anche per i diversi anni nella massima serie, dopo aver ceduto nella scorsa estate il proprio titolo alla Ternana sta riscrivendo la propria storia. La Pink Bari è ripartita dal proprio settore giovanile, autentico cavallo di battaglia che nel corso degli anni ha sfornato diversi talenti. Una delle artefici di tutto ciò è sicuramente coach Mitola. L’ex calciatrice, ora allenatrice, è intervenuta sulle colonne di ‘L’Opinione delle Libertà’ raccontando il mondo Pink Bari. Questo un estratto delle sue dichiarazioni:
“La Pink non è finita! In questa stagione viviamo la transizione della vendita del titolo che significa: ripartire con i settori giovanili e tifare per la Ternana calcio femminile che milita ai vertici del campionato nazionale di serie B portando un pezzo di cuore della Pink (il nostro Direttore tecnico ora è a Terni). La nostra storia nella massima categoria si è interrotta a causa della totale distanza delle istituzioni politiche locali; peccato che la politica è politica solo se attiva sul territorio e vicina alle esigenze dei suoi cittadini: lo sport femminile necessita di sostegno a Bari. Lo sport è crescita cognitiva sana per le nostre bambine e ragazze, se hai a cuore una città devi avere cura dello sport maschile e femminile, invece a Bari gli interessi hanno solo una direzione e questo, dal nostro punto di vista, è gravissimo.
La Pink fa tesoro della sua ventennale esperienza nel calcio femminile per metterla al sevizio delle nostre tesserata: la prossima stagione aumenteremo le categorie con una prima squadra, in questo modo possiamo accogliere tutte le fasce di età dall’Under 10 in poi. Alle bambine e alle ragazze dico di essere sempre determinate al massimo quando hanno un sogno o un desiderio da realizzare, perché tutto è possibile. Ma ci vuole molta volontà e tanta energia per superare le difficoltà di una società lenta a liberarsi dall’idea che il calcio sia, per sua natura, maschile“.