Ne avevamo parlato qualche giorno fa ed ora il Comunicato Ufficiale del S.G.S. ne dà l’ufficialità: dalla Stagione Sportiva 2017/2018 ci sarà un Campionato Under 15 Femminile.
Hip hip ur… Aspettate un attimo. Leggiamo meglio il suddetto comunicato (n° 1 del 3 luglio 2017). Modalità di gioco 9 vs 9, gare disputate in tre tempi da 20’… Tutto molto, forse troppo, simile al Torneo Under 15 organizzato in fretta e furia questa stagione (la comunicazione alle società è arrivata nella seconda metà di maggio, ndr) con conclusione a Coverciano insieme alle finali della Danone Cup.
A questo “nuovo” campionato potranno partecipare le ragazze nate nel 2003, 2004 e le 2005 che avranno già compiuto il dodicesimo anno di età. Insomma, si sta perdendo un’altra occasione per partire realmente con un progetto a tutto tondo che segua i dettami “normali” del calcio maschile.
Ci sarebbe da capire, ad esempio, perché due annate che contro i maschietti giocherebbero in modalità 11 vs 11 dovrebbero poi snaturare ciò che imparano durante tutto l’anno per disputare il LORO campionato 9 vs 9. Oppure bisognerebbe capire perché, a metà Luglio, non si abbiano dettagli sulle modalità di svolgimento di questo campionato. Insomma, sono tanti i punti interrogativi su questa nuova competizione che, dopo la riforma del Presidente Tavecchio, dovrebbe essere la prima ad annoverare le società professionistiche.
Andiamo, però, al sodo: gli spifferi che provengono dalla Federazione parlano di un Campionato Under 15 Femminile praticamente identico alla Danone Cup. Si va, dunque, verso a raggruppamenti zonali (regionali e successivamente interregionali) da disputare in un’unica data salvo ritrovarsi poi da qualche parte per disputare le finali.
Ma siamo certi che questo serva a creare qualcosa di tangibile? Vogliamo rifiutarci di pensare che le società professionistiche non abbiano la possibilità supportare a livello logistico ed economico un Campionato Under 15 Femminile che si giochi secondo i crismi del Calcio Under 15 dei pari età maschi.
Cerchiamo ora ad analizzare i motivi che potrebbero andare contro la nostra tesi.
Mancanza di squadre che potrebbero partecipare ad un eventuale campionato esteso su tutto il territorio con un girone unico? Contiamole insieme: Juventus FC, Torino FC, Genoa Cfc, AC Milan, FC Internazionale, Atalanta, Hellas Verona, Bologna FC, US Sassuolo, ACF Fiorentina, Empoli FC, AS Roma, Virtus Entella. Queste sono le prime che ci vengono in mente lasciando i punti interrogativi su Chievo Verona (prosegue la collaborazione con la Valpolicella), Livorno (giunto alle finali della scorsa Danone Cup) e altre che forse ora ci sfuggono. Direi, dunque, di aver citato squadre in abbondanza per poter formare un degno campionato nazionale.
I costi sarebbero spropositati per disputare un campionato simile?
Nessuno vuole fare i conti in tasca agli altri ma ho i miei dubbi che qualsiasi società sopracitata cadrebbe in rovina aggiungendo un piccolo budget per quello che sarebbe il primo, vero, storico campionato femminile con sole società professionistiche.
Non vogliamo, però, dimenticare le società dilettantistiche che da anni si battono per lo sviluppo di questa disciplina, dimenticata per troppo tempo. Se società come Brescia, Mozzanica, Pink Bari, Luserna, Res Roma, Roma Calcio Femminile ed altre ancora si iscrivessero i numeri crescerebbero ulteriormente consentendo di creare almeno due gironi più circoscritti per abbattere ulteriormente i costi.
Insomma, diciamocelo, nulla di così clamorosamente difficile.
Forza Settore Giovanile Scolastico: una bella “errata corrige” e facciamo questo bel campionato per il bene del movimento Calcio Femminile in Italia.
Credit Photo: Pagina Facebook Danone Nations Cup Italia