È  appena iniziato il campionato regionale Primavera e per Alessia Parnoffi è giunto il momento di tornare tra i pali della squadra con cui l’anno scorso ha vinto il suo primo tricolore, il terzo consecutivo per la società capitolina.
Dal match con l’asd Roma ai trionfi della scorsa stagione, passando dal suo rapporto con Pipitone e finendo con le sue aspettative per il futuro.

Ciao Alessia, partiamo dalla gara contro l’asd Roma: come hai vissuto il match e come lo giudichi?
All’inizio ero un po’ in ansia, sia perché è stato un inizio un po’ inaspettato e sia perché siamo una rosa molto giovane, poi però è passata perché ho preso consapevolezza delle nostre potenzialità e della squadra che siamo, e lo abbiamo dimostrato anche in campo.

Lo scorso anno hai vinto il trofeo “Beppe Viola – Arco di Trento” e lo scudetto: cosa ti è rimasto di quei momenti?
Vincere quella competizione è veramente una bella soddisfazione, perché sappiamo come sia importante a livello nazionale; sono emozioni indescrivibili solo se le hai provate puoi capire. Mi è rimasta la gioia e la voglia di riprovarci ancora.

In prima squadra hai davanti uno dei migliori portieri italiani, Rosalia Pipitone: che rapporto hai con lei e quali sono le sue migliori doti?
Pipa è praticamente come una sorella più grande e viviamo anche insieme: è un esempio in campo e fuori!

Qual è la situazione più difficile per un portiere: giocare in una squadra debole e subire molti tiri (cosa che facilita mantenere alta la concentrazione) o giocare in una squadra forte e farsi trovare pronti all’unico tiro che arriva nell’arco del match?
La cosa più difficile è stare con una squadra forte e rimanere sempre concentrata, perché anche all’ultimo minuto può capitare quell’unico tiro che se non sei concentrata non parerai mai.

Cosa ti aspetti dal campionati Primavera di quest’anno e dal prossimo trofeo “Beppe Viola – Arco di Trento”?
Mi aspetto di fare bene, sperando di riuscire a riscrivere la storia.

 

Credit Photo: Alessia Parnoffi – Pagina Facebook