“Siamo una squadra ancora molto giovane, ed andiamo ancora dietro all’errore, invece di lasciarcelo alle spalle: quando ti ritrovi in giornate come quella di oggi, dovresti cercare di continuare a giocare, lasciandoti scivolare addosso lo sbaglio per quanto possa pesare”
Matteo Scarpa, l’allenatore della Juventus primavera, non ha dubbi sui perché della sonora sconfitta dal Milan, ma nel contempo riconosce i meriti della compagine rossonera: “Devo fare i complimenti al Milan, perché ha giocato veramente una grande partita”.
Il mister, nel contempo, è però fiducioso che “l’applicazione che mettono le ragazze nel lavoro quotidiano, ci porterà a notevoli miglioramenti nel prosieguo della stagione e sono altrettanto certo che centreremo l’obiettivo di crescere nel minor tempo possibile”.
Il fatto che tante, delle ragazze juventine, rendano qualche anno di età rispetto ad avversarie già più “formate”, è un dato che il tecnico bianconero non si nasconde e che riconduce alle difficoltà espresse in precedenza: “La giovane età ci porta ad abbatterci facilmente e stiamo andando un po’ a corrente alternata: in altre occasioni siamo riuscite a ribaltare i risultati e questa è la prima volta che non ci riusciamo” ammette il nostro interlocutore “ma ci stiamo lavorando molto, su questi aspetti. Miglioramenti caratteriali ne abbiamo già mostrati, ma bisogna avere molta pazienza per poter arrivare a fine stagione avendo limato questi difetti”.
La sconfitta col Milan non compromette di certo l’obiettivo di puntare alle final four, ma forse fa suonare un campanello d’allarme, evidenziando delle carenze nei confronti delle capolista Roma: esiste la possibilità di recuperare questo gap, in tempo per giocarsi il titolo?
“In realtà, sotto l’aspetto del gioco io non ho visto una squadra migliore dell’altra” premette Scarpa, che poi prosegue “di certo sotto l’aspetto del cinismo e della maturità, a noi manca qualcosa. In fondo, anche la sfida con le giallorosse è stata decisa da errori un po’ grossolani da parte nostra. Però preferisco qualche errore grossolano alla possibilità di non beccare palla per 80 minuti: in quel caso mi preoccuperei un poco di più…”
L’allenatore bianconero resta comunque ottimista, sulle possibilità di correggere i difetti palesati, in tempo per giocarsi il titolo: “Di mesi a disposizione per migliorarci ne abbiamo, poi a maggio vedremo. Perché quelle sono le partite che vogliamo andarci a giocare, ma soprattutto sono le partite che le ragazze devono giocare se vogliono maturare”.
D’altra parte, la “zebrette” hanno già messo in mostra delle ottime individualità, che sicuramente possono fare il bene della squadra: “Avere tanta qualità nei singoli, aiuta poi la squadra ad essere competitiva, ma bisogna cercare di capire il più velocemente possibile che dobbiamo anteporre il ‘noi’ a quello che è l’ ‘io’…” specifica il tecnico “Storicamente tutte le squadre forti, maschili o femminili che possano essere, sono assemblate con tanti talenti e tante individualità e pertanto io sono contento di averne molte in squadra, anche se bisogna trovare l’equilibrio che vada a non pregiudicare il bene della formazione”.
In tribuna era presente l’allenatore della prima squadra juventina, Joe Montemurro: era venuto a visionare qualche ragazza in particolare?
“I contatti con lo staff della prima squadra sono praticamente quotidiani e volti a risolvere eventuali loro necessità, e sovente organizziamo anche allenamenti congiunti, in modo che loro possano prendere visione del prodotto che c’è sotto” conferma il mister della formazione primavera “Ovviamente è un prodotto ancora grezzo, che speriamo però di preparare al più presto per poter essere integrato nella rosa maggiore”. Come conferma, aggiungiamo noi, la recentissima convocazione di Greta Bellagente con la prima squadra, a Biella. Ma non solo, perché pure il difensore Gloria Sliskovic ha già sovente “annusato” l’aria della formazione maggiore: “Gloria è una ragazza del 2005, che però ha già accumulato notevole esperienza anche nella sua nazionale e quando è con noi si mette sempre a disposizione con molta umiltà” sostiene Scarpa, che non lesina certo i complimenti per il difensore bosniaco “Lei una di quegli elementi da prendere ad esempio, soprattutto dal punto di vista caratteriale, perché l’esperienza accumulata in certi contesti la fa già trovare ‘pronta’ per ogni tipo di gara. La giovane età, poi, le permetterà di migliorare ulteriormente le sue già grandi qualità”.