Allo Stadio Giacinto Facchetti di Cologno al Serio la Roma mette il sigillo al suo 4 titolo consecutivo, sempre a discapito della Juventus, vincendo il campionato di categoria primavera: 2 a 0 dopo una Finale avvincente e molto combattuta.
La Juventus ha schierato un 4-3-2-1 con Sabrina Nespolo tra i pali; Bertucci-Pfattner- D’Auria e Cocino in linea difensiva; Mounecif-Pirjo Duljan e Schatzer in centrale; per il tridente d’attacco composto da Moretti-Berveglieri e Bellagente. Una formazione iniziale che rispecchia la semifinale contro l’ Inter: unica differenza il cambio dell’ultimo minuto tra Nespolo e Mustafic tra i pali, ed in attacco che vede Bellagente dal primo minuto al posto di Marta Zamboni.
La Roma di Francesco Viglietta con modulo speculare, un 4-3-3 introduce Merolla in porta; Montesi-Pizzuti-Testa e Bergersen nel blocco difensivo; capitan Bruni-Kramzar e Testa nella centrale; ed infine Kajzba-Petrara e Pellegrino Cimo nelle zone offensive. Anche per le Campionesse in carica una sola differenza: Montesi, in difesa, in sostituzione di Martina Viesti.
Gara che inizia con il pubblico delle grandi occasioni, in tribuna anche Alessandro Spugna è partecipe alle gesta giallo rosse, tra due formazioni che non si risparmiano buon gioco e fiato. La Roma alla sua quarta finale di fila sempre contro le bianco-nere, di cui tre vincenti cerca di mantenere il titolo, la Juve cercherà a qualunque costo di portare il suo primo titolo in bacheca.
Una partita maschia, con lotta vera al centro campo, dove le due squadre combattono su ogni pallone con il consenso, fin troppo placido, del direttore di gara. La Juve prova il tiro da fuori con Ginevra Moretti, poiché le giallo-rosse sono molto chiuse nella loro metà campo in fase difensiva; mentre la Roma ha molta più fisicità nelle verticalizzazioni e sfrutta la progressione in velocità sulle fasce con Linda Montesi. Le undici di Viglietta giocano palla aprendo il gioco sulle diagonali, trovando largo spazio di manovra, mentre le ragazze di Piccini lavorano troppo nei flussi di gioco centrali e perdono troppo facilmente la sfera in centro campo: in ogni caso i primi venti minuti sono ancora molto equivalenti ed il risultato non si sblocca. Un primo tempo che si chiude a reti inviolate, nonostante una gara molto movimentata con scambi di fronti veloci, dove si contano due tiri per le bianconere, uno di Moretti ed uno di Bellagente ed una sola palla rete da parte delle giallo rosse: l’ottima punizione di Kramzar deviata in angolo da Nespolo.
La ripresa parte a favore delle Campionesse in carica che grazie al tiro da fuori area di Giada Pellegrino Cimo segna al 2’ il vantaggio per la Roma. Lo scossone iniziale porta maggior fluidità per la Roma che si porta progressivamente in avanti, e più affanno tra le file della Juventus costrette ad arretrare maggiormente. Piccini effettua i cambi e trova con la neo entrata Marta Zamboni la palla che potrebbe riequilibrare le sorti bianco-nere, ma Liniana Merolla, è pronta, chiudendo ogni pericolo. Match avvincente e molto bello dove entrambe le squadre vogliono primeggiare. La Juventus cerca, con sacrificio e grinta, di portare su palla trovare il gol del pareggio, sui tiri di Evelina Duljan, ma la difesa della Roma è granitica: blocca tutte le incursioni avversarie tenendo il risultato a suo favore. Al 34′ Nina Kajzba esegue il gol capolavoro, per il 2 a 0 capitolino, chiudendo definitivamente il match. A nulla servono gli ultimi dieci minuti di fuoco delle piemontesi che si devono arrendere, anche per questa stagione, alla fisicità avversaria ed alla tattica arrembante della Roma.
Ai tre fischi il pubblico sugli spalti applaude tutte le ragazze nel quadrante di gioco, segno di tanto fair play e sportività, che il movimento femminile italiano e la Figc porta come simbolo per questo sport. Mister Spugna, al termine gara, scende in campo a festeggiare con il suo collega Francesco Viglietta, ancora una volta con i suoi colori e con le sue giovani promesse per una annata giallo-rossa da incorniciare!.