È del Milan lo scudetto Primavera 2023-2024: al termine di una vera e propria battaglia, le rossonere di Matteo Zago hanno prevalso per 3-1 su di un mai domo Sassuolo. Per farlo, però, hanno dovuto ricorrere ai tempi supplementari, perché in quelli regolari la sfida si era chiusa sull’1-1.
La vittoria, però, è indubbiamente meritata, perché per gran parte della partita le neroverdi di Davide Balugani (oggi in divisa bianca con barra trasversale neroverde) sono sembrate avulse dal match, mai in grado di mettere in difficoltà le avversarie. Solo nei 20’ finali della seconda frazione, sotto per 0-1, le sassuolesi hanno trovato la grinta e le forze per riacciuffare il pareggio.
Nei supplementari, poi, la sfida è diventata ancor più agonistica, con parecchia battaglia centrocampo e tanta imprecisione, almeno sino a quando, in prossimità del 120’ le “diavolette” hanno messo a segno le due reti che hanno confezionato il loro scudetto.
Nella prima frazione, il Milan è passato in vantaggio al 17’, quando una scatenata Appiah Amoakoah ha letteralmente svicolato in mezzo a tre avversarie, per poi beffare con un inatteso esterno destro (stoccato quasi da fondo campo), l’incolpevole portiere rivale. Il prosieguo del match ha visto le rossonere continuare la loro supremazia, con le neroverdi che non riuscivano quasi mai ad operare vere azioni d’attacco: le possibilità milaniste, però, venivano tutte rintuzzate da un’attenta difesa emiliana e, quando la difesa non ci riusciva (come al 36’ quando Zanini concludeva violentemente dalla lunga distanza) era l’estremo difensore Di Nallo, a salvare la propria rete.
Il trend proseguiva anche per gran parte della ripresa, con Di Nallo, Petrillo e Stankova impeccabili in difesa e la sola Poje Mihelic a cercare di infastidire la retroguardia rossonera. Le occasioni di marca milanista, soprattutto quelle capitate ad Arrigoni e Longobardi (rispettivamente al 55’ ed al 64’) vengono sempre annullate dai difensori sassuolesi o dai precisi interventi del loro portiere.
A partire dal 72’, però, il Sassuolo riesce a ritrovare il bandolo del proprio gioco, anche complice un po’ di fatica che attanaglia le gambe delle rivali: il pressing neroverde si fa più incisivo e quattro minuti dopo si registra un’improvvisa fiammata del centravanti Girotto, che servita in piena area inganna una distratta difesa milanista, per poi infilare l’incolpevole numero uno Tornaghi. Il contraccolpo per le milaniste è abbastanza duro ed il sassuolo prova ad approfittarne, ma le occasioni pericolose svaniscono quasi tutte per l’imprecisione dei relativi attaccanti.
La parola passa dunque ai supplementari, col Milan che al primo minuto usufruisce di un calcio di rigore, per fallo di mano in area della subentrata Pede. Di Nallo, ancora una volta, si dimostra un portiere di grande valore, parando prima il tiro incrociato di Cesarini e poi la ribattuta di Donolato che si era avventata sulla palla non trattenuta. L’errore potrebbe demoralizzare le future vincitrici, che invece paradossalmente ritrovano energie impensate: la grande stanchezza, impedisce però una buona precisione e la sfida prosegue a suon di lanci lunghi e punizioni.
Quando l’ombra dei rigori si sta ormai profilando sul campo ‘Davide Astori’ del Viola Park, dove si sono disputate tutte le final four, il Milan trova il nuovo vantaggio: è la punta Mikulica, subentrata all’ala Renzotti, a siglare il 2-1 dopo un’azione personale in piena area (114’). Col Sassuolo che, a quel punto, era costretto a sbilanciarsi all’attacco, arrivava quindi anche il 3-1, con un ficcante contropiede della Stokic, concluso con un sinistro non irresistibile sul quale, forse, Di Nallo compie l’unico errore della sua stupefacente prestazione, non riuscendo a trattenere la sfera che rotola in rete.
Il tempo per recuperare è ormai troppo poco ed a uno stanchissimo Sassuolo non resta altra possibilità che alzare bandiera bianca: ed al triplice fischio di chiusura dell’arbitro Maresca, l’apoteosi milanista può iniziare.
Final Four Primavera 1 – Finale
Milan – Sassuolo 3-1