“La gara con l’Islanda è stato il primo vero appuntamento di avvicinamento all’ Europeo, è stato importante per prepararci alla fase del prossimo anno” – Ha dichiarato il commissario tecnico- “Queste gare ci danno l’opportunità di sperimentare e di conoscere delle giovani”.
A Coverciano sono state convocate, e pertanto sono state a stretto contatto con tutto il gruppo, ben nove giovani proposte: Roberta Aprile portiere, tesserata nell’ Inter, classe 2000 e Beatrice Merlo del 1999, anch’essa nelle file nero-azzurre che hanno esordito nel pre-test (non valido ai fini del ranking Mondiale). Le due capitoline, nelle file appunto della Roma, Tecla Pettenuzzo e Angelica Soffia (difensori centrali anch’esse 1999 e 2000); quest’ ultima entrata anche nella gara ufficiale nei minuti finali al posto di Bartoli.
Melissa Bellucci e Cecilia Prugna e Norma Cinotti, giocatrici delle file dell’ Empoli, sono tutte le neo-centrocampiste utilizzate dal C.t.; per poi arrivare a Marta Teresa Pandini, laureata da pochi mesi, che ha avuto oltre il premio la grande occasione di mettere in mostra le sue capacità calcistiche. Chiude, una delle più giovani, Martina Zanoli difensore della Fiorentina classe 2002.
Ma la “rosa di Milena” ha petali molto delicati e con tante sfaccettature di colore e gioco: sia con le new entry, che con le ragazze di primo inserimento con solo una o due esordi Nazionale, e pertanto occorre valutare ruoli e necessità ed integrarle nella squadra più completa e competitiva possibile.
“La Nazionale è un gruppo aperto, tengo in considerazione quanto indica il campionato, ma tengo anche molto conto alla età delle mie atlete. Ma prima della fase finale di Euro 2022 conterà chi starà meglio: indipendentemente dall’età”.
Anche il capitano, Sara Gama, è concorde con il suo mister: “Ci sono tante ragazze nuove, vogliamo trasmettere a loro i nostri valori e la nostra mentalità. questo è il momento di lavorare per integrarci con le nuove leve”.
Ciò che si è visto in campo, contro l’Islanda, è il primo approccio a questo nuovo modulo operativo che apre le possibilità a tutte ragazze di poter sviluppare il suo ruolo a servizio della squadra.
Siamo certi che questo è solo l’inizio di una “grande avventura”, noi raccogliamo la palla e la lanciamo in alto, perché tutti la possano vedere, e questa la nuova sfida che “mamma- si fa per dire- Milena lancia al “futuro del calcio femminile italiano.