Riparte bene il Milan dopo la sosta natalizia: al Puma House of Football stende, grazie ad un gol per tempo, un Parma sempre più ultimo, mantenendo quei 9 punti di vantaggio sulla sesta in classifica che vanno ad inspessire sempre di più quel confine tra le prime 5 squadre della classe che parteciperanno alla poule scudetto e le ultime 5 che si contenderanno la salvezza. Dopo 20 minuti di dominio gialloblù, decidono la partita le reti messe a segno da Piemonte sul finale di primo tempo e da Gudny Arnadottir al minuto 58, quest’ultima capace di distinguersi anche per 75 palle giocate che hanno fruttato 11 giocate utili, per 17 palloni recuperati e per l’aggressività messa in campo commettendo 3 falli che le sono costati un cartellino giallo. In termini di palloni recuperati si mettono in mostra, nel Parma, Bardin con 23 e Santoro che segue a 21: le due si confermano tra le migliori anche per i 49 palloni giocati a testa, per passaggi riusciti e per giocate utili. Santoro, in veste di assist-woman e in fase di finalizzazione, ha anche servito 3 palloni alle compagne perché potessero concludere a rete, ma senza esito.
La spinta offensiva rossonera, dettata da una supremazia territoriale che supera gli 11 minuti, ha fatto sì che fossero, per parte gialloblù, le ragazze del reparto difensivo a tenere maggiormente il possesso della sfera e ad effettuare il numero più significativo di giocate: è, infatti, l’estremo difensore Capelletti a registrare il più alto numero di passaggi riusciti, in particolare verso Heroum, e di giocate utili.
L’Indice di Valutazione Squadra che assegna 66 punti al Milan e 34 al Parma, insieme alla speculare disposizione tattica delle due formazioni in campo che nel corso dei 95 minuti effettivi hanno mantenuto i rispettivi moduli (4-4-2 per il Milan e 4-2-3-1 per il Parma), rispecchia totalmente il punteggio finale: un 2-0 che non ha visto la formazione di casa dominare in lungo e in largo la partita, imponendosi sullo schieramento di Mister Panico con dati di poco superiori: baricentro di circa 5 metri più alto, 56% a 44 di possesso palla, 47 metri di linea di pressing contro 46 del Parma, 14 tiri a 10 e 6 occasioni da gol a 4, ma sui 12 cross a testa arrivati da fondo campo, è il Parma ad avere la meglio con 8 traversoni riusciti, uno in più delle padrone di casa.
I flussi di gioco che l’elaborato Panini Digital ci mette a disposizione, mostra sviluppi di azioni offensive molto speculari tra le due squadre, improntate sulle corsie esterne per arrivare, poi, a servire centralmente la protagonista del reparto avanzato che si abbassa tra la trequarti e il centrocampo per coadiuvare le compagne, proporsi in ricezione e dare un continuo alla costruzione della manovra, tipica giocata in cui eccelle Piemonte e che in questo match viene proposta anche dalle ospiti grazie ai movimenti di Banusic.
Dei 14 tiri rossoneri verso la porta difesa da Capelletti, 5 sono arrivati nel primo tempo e 9 nei secondi 45 minuti di gioco: il colpo di testa vincente di Piemonte è stato correttamente indirizzato all’angolino basso destro della porta, mentre il destro di Arnadottir, complice una deviazione, è terminato a nell’angolino sinistro. Le conclusioni a rete del Parma sono state 10 in totale equamente distribuite tra le due frazioni di gioco, il 60% su azione e il 60% da dentro l’area di rigore. La stessa percentuale vale anche per come sono arrivati i tiri e l’esito che hanno avuto, infatti il 60% è arrivato di piede con palla bassa e il 60% è finito fuori dallo specchio.