Il calcio è quello sport in cui non è mai facile prevedere cosa succederà, neanche quando tutto sembra girare a favore di una squadra rispetto all’altra. È questo il caso di Sampdoria Women vs Parma, sfida molto fisica al termine della quale nessuna delle due compagini è riuscita a trovare il goal, giustificando l’equilibrio dell’IVS finale (55-45 per le padroni di case). Grande merito dell’equilibrio che ha caratterizzato il match va alle blucerchiate che, nonostante l’espulsione di Sara Baldi al 60’, sono riuscite ad assorbire la forte spinta delle avversarie, disinnescandone le ben 37 palle giocate in zona area dalle crociate nel corso dei due tempi regolamentari.
Come mostrato dai dati raccolti dai match analysts della Panini Digital, le padrone di casa sono riuscite a portare a casa pareggio e rete inviolata con un baricentro molto più basso rispetto alle avversarie (45,4 metri nel primo tempo e 51,7 nella ripresa) e un’encomiabile precisione nel recupero palla, con la percentuale complessiva di palloni strappati alle avversarie pari al 54,2%. Questi dati acquisiscono un valore ancor più significativo considerando che il Parma si è dimostrato costante in un pressing alto e a tratti asfissiante (51,3 metri nella prima metà di partita e 52,3 nel corso dei secondi quarantacinque minuti), ottenendo un netto predominio territoriale specialmente nella ripresa e in superiorità numerica (63% della percentuale rispetto al 37% della Samp).
Occhio però a considerare esclusivamente difensiva e passiva la partita delle blucerchiate. Nonostante una maggiore difficoltà rispetto ad altri incontri in fase di costruzione, con lo sviluppo della totalità dei flussi di gioco sulla fascia destra, principalmente tra Pisani, Battistini e Cecilia Re (calciatrice che ha totalizzato ben 36 passaggi riusciti totali, la quantità più alta tra le doriane), la Samp è infatti riuscita rendersi più volte pericolosa, rispondendo agli attacchi avversari.
Segreto della squadra di mister Cincotta sono stati, ancora una volta, i lanci lunghi, circa il 18,3% nel primo tempo e il 20% nel secondo di tutti i passaggi effettuati, più del doppio rispetto alle avversarie. Il Parma, invece, ha dato dimostrazione di grande maestria e disinvoltura nella costruzione dal basso (il 91,3% delle azioni totali), riuscendo a distendersi agevolmente su tutto il campo, coinvolgendo in particolar modo Benoit (calciatrice con più passaggi riusciti tra le crociate: ben 46 complessivi) a centrocampo, Jelencic e Williams sulle fasce basse, rispettivamente con 25 e 32 passaggi a segno, e la coppia di centrali composta da Heroum e Santoro.