Assist di Di Luzio a concludere un’iniziativa personale sulla destra e tap-in sotto misura di Beccari: si apre così, con rete delle neopromosse al 13° minuto, la sfida salvezza tra Pomigliano e Como. Le amaranto padrone di casa la ribaltano con una doppietta di Taty, ma è un tiro da fuori area di Beil al minuto 89 a chiudere i conti sul definitivo 2-2 e a regalare il primo punto stagionale alla formazione ospite.
Passo in avanti anche per il Pomigliano che vede sfumare sul finale la possibilità di fare bottino pieno: un pareggio che non accontenta nessuna in termini di piazzamento in classifica, ma che segna il vero inizio di una stagione che, come abbiamo constatato fino ad ora, sarà più che mai competitiva sotto tutti i punti di vista.
L’indice di valutazione squadra elaborato da Panini Digital Soccer in base alle statistiche dell’incontro ed individuali, premierebbe con un breve distacco il Como per 53 a 47, ma quel gol in più che il dato farebbe ipotizzare non è arrivato ed andiamo ad analizzare il perché.
Le ragazze di De La Fuente, pur occupando con maggior verticalità il campo rispetto al Pomigliano in fase di costruzione, e nonostante abbiano totalizzato un maggior numero di passaggi riusciti, di giocate utili e di cross dal fondo, hanno calciato di meno verso la porta avversaria e su questi 13 tiri totali, 4 in meno del Pomigliano a guida Romaniello, ben 5 sono risultati imprecisi finendo la propria corsa all’esterno dei pali protetti dalla numero 1 Cetinja.
Il Pomigliano, che nel corso della gara ha sempre mantenuto, senza stravolgerla, la propria linea difensiva, è riuscito ad effettuare 8 dei 10 cross totali dal lato destro del terreno di gioco: questo perché, mentre sulla fascia sinistra Fusini si abbassava sulla sulla linea difensiva a prender palla e cercare il fraseggio, sulla fascia destra la formazione campana cercava di impostare direttamente l’azione offensiva con palloni giocati in avanti, diretti a portare un attacco alla retroguardia lombarda. Da parte del Pomigliano si contano 4 tiri deviati, 3 finiti fuori e 10 nello specchio della porta del Como, tra i cui pali ha giocato una buonissima partita Maria Korenciova che è andata molto vicino a neutralizzare il rigore del momentaneo 2-1 trasformato da Taty e che ben figura nelle statistiche individuali con 22 palloni recuperati.
Inquadrando da vicino le singole protagoniste in campo, possiamo affermare che Ferrario è stata il centro del centrocampo e del gioco del Pomigliano, smistando correttamente ed in maniera efficace 28 palloni, con 4 tentativi di assist all’attivo e ben 17 giocate utili, tanto da divenire target del pressing e degli attacchi avversari e subire 7 falli. Dal lato opposto, sono le 63 palle giocate da Borini, insieme ai suoi 22 palloni recuperati, e i 4 tiri in porta firmati da una Di Luzio molto propositiva in avanti, i dati più significativi.