Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Milan-Napoli, valida per la 14° giornata di Serie A, è terminata con un tennistico 6-0 che ha permesso alle padrone di casa di riottenere i 3 punti in campionato che non arrivavano dal 3 novembre 2024 nell’uscita contro il Sassuolo. A siglare la vittoria rossonera sono state Chantè Dompig (doppietta), Evelyn Ijeh, Giorgia Arrigoni, Valentina Cernoia e Gloria Marinelli.

Grazie ai Match Analysis della Panini Digital possiamo analizzare il fatto che il punteggio sia esattamente lo specchio dell’andamento della partita: totale dominio milanista, dal primo all’ultimo minuto. L’IVS (Indice di Valutazione Squadra), infatti, è pari a 86 a 14 per il Diavolo.

Le altre statistiche che ci permettono di notare la totale supremazia della formazione di Suzanne Bakker sono il possesso palla (66% a 34% con un picco di 71% nel corso del primo tempo), la supremazia territoriale (73% a 27%), il baricentro (58,3 mt a 50,2 mt) e il pressing, tipica caratteristica del Milan, (51,7 mt a 29,9 mt). Oltre a questi sono davvero impressionanti altri 3 dati: 74 palle giocate in area dalle meneghine con 14 tiri totali e 9 occasioni create, contro le sole 17 con 1 conclusione (0 in porta) e 0 occasioni create dalle ospiti.

Nel corso della prima frazione le rossonere sono scese in campo con un 4-3-3 di partenza che si modificava in una sorta di 4-1-4-1 con Marta Mascarello vertice basso e le due teoriche mezzali, Valentina Cernoia e Giorgia Arrigoni, che accompagnavano spesso l’azione d’attacco con pericolose proiezioni offensive, vedasi lo strappo palla al piede della numero 28 che ha firmato la rete del 4-0. Le due ali, Monica Renzotti e Dompig mantenevano, invece, una posizione molto larga proprio per permettere ai centrocampisti di inserirsi.
Nella seconda metà il Diavolo ha optato per un baricentro leggermente più basso forte del 5-0 con cui si è andati all’intervallo: Julie Piga e Nadine Sorelli hanno arretrato il loro raggio di azione e la punta centrale, Ijeh (schierata per la prima volta in questo ruolo al posto di Nadia Nadim), giocava spesso tra le linee con l’obiettivo di dare un appoggio centrale per permettere alle compagne di salire; invariate sono rimaste invece le posizioni dei centrocampisti e degli esterni, sia offensivi che difensivi.
In entrambi i tempi la zona di Piga è stata una delle più dense e questo è dettato dal fatto che la numero 23 sia stata la prima per palle giocate (95), per passaggi riusciti (85), per passaggi ricevuti (74) e per giocate utili (24), affermando ancora una volta il suo ruolo fondamentale in questa formazione che aveva bisogno anche della sua leadership per riemergere dalle ceneri. Ad alta densità è stato anche l’out di sinistra dove, nella prima frazione, erano spesso presenti triangolazioni tra Emma Koivisto, Renzotti e Cernoia e, nella seconda, alla solita creatività della giovane ala numero 18 si è aggiunta la compostezza di Valery Vigilucci, che non giocava dal 12 maggio 2024 proprio contro il Napoli, che in 25 minuti ha completato il 90% dei passaggi tentati risultando essere la più precisa tra le compagne.

Ad inizio partita il modulo di partenza delle ragazze di Salvatore Mango era un 4-2-3-1 che, complici le enormi difficoltà riscontrate dalle ospiti in questo match, non ha saputo mantenere un ordine e un piano di gioco pulito, anche grazie ai meriti delle padrone di casa. Effettivamente notiamo che la fascia sinistra sia stata la più densa nei primi 45 minuti ed infatti vediamo i due interni di centrocampo, Virginia di Giammarino e Melissa Bellucci, e l’ala sinistra, Ginevra Moretti, molto basse e spostate verso quella zona di campo probabilmente per ricevere palla e cambiare gioco sulla destra dove la punta, Loreta Kullashi, il trequartista, Michela Giordano, e l’ala destra, Marija Banusic, hanno mantenuto una posizione media molto più alta rispetto alle compagne: tentativi che hanno prodotto però 0 cambi di gioco: altro dato che sottolinea le enormi difficoltà delle azzurre in questa giornata. L’alta densità della zona è stata anche dettata proprio dal fatto che Bellucci sia stata la giocatrice ad aver completato più passaggi (31) e di Giammarino quella ad averne ricevuti di più (31), oltre al fatto che in quella zona sia stato presente l’asse napoletano più attivo nell’arco dei 90 minuti: da Bellucci a Tecla Pettenuzzo (soli 7 passaggi contro i 25 dell’asse più attivo milanista, Sorelli – Piga).
Nella seconda metà il 4-2-3-1 di base si è trasformato in un 4-2-4 data la posizione media di Kullashi che si abbassava sulla batteria dei trequartisti nel tentativo di permettere alle compagne di appoggiarsi a lei e far salire la squadra.
Da evidenziare è il fatto che l’area di rigore di Doris Bacic sia stata un’altra delle zone con più alta densità sia prima che dopo l’intervallo: questo è dato dai 74 palloni rossoneri passati da quelle parti.

Entrambe le compagini hanno portato avanti la loro manovra partendo dal basso (92,8% e 91,1%) anche se i risultati sono stati completamente opposti. Le ragazze di Bakker sono riuscite, infatti, a costruire azioni in modo molto più fluido rispetto alle rivali grazie ad una ragnatela di passaggi che supera di gran lunga quella delle avversarie (516 passaggi riusciti contro i 216 rivali). Napoli che ha avuto serie difficoltà nell’impostazione anche grazie al pressing alto delle meneghine che abbiamo già sottolineato precedentemente.

L’impostazione del Milan prevedeva la partenza dal portiere, Laura Giuliani, che si appoggiava spesso a Piga; a questo punto il difensore classe 98 scambiava con l’altro centrale, Sorelli, in modo da far muovere lo schieramento rivale, oppure verticalizzava direttamente verso Mascarello per tentare di rompere le linee azzurre e dare il via alla manovra offensiva. Come già analizzato precedentemente, non mancavano delle triangolazioni sul versante di destra che permettevano a Renzotti di liberarsi e di andare verso il fondo o verso la porta difesa da Bacic.
Abbiamo già evidenziato la decisiva prestazione di Piga ma c’è anche da tener conto di quella di Koivisto, sempre utile per le rossonere: la finlandese è stata la prima per palle recuperate (25), la seconda per palle giocate (83) e giocate utili (16) e la terza per passaggi riusciti (60, dietro alle due centrali di difesa). Il reparto difensivo si dimostra dunque sempre fondamentale per dare inizio alla manovra milanista.

L’impostazione napoletana non ha invece trovato nessun punto di forza, o di debolezza delle avversarie, sul quale basare la propria costruzione: risulta esserci così una rete di passaggi abbastanza confusionaria e, come si evince dal risultato, inutile. Certo, come abbiamo già visto, la più ricercata è stata di Giammarino e quella ad aver completato più passaggi è stata Bellucci, i due centrali di centrocampo: questo indica il fatto che la squadra di Mango abbia tentato di produrre qualcosa in fase di costruzione ma con effetti nulli. Questo può essere confermato anche dal fatto che la giocatrice azzurra con la percentuale maggiore di passaggi riusciti è stata Pettenuzzo che ha concluso con un 66% (24% in meno rispetto alla migliore del Diavolo).
I due interni di centrocampo, come già visto, sono state l’unica flebile luce nel buio pesto campano: Bellucci è stata la prima in tutte le principali statistiche: palle giocate (48), passaggi riusciti (31), giocate utili (10, come di Giammarino) e palle recuperate (19, come Pettenuzzo e Matilde Lundorf Skovsen). Anche di Giammarino ha provato a dare il suo apporto dato che, oltre ad essere stata la migliore nelle giocate utili insieme alla compagna di reparto, è stata la prima per passaggi ricevuti (31), la seconda per palle giocate (44) e la terza per passaggi riusciti (26).

I dati sulle conclusioni sono spaventosi: la formazione di casa ha calciato 14 volte, di cui 10 in porta; mentre le rivali solo una volta senza centrare lo specchio.
Finalmente il Milan è riuscito ad essere cinico davanti alla porta dato che dei 10 tiri nello specchio ne sono entrati il 60%. Da sottolineare è anche il fatto che le meneghine siano riuscite a segnare praticamente in tutti modi, dimostrando comunque di avere un armamentario potenzialmente di alto livello, nonostante le partite precedenti: Dompig ha segnato con un inserimento e con un calcio di rigore, Ijeh con un’incursione in area di rigore, Arrigoni con una discesa palla al piede concludendo da fuori area, Cernoia su calcio di punizione e Marinelli al termine di un contropiede ben gestito da Ijeh. La milanista ad aver tentato più volte la via del gol è stata la stessa Dompig che con 5 tentativi ha segnato 2 volte e ha anche colpito una traversa: impatto devastante dell’ala olandese classe 2001 che va annoverata tra le migliori in campo.
Pietosi sono invece i dati delle ospiti che registrano l’unica conclusione intorno al 55° con Lundorf Skovsen, tiro che, tra l’altro, è stato anche ribattuto.

Daniele Vitarelli
Nato in provincia di Monza e Brianza. Laureato in Storia e studente di Scienze Storiche presso Unimi a Milano, la mia passione principale, però, è sempre stata il calcio. Sono convinto che il calcio femminile possa diventare una realtà concreta in Italia e il mio obiettivo, oltre a migliorare me stesso, è rendermi utile per la crescita di questo movimento.

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