Prima avversaria del girone di qualificazione del Campionato Europeo 2017 in Olanda sarà la Nazionale Russia Femminile allenata da Elena Fomina. Unica squadra del girone ad essere al di sotto dell’Italia come Ranking UEFA è anche la squadra da battere per la nostra Nazionale, così da poter arrivare alle partite più difficili con Germania e Svezia forti di un risultato positivo. Così facendo potremmo continuare a nutrire la speranza del passaggio del turno. Come ha affermato Antonio Cabrini (CT Nazionale Italiana Femminile) nei mesi scorsi: “Un girone difficile, anche se bisogna sottolineare come a questo punto, una squadra vale l’altra. Il livello è alto per tutte.”
Analizzando le statistiche delle partite giocate dalla Nazionale Russa in questi ultimi mesi, sicuramente si evince una squadra non irresistibile che presenta alcune carenze specialmente nel sistema difensivo e nelle soluzioni d’attacco. Vediamo infatti nelle seguenti statistiche come i gol segnati dalla squadra siano prevalentemente sullo sviluppo di calci da fermo. Si evidenzia una mancata organizzazione e varietà di soluzioni per la fase offensiva. Mentre vediamo che i gol subiti siano per vie centrali su azioni di gioco, complice la linea difensiva a volte statica e non scaglionata correttamente, facile pertanto da oltrepassare per attaccanti rapidi e con buona capacità di lettura del gioco.
Tipologie di gol segnati e subiti
Direzioni di attacco con efficacia di riuscita
Direzione attacchi subiti con percentuali di debolezza
Si affidano in attacco ai gol di Danilova, la veterana della Nazionale nonché capocannoniere con 18 gol (media di 0.8 gol/partita), seguita dalla più giovane Karpova con 17 gol (media di 0.6 gol/partita). Mentre per la fase di rifinitura del gioco e assist è la Terekhova ad avere la media più alta con 3.4 passaggi chiave importanti a partita che però si concretizzano in un 45% di efficacia. In fase difensiva spicca come valore la quantità di recuperi attuati, dove soltanto la Ziyastinova figura come difensore. Questo a significare il fatto che la maggior parte dei recuperi palla avviene sul pressing attuato a centrocampo e che se superato, difficilmente la difesa riesce a recuperare concedendo spesso il tiro in porta.
Attacco | Passaggi chiave | Recuperi | ||||||||
Nome | Gol | Media | Nome | Media | Eff. | Nome | Media | Eff. | ||
Danilova | 18 | 0.8 | Terekhova | 3.4 | 45% | Ziyastinova | 6 | 57% | ||
Karpova | 17 | 0.6 | Pantyukhina | 2.5 | 41% | Pozdeeva | 5 | 52% | ||
Chernomirdyna | 15 | 0.3 | Pozdeeva | 2.4 | 43% | Cholovyaga | 5 | 51% |
Analizziamo nel dettaglio le varie fasi di gioco.
In fase offensiva, il primo tentativo di costruzione avviene per vie centrali, sfruttando una rete di passaggi verticali tra le linee di difesa e centrocampo per cercare di attirare la prima linea avversaria e superarla con passaggi bassi e corti. Nel caso non riescano a trovare spazi, procedono con passaggi alti lunghi cercando le attanti che ricevono e appoggiano alle centrocampiste avanzate. Una volta giunte verso la trequarti avversaria tentano di allargare il gioco sulle esterne, le quali tentano dribbling e cross con però una bassa efficienza di riuscita per tecnica individuale e tempi di inserimento con le compagne. Maggiore efficacia hanno gli attacchi centrali, maggiormente usati nelle verticalizzazioni risultanti dalle transizioni offensive. In questa fase, una volta recuperato il possesso, le giocatrici ricercano quanto prima la verticalità e profondità cercando di sorprendere l’avversario propenso all’attacco. Arrivano così velocemente al limite dell’area di rigore e ricercano con dribbling delle attaccanti o inserimenti delle centrocampiste di superare la difesa centralmente. Spesso ricorrono anche a tiri rapidi da fuori area cercando di sorprendere il portiere.
In fase difensiva vediamo due situazioni differenti. Inizialmente assistiamo ad una pressione portata dalla linea delle attaccanti che impedisce l’avanzata della costruzione avversaria. Una volta che l’azione si avvicina al centrocampo questa si tramuta in pressing portato sia dalle attaccanti che dalle centrocampiste. Questa è la fase nella quale la squadra recupera la maggior parte dei palloni operando anche dei raddoppi di marcatura. Differentemente la linea difensiva è molto più passiva e attendista, operando su piazzamenti a zona con marcature a uomo ma molto larghe. Inoltre, nella maggior parte dei casi, la linea rimane quasi retta e non si scagliona correttamente, specialmente se l’attacco è portato sulle fasce. In questo modo sono molto soggette a tagli e passanti delle attaccanti avversarie che sfruttano gli spazi tra le giocatrici, trovandosi a ricevere passaggi o cross spesso sole oltre la difesa. In fase di transizione difensiva si ha un comportamento simile della squadra con le prime linee che attuano da subito pressing, mentre il reparto arretrato arretra in posizione nelle proprie zone attendendo lo sviluppo dell’azione.
In sintesi consideriamo la Russia come squadra da battere nel nostro girone di qualificazione, sicuramente con doti tecniche e tattiche inferiori a quelle della nostra Nazionale. Capace però di sorprendere in velocità sulle ripartenze in transizioni offensive, sfruttando le vie centrali e i tiri da fuori. Consiglio per la Nostra Nazionale è quello di limitare le azioni centrali delle attaccanti Russe, in special modo della Danilova e Karpova e portando pressing quando l’azione si sposta lateralmente con Chernomyrdina e Pantyukhina. Particolare attenzione è da porre alla Terekhova, l’unica in grado di creare situazioni pericolose con passaggi filtranti. In fase d’attacco da sfruttare le maglie larghe della difesa a quattro in linea, che può sicuramente favorire la velocità delle nostre attaccanti e soluzioni con cross anche dalla trequarti.