Pauline Peyraud-Magnin 7 La migliore in campo, delle sue 4 parate (2 su occasione e le altre su calci piazzati), quella su Thogersen è senza dubbio la migliore: salva il risultato. Giocando 40 palloni con un tempo di possesso palla di 4’ 05” ha avuto 10 giocate utili per le ripartenze bianco-nere.
Sara Gama 6.5 Classe, fiato e dinamicità sembrano essere ritornati nei piedi del difensore, delle sue 56 giocate, 30 sono stati passaggi utili per le fughe in solitaria in fascia destra. Due su cinque contrasti vincenti hanno scaturito verticalizzazioni che scavalcando le vie centrali del campo si sono chiuse con i tiri di Grosso e Beerenstayn.
Cecilia Salvai 6.5 Per il difensore classe 93’ sono stati 99’ minuti di lavoro vero: il marcare Chawinga, nelle fasi di chiusura è stata un’impresa facile ma da vero terzino. Tra i suoi piedi transitano 37 sfere, compie un assist vincente, e recupera sette palloni: di più nel Derby d’Italia non potevano chiedergli.
Linda Sembrant 6.5 Linda si trova nel posto giusto, ed al momento giusto, un gol molto contestato che però porta la sua squadra a giocare con più vivacità. Contrasta, subisce un fallo duro e trova il tempo di vendicarsi conquistando anche un cartellino giallo. Solo sei le giocate utili, ma la rete iniziale la porta a volare sulle ali della spensieratezza.
Martina Lenzini 6.5 L’estremo difensore chiude bene su Chawinga, bloccando anche una sfera diretta a rete, intercetta 6 palloni e lancia 50 palloni in un flusso di gioco memonico ma di ottima progressione. Dei 8 passaggi lunghi trova Girelli che compirà la perla per Bonansea, allo scadere di tempo.
Arianna Caruso 7 Dai suoi piedi, dalla bandierina d’angolo nascono le reti bianco-nere, attivista del centro campo: con 3 falli commessi e 2 subiti riesce a imbucare 33 palloni per una gara giocata ad alto livello e senza risparmio di fiato.
Sara Bjork Gunnarsdottir 7 Le sue giocate non fanno notare l’assenza di Rosucci, anzi la corsa ed il recupero di palla sembrano la fotocopia di Martina, che con 16 palloni su 20 recuperati ha messo fiato e vivacità al gioco. Un solo tiro a rete corona la sua giornata positiva.
Juilia Angela Grosso 5.5 Un tempo solo, ma con molte difficoltà evidenti, non presentano la Julia del centrocampo che conosciamo. Soltanto 26 palle giocate, di cui 18 riusciti, portano alla sua sostituzione nella ripresa.
(46′ Valentina Cernoia 5.5) Il rientro in una gara complessa da gestire e giocare ad alti livelli non le hanno permesso ritmi altissimi. Anche per lei 15 sfere toccate, solo 6 passaggi riusciti, forze pizzicata tra le marcature nero-azzurre recupera una sola palla aerea.
Barbara Bonansea 7 La forza del gruppo, con 41 tocchi è tra le più dinamiche a portare palla, recupera ed intercetta la sfera con tenacia per poi finalizzare una perla di Girelli allo scadere. Due soli tiri per la classe 91 utilizzata come centrale, ma entrambi indirizzati in porta. Il suo apporto, nelle gare che contano, non si fa mai attendere.
Paulina Nystrom 5.5 Schierata dal primo minuto in fase d’attacco non entra in gara troppo convinta, un solo tiro che esce in laterale: un po’ poco per una attaccante. La giovane età, 2000, ci fà ben sperare la classe non gli manca ma occorre ben di più di 28 palloni in 78’ minuti per essere al livello delle sue compagne.
(77′ Cristiana Girelli 6.5) E’ la Cri di Montemurro, quella che le bastano 21’ per dare la nota giusta all’attacco: un assist perfetto per Barbara che chiude il match. Se la classe non è acqua bastano anche solo venti minuti.
Lineth Beerensteyn 5 La numero 18 mette solo un tiro tra i pali, in una gara dal chiaro scuro più che bianco nero, si muove bene tocca 30 palloni di cui 16 sono utili al suo gruppo ma non è con il solo movimento che riesce a finalizzarsi al tiro.
(Sofia Cantore) SV Con soli 11 minuti genera poco, ovviamente, effettua i giusti movimenti per le dinamiche di tener palla e bloccare le ripartenze avversarie. Il suo fare minutaggio potrà tornare utile quando il mister le chiederà sacrificio per due tempi interi.