La Juventus supera la Fiorentina sul campo amico di Vinovo, dopo 99’ minuti altalenanti e ricchi di spunti di valutazione. Attraverso le schede della “Panini Digital” proviamo ad analizzare i punti di forza delle due società a confronto.
Le viola di Patrizia Panico offrono un buon primo tempo portandosi in 23 minuti con Catena, Zamanian e Breitner al triplo vantaggio in trasferta. In 41’ minuti si è visto un flusso di gioco dinamico: partente da Agard, una delle più fluide con la palla (45 passaggi riusciti con la media più alta di tutta la rosa) che con Mijatovic e Jackmon girano palla sul lato sinistro lasciando la difesa bianco nera a guardare. Se molte pecche sono da attribuirsi alla difesa delle locali, per la troppa poca sufficienza nell’aggredire il pallone e cercare di contrastare le incursioni delle avversarie, certamente la gara è stata gettata al vento dalla fiorentina nella ripresa dopo aver capitalizzato il triplo vantaggio. Dei 277 palloni gestiti dalla squadra Toscana, il primato come già detto è attribuito al difensore Laura Agard, che intercetta anche 10 palloni ed anticipa per 99’ di impegno e dedizione sul campo, facendo un solo cross su azione ma utile come assist vincente per la rete. A ruota troviamo Tortorelli che mette a segno 33 passaggi, pari al 73%, con una serie di giocate per Cafferata (5 passaggi utili) e Agard (altri 5 sfere andate a buon fine) che completano il quadro positivo per il podio viola.
Sul lato opposto, sempre per i primi 45’ minuti, visualizziamo la poca affinità di Pauline Peyraud-Magnin che non effettua nessuna parata e subisce le reti senza poter intercettare il pallone. La spaesatezza di Gama e Sembrant che non bloccano le fughe delle calciatrici lasciadole libere di tirare a rete. Ma la grande prova di carattere di Julia Grosso, che non sono propozia l’azione che porterà i tre punti in casa Juve, ma sale sul podio per i passaggi riusciti (ben 62 con 86% dello score) per un gioco a senso unico con Lisa Boattin (16 palloni) e Cecilia Salvai (12 sfere utili). La ripresa, di ben altro piglio e volontà a portare aggressività e buon gioco, hanno sviluppato nella squadra locale un flusso di gioco più concreto nel centro campo (forse grazie all’avanzamento dei terzini con annesso spostamento del baricentro da 36 a 58 mt.) creando una supremazia territoriale che ha messo in seria difficoltà le avversarie.
La qualità di gioco vista nella ripresa nelle padrone di casa, oltre che nei passaggi, si è vista nella % dei passaggi riusciti (ben oltre al 72%) e nelle giocate utili che hanno permesso le 4 reti. In generale la Juventus ha dimostrato il giusto carattere che era necessario alla squadra per ricercare la profondità, ad avere più iniziative personali alla ricerca del gol, ed essere pericolose in fase offensiva. Tutte le occasioni portate alla porta viola sono state così premiate, trovando anche un legno pieno di Cristiana Girelli, e la % di efficacia in zona d’attacco alla porta ha dimostrato sul campo (62.5%), la potenzialità del bagaglio tecnico delle ragazze di Joe Montemurro.