Credit Photo: Francesco Passaretta- Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Il derby d’Italia al femminile tra l’Inter e la Juventus ha scritto la prima vittoria, tra le mura amiche, delle nero azzurre e con i dati Panini Digital andiamo a valutare il 3 a 2 finale.

Dai dati generali del volume di gioco e la qualità del gioco emerge una percentuale vincente per le ragazze di Piovani: 35’ 50” di possesso palla, pari al 63%) ed i 537 passaggi riusciti (70% dell’intero match) è chiara ed evidente l’espressione numerica che ha dato la vittoria sul campo.

Sebbene le reti siano arrivate nei tre minuti finali, oltre il recupero, la posizione sul terreno di gioco è stata uguale (54 per le nero azzurre, 56 per le bianco nere). La Juve, in fase difensiva, ha recuperato meglio la palla a fine azione in area (per un 22.7%) ed anche sulle palle temporanee ha saputo meglio gestire le situazioni difensive. Fatta salva, forse, la situazione in area piccola con rete di Polli che ha chiuso i giochi. Per il resto le difese alla porta segnano 45 palle giocate in zona porta, contro le 40, per una buona protezione area.

La pericolosità maggiore, di giocate, l’avuta la vecchia signora: con 45 sfere portate in area avversaria, contro le 40 delle padrone di casa, per una % di attacco pari al 53.6%. Mentre le occasioni sono state maggiori per l’Inter: 7 contro 4 e di conseguenza anche le reti giustificano tale pericolosità.

Il 3-5-2 di Piovani del primo tempo, ha trovato un modulo speculare di Canzi, che ha portato una copertura territoriale molto simile. La rete di Beccari allo scadere del primo tempo è stata l’unica azione che ha rotto gli schemi e che di fatto ha cambiato le posizioni di base.

La ripresa è stata, oltre variata dai cambi, uno spaccamento dei due moduli alla ricerca della profondità: con lanci lungi dalla metà campo (per le padrone di casa) e con la protezione palla e cambio di gioco (per le ospiti).

L’indice di valutazione di squadra ha in ogni modo dato ragione a Piovani: 62 per le vincenti, contro il 38 delle perdenti, pertanto i numeri non possono che confermare l’ottima prestazione vista all’arena Civica Gianni Brera. Poi ci sarà chi trova altri metri di giudizio, dei 99’ di Abdoulaye Diop, ma per le % sviluppate sul quadrante di gioco occorre dire che le nero azzurre hanno conquistato con forza mentale e fisica questo risultato.

Dei 13 tiri a rete dell’Inter: 7 dentro, 3 reti in 7 occasioni, i tiri sono giunti ben 6 su azione ed altrettanti indiretti su calcio piazzati, uno soltanto diretto a terra. Si è giunto al tiro di piede con palla a terra, in 11 di tali occasioni, 1 in acrobazia ed 1 di testa; utilizzando maggiormente la zona di destra.

Nei flussi di gioco nero azzurri troviamo Simonetta Merlo, tra le migliori a gestire palla: 73 palloni sono transitati nei suoi piedi prima di essere calciati alle sue compagne, per un 78% dell’intero match. Anche Ivana Andres merita un plauso, con i suoi 72 tocchi, sempre dinamica e presente nella centrale per i lanci a proseguire.

Tra le file bianco nere è Martina Lenzini la più tecnica, con i suoi 35 passaggi andati a buon fine (pari al 56% della sfida), seguita da Rosucci con 31.

Molto variegata, poi, la situazione dei tiri in porta: Cambiaghi ne piazza 2, così come Serturini (traversa compresa) e Wallaert. Per Bugeja e Csiszar al termine ne conteremo 1 a testa. Le ospiti, lasciano a Cantore la regia con 4 tiri in porta, seguita da Beccari con 2. Poco pungenti le conclusioni di Girelli, Brighton e Boattion che con un solo tiro riescono ad impensierire poco la porta di Cecilia Runarsdottir.

Paolo Comba
Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.

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