Nella giornata di Cristiana Girelli, che fissa le sue 200 presenze con la maglia bianconera, vogliamo analizzare grazie al Match Analysis della Panini i numeri statistici del “derby d’Italia” femminile.
Una Juventus women che è stata sicuramente più squadra (58 su 42 l’ IVS finale) ma senza sminuire i valori e le caratteristiche tecniche dell’ Inter che in gran parte del match riesce a tenere testa alla capolista. Dei 100’ minuti esatti del Vittorio Pozzo si evince un volume di gioco maggiore per le ragazze di Piovani (con un 28’ 46” di possesso palla, contro il 26’ 17” delle padrone di casa) ed un numero di palle giocate superiore (536 pari al 51%). Anche nella qualità del gioco l’Inter è risultata superiore: 364 passaggi riusciti (pari al 52%) contro i 340 (il 48%) della Juve. Forse l’atteggiamento in fase difensiva è una delle fasi meno positive delle nero-azzurre: il poco recupero di palla a fine azione, e la difesa della porta con poca protezione sono state le meno efficaci per essere competitive sulla sfida.
La Juve ha avuto migliori affinità in fase offensiva, con tanto ricerca della profondità (184 passaggi bassi utili in area avversaria, contro i soli 147) e molte iniziative personali che hanno segnato in modo positivo il match. Le percentuali d’attacco sono state quasi simili: 57% per le bianco-nere contro il 56% delle avversarie, con 5 tiri per le vincenti e 7 delle perdenti. Forse a fare la differenza sono state, senza ombra di dubbio, le parate di PPM per la Juventus Women: una delle migliori in campo, insieme a Cantore e Girelli.
E dire che il 3-5-2 piazzato a mister Piovani, per i primi 30 minuti erano stati utili, poi una volta caduti nella rete di Canzi il raddoppio è stato fatale.
Il doppio vantaggio ha dato per la Juventus la possibilità di avere più copertura territoriale e recuperare più palle in zona centrale del campo, lasciando alle giocatrici nero-azzurre delle giocate utili (forse poco sfruttate sotto porta) e portando a più 7 lo score finale.
Il flussi di gioco di Canzi è stato concentrato solo nel centro campo, dove a dirigere le azioni è stata Lisa Boattin con Schatzer, vere registe dell’incontro, per l’80% di tutte le azioni partite dai loro piedi. L’Inter ha sviluppato un flusso più offensivo, nella metà campo di casa con la numero uno e Bowen vere registe delle ripartenze, ma poco efficaci al fine dei lanci lunghi e dello sviluppo nella centrale.
Le 4 parate fondamentali di Pauline Peyraud Magnin sono state fondamentali per la vittoria, 2 uscite basse 2 alte senza contare altre su occasioni da fuori segnano in modo più che positivo i cento minuti della numero 16.
I 3 tiri di Girelli e Krumbiegel segnano l’attacco bianco nero, mentre sul lato opposto è Polli la più dinamica: con 4 tiri a rete, ma senza essere incisiva e precisa sotto porta.