“Stiamo aprendo la strada a diverse professioni anche per quanto concerne le donne”, dichiara la Presidente federale Ludovica Mantovani interpellata da noi sulla questione dell’arbitro Maria Sole Ferrieri Caputi che solo due giorni fa ha diretto la sfida tra Cittadella e Cagliari di Coppa Italia. Era la prima volta nella storia che una squadra di Serie A veniva diretto da un arbitro donna. Fattore, quest’ultimo, che inorgoglisce molto la numero uno del calcio femminile italiano: “L’AIA sta portando avanti un lavoro incredibile in questa direzione con Trentalange. Faccio i complimenti a lui e a tutta la sua squadra. Maria Marotta e Maria Sole Ferrieri sono solo le prime di una lunga serie. È un segnale estremamente positivo. Le scelte di queste due donne non sono avvenute così tanto per. Ci vuole molta esperienza per calcare un campo di Serie A come direttore di gara. L’AIA sta aprendo la strada a questo tipo di professione e siamo molto contenti di ciò”.
Anche Gravina, interpellato da noi sulla medesima domanda, esprime il suo parere con molta soddisfazione: “Ormai l’AIA si sta avviando ad una politica di genere diversa rispetto al passato. Ci sono moltissime ragazze che si stanno iscrivendo ai corsi per diventare arbitri professionisti. Recentemente sono stato all’inaugurazione di una sede dell’AIA in Abruzzo ed ho scoperto, con mia grande sorpresa, che sono state premiate cinque ragazze come migliori direttrici di gara emergenti a livello regionale. Ho notato anche che c’è considerazione e uniformità di giudizio nelle decisioni prese da arbitri donne. Inoltre, noto che c’è maggiore rispetto nei confronti della figura dell’arbitro donna, il che abbassa notevolmente la tensione che si respira in campo. È uno stimolo in più per le ragazze e spero presto di vedere più arbitri donne ai massimi livelli”, conclude il numero uno federale.
Potrebbero ugualmente cominciare ad affidare loro più direzioni di partite anche del calcio femminile, sia serie A che serie B e successsive…