“Il coraggio dell’uguaglianza”
Era questo lo slogan che avevo coniato per il calcio femminile e che, oggi, torna prepotentemente in primo piano con un nuovo, inedito significato. L’uguaglianza che cerchiamo, in questa Primavera vissuta ancora in emergenza sanitaria, è l’uguaglianza a ieri. Vogliamo, dobbiamo e possiamo tornare ad avere il coraggio di essere come ieri, come prima che il mondo cambiasse, forse per sempre.
Nel grande libro del calcio femminile questa non dovrà essere un pagina strappata, non si deve dimenticare il passato, ma anzi sarà il foglio bianco sul quale delineare la ripartenza oggi. Il mio incarico quale Vice Presidente Delegato prima, e Delegato al Calcio Femminile poi, con il 15 Marzo 2021 volge al termine, ed è con cuore grato e sereno che scrivo queste righe. Ci saranno infatti, come in ogni ambito della vita, un ‘prima’ ed un ’dopo’. Un dopo emergenza sanitaria, un dopo tutto, nonostante e a prescindere. Compito di ognuno è trovare il coraggio di affrontare la sfida del futuro con la giusta serenità d’animo. Mi piacerebbe pensare che possa esistere un prima ed un dopo Sandro Morgana, perché se è vero che le persone della – e nella – nostra vita si susseguono, è altrettanto vero che le idee e i fatti restano, ed il calcio femminile dilettantistico che oggi porgo nelle mani del Presidente Sibilia è un germoglio sano e vigoroso, ben diverso dal seme colmo di potenzialità ma arido di possibilità che accettai di gestire or sono cinque anni. Infatti, tanta strada è stata fatta in questi anni, da quel 2016 che mi vide accettare l’incarico dall’allora Presidente della LND Antonio Cosentino, fino ad oggi quando il mio ringraziamento deve andare al Presidente Cosimo Sibilia, per l’amicizia e la fiducia che ha voluto riporre nella mia persona, essendo stato sempre presente in questi anni nei quali ho avuto un incarico di grande responsabilità, estremamente difficoltoso ma, ritengo, di assoluto prestigio.
Spero di non aver deluso nessuno, ed ho la certezza di aver profuso il massimo impegno nell’interesse del Calcio Dilettantistico e di quello Femminile in modo particolare. Tanta strada fatta, ma altrettanta – almeno – ce n’è da fare, sebbene il solco tracciato sia quello giusto, che può portare lontano il sistema del calcio femminile dilettantistico. Mi si permetta di scrivere che mai, né come uomo, marito e nonno, né come dirigente sportivo, ho mai fatto promesse che non ero sicuro di poter mantenere, e spero che il mio operato nel DCF ne sia esempio. Il primo passo di questo cammino fatto di piccole ma significative conquiste lo abbiamo percorso quando la riforma dei Campionati è andata a regime ed ha permesso un’elevazione globale del calcio femminile in termini di quantità, qualità e visibilità. Non dimentichiamo mai che è un onore, un vanto ed un orgoglio essere dilettanti. Si badi bene, dilettante non sminuisce nessuno, né è figliastro di più nobile attività. Nella matrice del dilettantismo si ritrova il diletto, l’altro da sé, la volontà e la passione, la crescita che può portare lontano, indipendentemente da talenti o fortune, che possono essere alterne. Noi siamo orgogliosi di essere dilettanti. Il Campionato di Serie C si è dimostrato appassionante, tecnico, sincero, ha offerto gare di qualità e non ha mai deluso migliaia di tifosi in tutta Italia. Bisogna rendersi conto che il livello complessivo del calcio femminile potrà migliorare solo se si lavora nella direzione dell’incremento del settore giovanile. Si avrà una migliore qualità e, quindi, maggiore visibilità, solo aumentando in maniera significativa la quantità delle praticanti. Siamo convinti che il calcio femminile potrà avere un proprio pubblico non solo appassionato ma fedele se riusciremo a promuovere progetti che riescano a farlo conoscere ed a trasmettere eventi sportivi che abbiano una propria forza attrattiva.
Quantità, qualità e visibilità possono fare la differenza soltanto se siamo consapevoli delle nostre potenzialità. Il calcio femminile deve essere anche sinonimo di integrazione e superamento di ogni tipo di barriera: morale, mentale e, soprattutto, di genere. Attraverso la passione, la tenacia e la volontà delle nostre società riusciamo, oltre che a promuovere il giuoco nel senso più genuino del termine, a promuovere la presenza delle donne nel mondo del calcio e per loro chiediamo parità ed uguaglianza. Quella parità e quell’uguaglianza che tutti promettono ma che in effetti nessuno ancora riesce ad assicurare. “Il coraggio dell’uguaglianza” , ecco lo slogan che torna, è il nostro progetto fin dall’inizio: significa riconoscere alla donne le stesse opportunità degli uomini soprattutto in termini di investimenti. Investimenti che devono essere rivolti a chi è più debole e a chi si impegna seriamente nell’attività dilettantistica. I vivai, felice espressione per i settori giovanili, sono il nostro futuro. Da lì si sviluppano l’apprendimento individuale, la crescita collettiva e la trasformazione di un gioco in sport. Bacini e laboratori insieme, contenuti e contenitori, i vivai sono realtà sportive dagli straordinari risultati e dalle ingenti, concrete possibilità.
Ringrazio lo staff del Dipartimento Calcio Femminile, dal Segretario Patrizia Cottini, mio vero e proprio braccio destro, al Vice Segretario Andrea Polidori, ai Responsabili gare e giustizia Valentina Ilari ed Andrea Angelelli. Colgo l’occasione per augurare a tutti altre Stagioni ricche di soddisfazioni. Insieme, se vogliamo, continueremo a disegnare un grande futuro per il calcio femminile
Sandro Morgana
Credit Photo: LND – Lega Nazionale Dilettanti