“E’ “violenza contro le donne” ogni atto di violenza fondata sul genere che provochi un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà. Così recita l’art 1 della dichiarazione Onu sull’eliminazione della violenza contro le donne”.
La Lega Nazionale Dilettanti e il Dipartimento Calcio Femminile in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne che si celebra ogni 25 novembre, data decisa nel 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ha invitato le undicimila società sportive appartenenti al mondo del calcio dilettantistico, maschile e femminile, a dedicare un seggiolino rosso permanente nelle loro tribune in ricordo di tutte le vittime di violenza.
Sui seggiolini dovrà essere applicata una targhetta contenente un QR Code che aiuterà a mettersi in contatto con il numero di pubblica utilità promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e attivato dal Dipartimento per le Pari Opportunità: il 1522 che negli ultimi giorni, dopo l’ultimo episodio di femminicidio di Giulia Cecchettin le richieste di aiuto all’help line violenza e stalking sono raddoppiati passando dai 200 contatti quotidiani medi ad un picco di 500.
Mai come questa volta la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne è stata sentita. L’ennesimo omicidio di Giulia ha acceso i riflettori sulla piaga sociale del femminicidio. A fronte dei dati del Viminale: dal 1° gennaio al 12 novembre nel nostro paese 102 donne sono state uccise, 82 in ambito familiare o affettivo, 53 dal proprio partner o ex partner. Con questi dati, che fanno rabbrividire (105 vittime), sono entrate in vigore misure più stringenti in ambito penale e processuale che vanno a potenziare la Legge n. 69 del 2019, c.d. codice rosso.
Lo sport, il calcio forma ed educa le giovani generazioni a giocare ogni partita intrecciando passione ed integrazione sociale, amicizia, rispetto e divertimento senza permettere l’ingresso in campo alla violenza, per questo tutti i calciatori e le calciatrici scenderanno sul rettangolo di gioco con un segno rosso sul viso per vincere insieme la partita più importante.
Nelle gare del weekend, tra sabato 25 e domenica 26 novembre, organizzate dalla Lega Nazionale Dilettanti, prima del fischio d’inizio sarà letto il seguente testo:
“In questa Giornata mondiale dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne, ci ritroviamo sui campi, non solo per giocare, ma per combattere un avversario che non trova posto in questo sport: la violenza di genere.
Oggi i fischi dell’arbitro non segneranno soltanto dall’inizio alla fine la partita, ma saranno il simbolo di un impegno che va oltre i novanta minuti di gara per sconfiggere la violenza e lo stalking.
Ogni tiro in porta rappresenterà la spinta a fare gol per vincere la partita più importante, quella della difesa dei diritti di tutte le donne.
Ogni azione di gioco sarà un impegno sociale nel rispetto delle regole contro ogni forma di abuso.
La mission del gioco del calcio risiede nell’educazione delle giovani generazioni che devono respingere ogni forma di pregiudizio e bisognerà scendere in campo per giocare e connettere i cuori e le menti alle regole del gioco che non prevedono violenza.
La Lega Nazionale Dilettanti sostiene il servizio pubblico gratuito – il 1522, attivo 24 h su 24 – che accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto a sostegno delle donne vittime di violenza e stalking.
Ogni passo che facciamo qui è un passo verso un futuro in cui nessuna donna debba camminare da sola nella paura”.