È Livia Capparelli la protagonista del terzo episodio di #uNAsolapassione, il format del Napoli in collaborazione con lo sponsor Aon nel quale le calciatrici si raccontano in una chiacchierata che mette in luce la loro passione.
“Continuare con il calcio significa che in me c’è ancora quella bambina che voleva giocare inizialmente. Forse sarebbe anche da folli seguire ancora questa carriera, avendo anche altre possibilità, ma poi io scelgo sempre di stare qui con questo pallone” – ha raccontato la giovane classe ’97. “Sono soddisfatta di quello che ho trasmesso di me in questi anni perché mi ha permesso di essere qui, che è proprio dove vorrei essere“.
Quel sogno di calcare i campi della Serie maggiore si è avverato e si dice entusiasta di quello che ha ottenuto. Il segreto è pensare sempre a quella bambina di 5 anni, a quell’orgoglio che trova ricordando a sé stessa dove è arrivata. Un suo mantra del pre partita è: “Wow, sto entrando in campo e sto facendo una partita di Serie A“, che le dà quella scarica di adrenalina e quel pizzico di fiducia in più, aiutandola ad affrontare le gare della domenica con tutta la grinta che ha.
Ovviamente, da brava sportiva, l’ambizione e la competizione sono il motore della sua crescita personale. “La prima competizione è quella con me stessa, tutti i giorni, per cercare di essere quotidianamente la mia versione migliore, poi c’è anche quella con le compagne che ti motiva a fare sempre meglio. Infine, quella con le avversarie: l’obiettivo è vincere e loro sono l’ostacolo tra noi e i 3 punti“.
Conclude l’intervista parlando del suo primo amore, la Roma Calcio Femminile, squadra che l’ha accompagnata nel suo percorso calcistico per ben 12 anni. Nata a cresciuta nella capitale, il terzino azzurro ha ritrovato a Napoli un ambiente armonioso: “L’emozione che mi dava Roma l’ho rievocata qui in modo naturale, Napoli si è fatta amare fin da subito“.