Un milione di cose da dirti. Dopo dieci (più una) giornate del girone d’andata, la voce della Città della Vittoria sembra urlare sempre più forte “chiamami per nome” alle dinamiche di un campionato ora più che mai da fiamme negli occhi, un po’ glicine in fiore e un po’ arnica nella nuova genesi del (tuo) colore rossoblù. Altro che “zitti e buoni”, quello delle Tose suona a tutti gli effetti come un combat pop da momento (quasi) perfetto, sotto il profilo della crescita complessiva del giovanissimo gruppo rossoblù prima ancora che sotto la bianca luce nera dei risultati di un febbraio da ricordare. Cullata dalle note di una musica leggerissima, la compagine di mister Massimo Zoni si presenta dunque sul campo della capolista Cortefranca, all’acme del turno numero 11 del Girone B di Serie C, conscia di poter perlomeno provare a pungolare il dominio dell’apparentemente irresistibile formazione bresciana, guidata dallo specialista delle promozioni in cadetteria Roberto Salterio: mai dire mai, soprattutto in uno sport come il calcio in cui la locura è il meccanismo subliminale predominante quasi per definizione.

Il meet & greet nella tana delle reginette provvisorie della graduatoria stagionale convince il condottiero pordenonese sulla panchina di casa Permac a porre in stand-by l’ormai dogmatico 4-2-3-1 esibito sin da inizio campionatoin favore di un inedito 4-4-1-1 votato nelle intenzioni alla sincopata alternanza tra gara in copertura e passo cadenzato in fase di contropiede. Il reparto difensivo vede la riconferma in blocco del “Quartetto Certa” (non refuso, ma immagine di collaudata alchimia tra le componenti della retroguardia) guidato dal direttore (o direttrice, sulla scia delle polemiche linguistiche del momento) Alice Bonassi: davanti alla numero 25 dai guanti di velluto sono dunque nuovamente chiamate ad agire centralmente il cavallo di frisia Carlotta Martinis e la famelica Lince del Cellina Giada Tomasi, coadiuvate sui rispettivi out di competenza dal pitbull Carlotta Gava e dalla senatrice Monica Furlan. Tra le fitte trame del copione a metà campo, la regia kubrickiana spetta come naturale a Laura Tommasella, assistita dalla stagista di giornata Carlotta Modolo: accanto a loro, spazio sulle fasce a capitan Karin Mantoani e alla rientrante dal 1′ Ilaria Mella. Sulla trequarti, confermatissima Sofia Bigaran nel ruolo di vero bostik tra i reparti, con il compito di fornire dulcis in fundo la necessaria assistenza alla straripante fisicità di Giulia Trevisiol, pivot offensivo e sempre più saldo riferimento per l’attacco di casa Permac.

Sul temuto sintetico in terra bresciana, a pochi chilometri dalla sponda più meridionale del Lago d’Iseo, i primi minuti della contesa sembrano disegnare un match dagli equilibri piuttosto interessanti e tutti da sgrezzare. Le Tose approcciano la singolar tenzone senza particolari timori reverenziali, provando a mulinare soprattutto sulle fasce, ben presto intasate dal wall against wall con le tornanti di casa. Le prime occasioni del pomeriggio arrivano, da una parte e dall’altra, nello spazio di pochissimi istanti, attorno al 6′: diagonale tutt’altro che irresistibile, dopo convergenza da sinistra verso il centro, di Muraro su cui Bonassi blocca in tuffo; sul fronte opposto, Mella si invola sulla sinistra approfittando di un malinteso tra le centrali di casa, ma conclude malissimo con il mancino da ottima posizione dopo un rimpallo avversario nei pressi del limite dell’area piccola. Pochi minuti è ancora la numero 6 rossoblù made in Sarone a presentarsi alla conclusione, questa volta con il destro a giro dai 16 metri: l’estremo difensore di casa, Ferrari, osserva la sfera spegnersi un paio di metri alla sinistra del proprio montante. Ben più vicina alla traversa di Bonassi l’esecuzione di prima di Freddi, al 21′, ai margini dell’area grande delle Tose, con palla che accarezza l’esterno della rete al di sopra della porta ospite. Le padrone di casa, con il lento trascorrere dei giri di lancette, cominciano silenziosamente a guadagnare metri, costringendo il Permac a rinculare maggiormente all’indietro per tentare di opporre resistenza agli insidiosi palloni filtranti disegnate dalle playmaker agli ordini di mister Salterio. Il muro vittoriese subisce però la prima dura breccia del pomeriggio al minuto 27: Picchi sguscia via tra le centrali difensive rossoblù, Bonassi lanciata in uscita costringe la numero 9 di casa ad allargarsi e a scaricare all’indietro per l’accorrente Scarpellini, la cui staffilata mancina non lascia scampo all’incolpevole guardiana del faro vittoriese. 1-0 e quattordicesimo centro in stagione per la dominatrice della classifica marcatori del campionato. Il vantaggio delle lombarde spacca letteralmente la partita, ma soprattutto mina le sicurezze acquisite agli albori del meriggio dalla pattuglia di mister Zoni: 3 minuti dopo Scarpellini questa volta si traveste da ispiratrice della manovra cortefranchese, disegnando un filtrante millesimato (potere della Franciacorta) per l’imbucata a sinistra di Vavassori, fredda nel battere Bonassi in uno contro uno per la rete del 2-0 bresciano. Le Tose vacillano, un minuto dopo Picchi dal limite, disturbata da Tomasi, manda alta un’altra limpida occasione per le padrone di casa. C’è bisogno di un episodio Xanax per ridare coraggio alla giovanissima pattuglia vittoriese, accadimento che puntuale accade al 33′ sotto l’egida del lemure di Sclaunicco Karin Mantoani: tiro-cross imbevuto di stricnina dall’out di destra e sfera beffardamente in buca nell’angolo lontano alla destra di Ferrari. La rete rossoblù sembra promettere nuovi scossoni al plot di giornata, ma il Cortefranca è spietato e altri 240 secondi dopo riallunga le distanze tra sé e le avversarie con il punto del 3-1 firmato Muraro: il destro a giro della numero 7 lombarda dal vertice dell’area arriva a conclusione di un’azione piuttosto elaborata, generata da una nuova disattenzione vittoriese in copertura e con Bonassi già fuori dai pali nel tentate di rimediare all’iniziale imbucata di Gervasi. Si va al riposo con un risultato fin troppo severo per le ragazze di mister Zoni.

La ripresa si apre con le Tose desiderose di provare ad alzare sin da subito i ritmi, nel tentativo di irretire le avversarie e riaprire quantoprima la contesa. Ilaria Mella, tra le più attive delle sue, sgobba parecchio sull’ala sinistra, ma senza riuscire a trovare la giusta connessione ADSL con Giulia Trevisiol in avanti. Da parte propria, il Cortefranca è sempre piuttosto minaccioso quando si fa vedere a contatto con il miocardio pulsante della difesa rossoblù: ancora Scarpellini, la più tecnica tra le giocatrici di casa, chiama al 54′ Bonassi a una respinta tutt’altro che banale su una conclusione di controbalzo dal limite dall’area. Scavallato il quarto d’ora, mister Zoni prova la carta Sovilla in luogo di Modolo per tentare di piazzare una Linea Maginot ancora più stringente già a partire dalle zolle più centrali a metà campo. Le Tose continuano però a non trovare la giusta chiave di volta per alzare i toni nel palleggio e nella costruzione di occasioni veramente pericolose per i guantoni del portiere di casa Ferrari. Inopinato nel minutaggio, ma non nella propria prevedibile sostanza, al 70′ ecco materializzarsi il ferale 4-1 lombardo favorito dall’ennesima verticalizzazione del centrocampo cortefranchese: questa volta da Vavassori a Picchi, abile nel districarsi tra le fitte maglie ospiti al limite dell’area e a trafiggere Bonassi con il mancino sottomisura. La rete profuma di sentenza sin troppo pesante per le fanciulle di casa Permac, che in un moto d’orgoglio tornano finalmente a gettarsi rabbiose e compatte in avanti. Trevisiol, come natura crea, ingaggi costanti duelli fisici all’arma bianca con i difensori avversari, indugiando a volte però un po’ troppo nel confezionare veri e propri pericoli nell’area di rigore avversaria. Tra una girandola di cambi, da una parte e dall’altra, tra panchine e realtà all’80′ ecco l’episodio che potrebbe in qualche modo modificare il finale apparentemente già pronto per essere consegnato ai posteri: la neo-entrata rossoblù Deborah Zilli elabora un traversone da sinistra su cui Vavassori, nel tentativo di anticipare Mella, apre decisamente troppo la propria ala destra. Il signor Mirabella di Acireale non ha esitazione e comanda il penalty a favore del Permac. Dal dischetto Laura Tommasella si fa però ipnotizzare da Ferrari, abile a respingere il destro del vicecapitano vittoriese allungandosi in tuffo con sicurezza sulla propria sinistra. Per l’ultimissimo, matto e disperato assalto finale rossoblù ci provano in sequenza capitan Mantoani prima e Trevisiol poi, con conclusioni entrambe lontane dal montante bresciano. Dall’altra parte, è Monica Furlan a negare la manita al Cortefranca respingendo sulla linea la conclusione di Vavassori smorzata con la punta delle dita da Bonassi.

Si interrompe dunque, contro una squadra in questo momento oggettivamente più forte e più esperta, il ruolino di 4 risultati utili consecutivi collezionati dalle Tose. Una sconfitta severa nel punteggio ma ricca di spunti utilissimi da cui ripartire, prima di tutto per cesellare l’ultimo atto della prima parte di campionato nel migliore dei modi. Domenica prossima al Barison è attesa la Triestina, staccata di un punto alle spalle delle vittoriesi, in una disfida naturalmente molto attesa e sentita, in particolare dalla folta pattuglia friulana ormai a tutti gli effetti vittoriese d’adozione. No, la musica non è affatto finita, e non ci vuole certo un farmacista per tornare a fare goal: questa stagione è come polvere da sparo, e le lezioni di volo non finiscono mai.

CORTEFRANCA – PERMAC VITTORIO VENETO 4-1 (27’ Scarpellini, 30’ Vavassori, 33’ Mantoani, 37’ Muraro, 70’ Picchi)

CORTEFRANCA: Ferrari, Vavassori, Gervasi (86’ Belussi), Freddi (72’ Zanetti) C. Belotti (78’ Valtulini), Lacchini, Muraro (86’ Macchi), Sandrini, Picchi, Scarpellini, Riva (89’ De Giglio). (A disp: L. Belotti, Lavezzi, Valesi, Ghio). All: Salterio

PERMAC: Bonassi, Furlan, Martinis, Tomasi, Gava, Tommasella, Modolo (62’ Sovilla), Mella (89’ Cartelli), Bigaran (69’ Zilli), Mantoani, Trevisiol. (A disp: Da Ronch, Fattorel, Canzi, Gallina).
All: Zoni

Arbitro: Mirabella di Acireale

Credit Photo: Permac Vittorio Veneto