Affascinante e desiderata da tutti, la Coppa del Mondo fa il suo ingresso trionfale a Coverciano poco prima di mezzogiorno. Nessuna calciatrice italiana è mai riuscita ad alzarla al cielo, ma quest’estate 23 ragazze potranno almeno cullare il sogno di stringerla tra le proprie braccia. A giugno in Francia la Nazionale Femminile tornerà infatti a partecipare alla fase finale del Mondiale a vent’anni di distanza dall’ultima volta: in palio ci sarà lei, la Coppa del Mondo, 47 centimetri di altezza per 4,6 kg di peso, sbarcata oggi a Coverciano nell’ambito del Trophy Tour organizzato dalla FIFA. L’Italia è il 19° Paese ad accogliere il trofeo, che dopo aver raggiunto i 24 Paesi finalisti tornerà in Francia tra un mese e mezzo per l’inizio del torneo.
E proprio il Mondiale francese è stato l’argomento di discussione del workshop che si è tenuto nel pomeriggio nell’Auditorium del Centro Tecnico Federale, gremito per la finale del Campionato Primavera tra Inter e Roma.
Protagoniste della tavola rotonda, moderata dalla giornalista Rai Giorgia Cardinaletti alla presenza del direttore generale della FIGC Marco Brunelli e dell’ex interista e FIFA Legend Esteban Cambiasso, la Ct Milena Bertolini, le calciatrici della Nazionale Alia Guagni, Chiara Marchitelli e Valentina Giacinti e tre vere e proprie leggende del calcio femminile italiano come Carolina Morace, Patrizia Panico e Betty Vignotto.
Il Dg Brunelli ha portato il saluto del presidente federale Gabriele Gravina, ribadendo come lo sviluppo del calcio femminile sia tra le priorità della FIGC “E’ un grandissimo orgoglio ospitare questa tappa del Trophy Tour nella casa delle nazionali. La Federazione – ha ricordato Brunelli – ha fatto tanto e tanto continua a fare a sostegno di un movimento che cresce giorno dopo giorno. Dobbiamo ringraziare le ragazze per averci riportato al Mondiale, che quest’estate sarà l’evento più importante insieme all’Europeo Under 21 che ospiteremo in Italia. La Coppa del Mondo rappresenta un sogno e il sogno nel sogno sarebbe qualificarsi per l’Olimpiade”.
Per la FIFA sono intervenuti Sara Booth (Project Lead Women’s Football) e una vecchia conoscenza del campionato italiano come Esteban Cambiasso: “Inseguite i vostri sogni – ha detto l’ex centrocampista dell’Inter rivolgendosi alle giovani calciatrici e ai giovani calciatori del Centro Federale Territoriale di Firenze presenti in platea – il calcio femminile ha avuto negli ultimi anni una crescita straordinaria e il futuro del movimento passa anche da voi”.
“Il gruppo è stata la nostra forza” è stato il messaggio di Chiara Marchitelli, Alia Guagni e Valentina Giacinti, tre delle protagoniste della splendida cavalcata che ha riportato l’Italia al Mondiale dopo vent’anni. Lo splendido cammino delle Azzurre nel girone di qualificazione, con sette vittorie in otto partite, porta la firma di Milena Bertolini: “E’ emozionante essere oggi qui accanto alla Coppa. Il nostro percorso è stato frutto del lavoro di squadra, un traguardo raggiunto grazie alla federazione, ai club e al grande entusiasmo delle ragazze. Due anni fa ho trovato un gruppo deluso per essere uscito dall’Europeo anche un po’ ingiustamente, ma che ha saputo mettere in campo carattere e determinazione rendendo così tutto più facile”. La Ct ha poi indicato i prossimi obiettivi: “Il sogno è quello di vincere il Mondiale, mentre l’obiettivo realistico è cercare di passare il turno pur sapendo che il livello sarà molto alto e che affronteremo delle squadre fortissime come Australia e Brasile”.
Mentre sullo schermo alle loro spalle passavano le immagini dei gol e delle giocate che hanno caratterizzato le loro straordinarie carriere, Betty Vignotto, Carolina Morace e Patrizia Panico hanno raccontato le emozioni della loro intensa vita calcistica: “Adesso c’è una straordinaria attenzione mediatica – ha dichiarato Betty Vignotto – ma non è vero che un tempo non c’era interesse per il calcio femminile. Ricordo che nel 70’ allo stadio Azteca di Città del Messico c’erano 100mile persone sugli spalti. Ho avuto la fortuna di vivere in pieno il mio amore per il calcio, ancora oggi quando sento l’Inno di Mameli mi emoziono”.
Carolina Morace e Patrizia Panico sanno bene cosa voglia dire giocare e fare gol in un Mondiale. Nel 1991 in Cina, nella prima edizione della Coppa del Mondo, Carolina Morace riuscì a segnare una tripletta nel match d’esordio con Taipei: “La Nazionale ha fatto un percorso eccezionale – le parole del tecnico del Milan – e credo anche che un campionato competitivo come quello di quest’anno in fin dei conti faccia bene alle ragazze, nonostante siano arrivate un po’ stanche a questo finale di stagione”. Nel 1999 negli Stati Uniti, Patrizia Panico ha realizzato due delle tre reti messe a segno dalla Nazionale nella fase a gironi: “Non l’avevo mai vista da così vicino – dice passando accanto alla Coppa – è bellissima. In quel Mondiale ho provato emozioni fortissime, ero giovane e spensierata e me lo sono goduta. Credo che quest’estate le ragazze debbano cercare di viverlo con la stessa serenità che avevo io”.