Valentina Binella è il capitano dell’Orvieto FC. La centrocampista, da quattro anni nel club umbro, ha raccontato ai nostri microfoni la passata stagione con il salto in Serie C.
Queste le parole della calciatrice classe ’95 nata a Narni.
Valentina apriamo con una battuta sul salto in Serie C?
“La promozione finalmente è arrivata!! Dopo una stagione in cui la parola chiave è stata “sacrificio” siamo riuscite ad ottenere questa tanto voluta e desiderata promozione.”
Avevate in programma la promozione? Quando avete capito di poter puntare al salto di categoria?
“E’ stata una stagione caratterizzata da un continuo susseguirsi di emozioni forti. Dalla voglia di riprendere ad affondare i tacchetti sul quel meraviglioso manto verde che il Covid ci aveva strappato via, alla consapevolezza che quella poteva essere la nostra annata dall’amarezza della coppa persa, alla forza emersa da questo brutto colpo fino alla gioia incontenibile del finale, dove veramente eravamo riuscite ad aggiudicarci il titolo tanto ambito”.
Per te che stagione è stata?
“A questa promozione personalmente io ci ho creduto sin dall’inizio, da quando il primo giorno di allenamento dopo le vacanze estive ho messo piede all’interno dello spogliatoio e guardando in viso le mie compagne (che ringrazio per l’impegno e dedizione che hanno messo in ogni allenamento e partita) mi sono specchiata in occhi che “gridavano” di voler far bene, di volere dimostrare a tutti quanto noi in fondo ce lo meritavamo.”
Per la prossima annata quali sono gli obiettivi? Che campionato vi aspettate?
“Riguardo alla stagione che verrà, sinceramente non sarà per niente facile anzi ci confronteremo con una realtà diversa da quella con cui finora abbiamo avuto a che fare. Ci aspettiamo un anno d’ impegno, sacrificio, fatica , fisica e psicologica, ma non ci spaventa ( ercole ne affrontò 12 di fatiche e per di più da solo… noi siamo un esercito, sapremo cavarcela dai ) ho piena fiducia nel gruppo che siamo ed ho la piena convinzione che l’affronteremo al meglio ne usciremo a testa alta, soprattutto perchè oltre ad essere una esperienza nuova e stimolante , è prima di tutto un qualcosa che ci farà sicuramente crescere e credo che questo “particolare” nello sport sia di fondamentale importanza. L’obbiettivo è quello della salvezza , di riuscire a mantenere la categoria.. ma chissà il pallone è rotondo!!..”
Che ricordo hai dell’ultima gara che è valsa promozione?
“Della gara che è valsa la promozione ricordo l’adrenalina che ti attraversa le vene nel voler far bene e una volta ottenuto il vantaggio quei mix di frenesia e odio nei confronti del triplice fischio finale perché quando fabula cosa che ti piace vorresti non finisse mai … un po come quando giocavi da bambina in strada a nascondino che c’era la mamma che ti richiamava a casa perché era ora di andare a letto. Odiavo la mamma che mi chiamava a tratti e a tratti odio il triplice fischio.”
Che ricordo in particolare porterai di questa annata?
“Di ricordi ce ne sono tanti da portare, ogni partita è stata un emozione a se cosi come ogni allenamento. Rimarrà indelebile però il calore degli abbracci ( in particolar modo quello del mister Riccardo Pettinelli, che dopo tanti anni insieme è stato liberatorio, di abbandono, come se gridasse ” ce l’abbiamo fatta”!!!, la gioia sui nostri volti dell’incontro che ci ha consacrato vincitrici del Campionato Indescrivibile!”