8 ottobre 2016. A Mozzanica la squadra del neo allenatore Elio Garavaglia affronta il primo impegno casalingo del nuovo campionato. L’esordio a Roma contro la compagine capitolina della Res ha purtroppo fruttato una pesante sconfitta e la posta in palio odierna è pertanto alta: c’è da voltare pagina e trovare i primi tre punti. Ma la sorte non sembra inizialmente dalla parte delle biancocelesti che chiudono la prima frazione sotto di una rete, segnata proprio dall’ex Iannella. Anche le migliori favole recitano però “ma un brutto giorno…” per poi risolversi al meglio e il destino ha deciso che in questa data ne deve iniziare una particolare, con protagonista una ragazzina di sedici anni, all’esordio nella massima serie. Inizia il secondo tempo, uno scatto bruciante sull’assist della compagna e arriva il pareggio e alla mezzora, sempre lei, con una bomba da fuori area completata l’opera. Il Mozzanica vince per due a uno, l’eroina del giorno, che diventerà così un punto fermo dell’undici biancoceleste è la giovanissima Sara Baldi.
Come inizia la tua storia col pallone?
Come tutte o quasi ho iniziato con i maschietti nella squadra del mio paese a 5/6 anni, poi a undici anni un dirigente del Mozzanica mi ha proposto di venire qui. Avevo fatto dei provini qualche tempo prima anche con le giovanili del Brescia, ma alla fine ho preferito il Mozzanica. In biancoceleste sono partita dalle giovanissime con le quali ho giocato due anni, quindi un anno con la primavera e da quest anno sono in prima squadra.
Lo scorso anno sei stata tra le protagoniste di un esaltante cammino con la primavera, culminato con uno storico secondo posto al nazionale.
Sapevamo di avere una buona squadra e puntavamo a cercare la prima vittoria nel campionato primavera regionale per il Mozzanica, sfuggita di un soffio in altre occasioni. Arrivati alla fase nazionale ce la siamo giocata sapendo di non aver nulla da perdere. Conoscevamo il Verona e il suo valore, quindi avevamo un ostacolo molto duro, ma abbiamo compiuto una piccola impresa e ci siamo guadagnate l’accesso alla finale nazionale. Poi a Firenze purtroppo non è andata bene per tanti motivi, ma comunque rimane un’esperienza molto importante per me e per le mie compagne.
Quest anno la primavera può ripetersi?
La squadra c’è, ma anche Brescia e Inter le vedo rafforzate rispetto lo scorso campionato. Credo comunque che ce la possano fare.
Tu hai sempre giocato punta esterna?
Nelle giovanissime ho giocato anche prima punta, ma in seguito sono sempre stata impiegata sull’esterno che è il mio ruolo naturale, ma se c’è bisogno posso adattarmi a ricoprire anche altri ruoli.
Ti aspettavi un inizio così a mille?
No in realtà pensavo ad un prima anno con la prima squadra più “tranquillo”, mentre invece sono stata messa alla prova da subito, ma fortunatamente sta andando tutto bene. All’inizio ho fatto molta fatica, il salto dalla primavera alle grandi è enorme, ma a poco a poco grazie alle mie compagne che mi hanno sempre aiutata, sono riuscita a prendere il ritmo giusto.
Come si comportano le “anziane” con voi più piccole?
Benissimo, tutte ci stanno dando una grossa mano, ci consigliano e questo ci permette di migliorare.
Anche l’arrivo di mister Garavaglia ha portato delle importanti novità…
Sì, mi aspettavo una preparazione atletica diversa, invece lui ha un modo di lavorare atipico, punta più ad usare sempre il pallone in ogni esercizio. All’inizio eravamo un po’ scettiche, pensavamo che non avremmo retto in campo, invece i fatti gli stanno dando ragione.
Prima di campionato, il Mozzanica perde a Roma. La gara successiva è in casa col Cuneo e c’è molta attesa per la prima uscita casalinga della squadra. Racconta con parole tue quel che è successo poi.
Direi che è andata bene. Ho segnato i miei primi due goal in serie A che sono serviti a portare a casa i tre punti e penso di aver giocato una delle mie più belle partite in assoluto.
E’ un campionato che può segnare una svolta per te e anche per la società. Cosa ti aspetti da questa stagione?
E’ una domanda alla quale non ti so rispondere. Giochiamo partita dopo partita e poi vedremo. Personalmente il mio obbiettivo è migliorare ancora, sotto tutti gli aspetti, e continuare a giocare con regolarità che è la cosa più importante per crescere, sia con la maglia del Mozzanica che con quella della nazionale Under 17.
Anche con la nazionale Under 17 ti stai togliendo delle belle soddisfazioni..
Sì, verso la fine del 2015 ero stata convocata nella rappresentativa under 16 con la quale ho disputato tutti i tornei di categoria, mentre già da giugno 2016 ho iniziato l’esperienza con l’U. 17, con la quale ho partecipato ad un torneo in Repubblica Ceca dove ho esordito e poi a ottobre nei gironi di qualificazione agli europei. Ora dobbiamo affrontare la fase élite, dove incontreremo Inghilterra, Germania e Polonia. Non è un’impresa impossibile, poiché potremmo passare anche come migliore seconda, ma dobbiamo lavorare molto per poterci presentare in campo alla pari con le altre squadre.
Quali sono i calciatori ai quali ti ispiri di più?
I miei preferiti sono Ibrahimovic e Cristiano Ronaldo.
Nel femminile c’è una giocatrice alla quale vorresti somigliare?
Ma in realtà una in particolare no, cerco di imparare un po’ da tutte, specialmente dalle giocatrici più esperte della nazionale.
Qualcuno ti ha paragonato a Melania Gabbiadini, ti ritrovi in questo confronto?
Oddio… magari… la Gabbiadini è la Gabbiadini, io prima di potermi confrontare con lei ho ancora tanto da imparare.