Si racconta così Aurora Calanna, capitano della neopromossa in Serie B, Catania Femminile:
Come ti sei avvicinata al calcio femminile?
Mi sono avvicinata al calcio per passione innata. Giocavo nel cortile dove abitavo in mezzo a tutti i maschi e ragazzi più grandi di me e mentre tutti mi dicevano di cambiare sport io continuavo a giocare. Ho iniziato il mio percorso calcistico presso la scuola calcio Camaleonte e con la quale squadra ho fatto anche i campionati giovanili fino all´esordio in serie A2.
Cosa dice la gente quando scopre che giochi a calcio?
La reazione della gente quando scopre che gioco al calcio è tra il curioso e l’incredulo. Solitamente iniziano col farmi una serie di domande, poi mi sfidano sempre ad una gara di palleggi o ad una partita, infine, quando vedono che ANCHE LE FEMMINE POSSONO GIOCARE A CALCIO mi fanno i complimenti
Per quale motivo secondo te il calcio femminile non riesce a sfondare?
Credo che il baratro in cui è sepolto il calcio femminile è legato ad una serie di fattori che passano tra quello culturale fino a quello amministrativo. Le squadre maschili in Italia non sovvenzionano in alcun modo il calcio femminile e i genitori sono ancora troppo spesso radicati al fatto che il calcio sia uno sport per maschi.
Qual è stata la soddisfazione calcistica più bella che hai vissuto?
Ho avuto la fortuna/ onore di “prendermi” un bel po´ di soddisfazioni grazie alla mia squadra di club con la quale ho vinto 2 campionati,e 2 coppa Sicilia e una finale play-out da brivido, ho avuto il piacere delle convocazioni alla rappresentativa Siciliana ma niente può essere abbastanza emozionante come la fortuna di avere a che fare con uno stage della nazionale.
Cosa ti aspetti dalla stagione 2017/2018?
Da questa stagione, come dalle altre, mi aspetto sempre grandi soddisfazioni.. non so cosa accadrà ma ciò che conta è dare SEMPRE il meglio.
Credit Photo: http://www.cataniacalciofemminile.it/