L’Unione Sportiva Pistoiese 1921 è una società con sede a Pistoia nata nel 1921, e ha disputato nel 1980/81 il suo unico campionato di Serie A. La Pistoiese, dopo essere rinata nel 2009, milita tutt’ora in Serie C, dove lo scorso anno ha chiuso dodicesimo nel girone A. Il sodalizio pistoiese possiede un’importante quota societaria anche nel calcio femminile e precisamente nel Calcio Femminile Pistoiese 2016, squadra che disputerà il prossimo campionato di Serie C girone C: a raccontarci il suo percorso è Stefano Baccelli (nella foto a destra) responsabile comunicazione della formazione arancione femminile e della stampa e media di quella maschile.

Quando è entrata la Pistoiese nel calcio femminile?
«La Pistoiese è entrata nel 2016, con un gruppo di imprenditori supportati dall’attuale presidente Giampaolo Bonacchi, che avevano avuto esperienze altrove in questo settore, e la Pistoiese 1921, nella persona del direttore generale Marco Ferrari. Insieme hanno deciso di investire e riportare Pistoia nel calcio femminile, costituendo il Calcio Femminile Pistoiese, potendo così ripartire dalla Serie C regionale: questo è stato un canale nuovo, perché siamo stati tra i primi, tra le società di Serie C, a credere nel calcio femminile».

Come sono stati affrontati i primi anni di vita?
«Al primo anno abbiamo partecipato con la prima squadra alla Serie C Regionale, affidata a Nicola Martinelli salvandosi, poi, sotto la guida di Paolo Biagiotti, siamo due volte finiti terzi. Nel 2019 siamo stati ripescati in Serie C, e abbiamo confermato buona parte delle ragazze facenti parte delle annate precedenti a cui si sono aggiunte giocatrici esperte e guidate da Mario Nicoli: prima dello stop stavamo andando bene, tanto che abbiamo chiuso al quinto posto. Abbiamo inoltre costruito altre formazioni giovanili: Pulcine, Under 15 e Juniores».

Che obiettivi vi siete posti?
«Di far evolvere il movimento attraverso le nuove leve che provengono dai numerosi Open Day che organizziamo. Ci siamo già tolti numerose soddisfazioni con il nostro Settore Giovanile: adesso abbiamo una trentina di tesserate, nonostante numerose ragazze cresciute nel nostro vivaio siano passate a categorie superiori. Crediamo di poter fare calcio femminile a Pistoia e anche bene».

La Pistoiese sta lavorando ad un progetto importante. Ce ne vuoi parlare?
«Si tratta di un progetto presentato dalla Pistoiese maschile all’Unione Europea per l’affermazione della parità di genere anche nello sport. In caso di vittoria del bando sarà organizzato a Pistoia nel mese di Giugno 2021 un torneo europeo U17 di calcio femminile. Il tag sulla Gender Equality sarà inserito anche nel logo del centenario della Us Pistoiese 1921. È una iniziativa unica nel panorama nazionale e un vero fiore all’occhiello del movimento, per il quale abbiamo ricevuto i complimenti del presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli e della sua vice, Cristiana Capotondi».

Ci sarà in futuro il definitivo assorbimento con la Pistoiese 1921?
«Sono formule al momento non prese in considerazione: diciamo che la CF Pistoiese è una società distinta dall’Us Pistoiese, ma che ha solide basi, visto che la proprietà maschile possiede il 51% della squadra femminile».

Cosa ne pensi del calcio femminile italiano odierno?
«Rispetto agli anni passati ora il calcio femminile italiano ha un appeal maggiore e buon interesse mediatico, grazie al coinvolgimento delle principali società calcistiche nazionali e alla prestazione della Nazionale ai Mondiali. C’è ancora tanto da fare dal punto di vista organizzativo e delle risorse».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’US Pistoiese 1921 e la CF Pistoiese 2016, e Stefano Baccelli per la disponibilità.

Photo Credit: CF Pistoiese 2016

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.