Seconda sconfitta in Eccellenza per il Crema 1908 che cade sotto i colpi del Minerva Milano per 3-0: ad andare in gol sono state Susanna Belletti, doppietta per lei, e la rete di Elena Vestito. La squadra allenata da Elena Calderola deve assolutamente rialzarsi in vista della delicata gara con il Monterosso leader del campionato: per questo, e molto altro, ci siamo rivolti a Stefania Del Miglio, centrocampista classe ’92 e veste la maglia cremina per il secondo anno di fila dopo il biennio 2018-20.
Stefania in che modo hai scoperto di avere nel DNA il calcio?
«Ho iniziato a giocare a calcio a cinque anni nel San Luigi Pizzighettone, che all’epoca era una delle due squadre presenti mio paese. Ero l’unica bambina in una formazione di maschi, eppure non mi sono mai sentita esclusa, anzi, mi hanno sempre accettato nel loro gruppo. Un grazie speciale andrà sempre ai miei primi allenatori, Maurizio e Giampiero, con i quali ho iniziato a tirare i primi calci ad un pallone».
Com’è stato il tuo percorso calcistico?
«Dai cinque ai tredici anni ho giocato appunto nel San Luigi, poi in seguito sono andata a Cremona, vestendo la maglia della Meccanica Fantini: lì ho iniziato dalle Giovanissime arrivando in Prima Squadra, che a quel tempo era in Serie C, a soli quindici anni. Qui avevo un Signor allenatore di nome Claudio Bencina (ex giocatore della Cremonese, ndr) che ha creduto nelle mie qualità e mi ha “buttato” nel mondo del calcio adulto seppur fossi giovanissima. Ho imparato fin da subito il rispetto dei ruoli, dalle mie compagne di squadra che erano molto più grandi di me. In silenzio lavoravo cercando di crescere sempre un po’ di più non solo qualitativamente, ma anche mentalmente. Nel 2009 la rottura del ginocchio mi ha tenuta per sei mesi lontano dal campo, ma grazie alla mia famiglia ho iniziato ad avere più fiducia in me stessa, e ho affrontato quel periodo con la stessa determinazione con cui entro in campo la domenica. Dopo Cremona, ho indossato le maglie di Fanfulla, dove ho forse conosciuto il periodo migliore conclusosi con la vittoria del campionato, Piacenza, Senna Lodigiana e Castelmella. Ed eccomi qui, nel 2022 ad indossare la divisa del Crema 1908».
Cosa ti ha spinto ad essere di nuovo, da due anni a questa parte, del Crema 1908?
«Era il 2018, quando indossai per la prima volta la maglia Crema, e a fine stagione, per alcune divergenze, fui costretta ad abbandonare ad un progetto a cui ho sempre avuto a cuore, e che speravo in un futuro di poter di nuovo condividere. E così, come dice un detto “certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano”, eccomi qui, a distanza di quattro anni ad indossare di nuovo quella Maglia, l’unica che vorrei indossarla fino alla fine della mia carriera calcistica. Ho conosciuto diverse realtà, incontrato mille persone, indossato tantissime maglie ma qui è diverso. Il motivo per cui sono tornata è dovuto ad una scelta di cuore. Qui avevo lasciato un pezzo di me quando sono andata, e l’ho voluto semplicemente riprendermelo, anzi, forse a lasciarci l’altro pezzo. Sono più motivata che mai a portare in alto questa squadra, e ho promesso a me stessa che, prima o poi, ce la farò».
Il campionato appena iniziato dal Crema si sta rivelando più difficile del previsto: quali sono, secondo te, gli ostacoli che sta affrontando la tua squadra?
«La squadra è composta da persone giovani e da persone con molta esperienza. Ci sono stati diversi innesti e stiamo lavorando anche per amalgamare questo nuovo gruppo. Sono certa che farà ottimi risultati in breve tempo».
Purtroppo, domenica è arrivato il 3-0 in casa del Minerva: cosa è mancato per centrare un risultato utile?
«Penso sia stato un risultato severo ma giusto. Dobbiamo cercare di entrare in campo sempre con la mentalità giusta, e con la certezza che nessuna squadra ci regala nulla. Da ogni sconfitta bisogna imparare qualcosa. Sono certa che questa settimana ci stiamo preparando al meglio per affrontare il Monterosso».
Tra un paio di giorni il Crema ospiterà, per l’appunto, la capolista Monterosso. Quali sono gli aspetti che sta affrontando il tuo gruppo in questa settimana?
«Io credo nella mia squadra e nelle potenzialità di ogni singola giocatrice: è il campo che parla quindi aspettiamo domenica».
Che impressioni hai notato sul girone lombardo di Eccellenza dopo quattro giornate di campionato?
«Il campionato è stimolante, ogni partita è una nuova sfida e nulla va dato per scontato».
Il calcio femminile italiano, con l’arrivo del professionismo, ha dato una svolta o no?
«Penso che sia un grande passo avanti quello che è stato fatto, ma ancora indietro anni luce rispetto a realtà straniere. Comunque, sono fiduciosa e ottimista, quindi spero che in futuro il calcio femminile possa diventare una realtà certa e ben definita anche nel nostro Paese».
Che persona sei fuori dal campo?
«Mi reputo una ragazza solare e sempre sorridente ma determinata e testarda»
Cosa c’è nel tuo futuro?
«Finché la mia salute fisica me lo permetterà, combatterò ogni domenica per portare il Crema Femminile dove merita veramente. Quindi non mi resta che fare un grande in bocca al lupo a me stessa, alle mie compagne, alla mia società e alle squadre avversarie!».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’AC Crema 1908 e Stefania Del Miglio per la disponibilità.