Nello scorso dicembre la Torres, promossa da una settimana in Serie B, ha chiuso per l’approdo in Italia di Adriana Gomes. L’approccio a Sassari della punta è stato ottimo visto che la Gomes ha timbrato praticamente sempre il cartellino dal suo arrivo, realizzando complessivamente 29 reti in campionato. La punta portoghese, classe 1993, è giunta in Sardegna dopo aver vestito in patria le casacche di Boavista, Braga e Sporting Lisbona prima del suo passaggio al Benfica. L’attaccante lusitano, convocata per due volte nell’Under 19 del Portogallo, ha vinto inoltre nel 2013 e nel 2019 la Coppa de Portugal de Futebol Feminino. Abbiamo raggiunto la stessa calciatrice che è risultata al termine del girone C di Serie C il capocannoniere del raggruppamento.
Adriana sei arrivata in Italia a dicembre dopo una militanza con il Benfica. Quanto ti è dispiaciuto lasciare il tuo paese e cosa ti ha spinto a sposare il progetto Torres?
“In quel periodo era infortunata e mi ha colpito la proposta ed il progetto illustratomi dalla Torres. Era a mio avviso il migliore per tornare in campo e per tornare nella mia forma migliore”.
Come ti sei sentita quando sei arrivata in Sardegna? Quali sono state le maggiori difficoltà nell’entrare in campo e in una realtà totalmente nuova?
“Una grande difficoltà è stata adattarsi ad una lingua diversa. Nel calcio però tutti parliamo una sola lingua e fortunatamente non si ha bisogno di tante parole per capirsi se non lavorare in campo”.
Nella tua prima gara una sconfitta con l’Aprilia. È stata l’unica nota stonata di questo campionato secondo te?
“Si è stata una gara particolare, direi sono il genere di partita che ti capitano una sola volta in un campionato”.
La Torres ha vinto il campionato centrando la promozione in Serie B. Quanto aspettavate questo momento?
“Da quando sono arrivata abbiamo sempre lavorato per vincere ogni partita. La vittoria finale ne è stata quindi una conseguenza”.
Avete staccato il Bologna nel penultimo match. Pensavate di poter vincere questo campionato senza lo spareggio finale, in programma nel caso finissi a pari punti?
“Il campionato è stato aperto sino alla fine. Noi abbiamo sempre pensato a fare più punti possibile per puntare alla promozione diretta”.
Oltre a Bologna nelle zone alte di Arezzo e Filecchio. Come hai trovato il livello di questo campionato?
“Alcune squadre erano ben attrezzate per questa categoria, altre ad essere onesta un po’ meno. Nel complesso direi che il livello complessivo non era altissimo”.
Nonostante le prime partite saltate in stagione si diventata il capocannoniere del torneo. Pensavi di raggiungere questo traguardo al tuo arrivata?
“A livello personale speravo indubbiamente di poter fare bene in Italia. Mi ha reso felice segnare tante reti utili a centrare il primo posto con la maglia della Torres”.
Quale gol consideri il più bello tra quelli realizzati con la maglia della Torres? Quale il più importante?
“Il più importante è stato l’ultimo con lo Spoleto visto che è arrivato nella giornata in cui siamo state promosse. Il più bello invece quello a pallonetto contro il Bologna, nella prima giornata di ritorno”.
Quale momento ti rimarrà nel cuore di più in questa stagione calcistica?
“Difficile scegliere un momento. Reputo ogni vittoria davvero molto importante. Ricorderò di questa stagione ogni successo con molta gioia”.
Speri di restare a Sassari per giocare in Serie B? Hai già idee per il tuo futuro calcistico?
“La stagione è appena finita. Credo sia ancora presto per parlare alla prossima annata, valuteremo meglio nelle prossime settimane quello che sarà il mio futuro”.