Giocatrice di gran classe e un Mondiale di Football Sala alle spalle, Sofia Marinoni gioca in Serie B con la maglia dell’Alessandria, ma non tutto nasce in Piemonte.
Inizia a dare i primi calci al pallone a cinque anni per poi continuare un anno nella categoria pulcini nel paese a sette chilometri da casa, a cui seguono due anni negli esordienti sempre nel settore maschile. Dopo arrivano cinque anni a calcetto a livello provinciale e a 18 anni il provino nel Bardolino Verona dove inizia ad allenarsi nella Primavera. Diversi motivi l’hanno poi portata a cambiare strada e arriva così a militare in Serie A con la Riozzese dove rimane per quattro stagioni. Dopo Riozzo si sono fuse due società e passa un anno nell’Accademia Oltrepò. Poi con il fallimento della società decide comunque di continuare la sua strada accanto a mister Cantone e ad alcune mie compagne di squadra: ecco così che approda ad Alessandria dove è tutt’ora.
Riozzese, Accademia Oltrepò, Alessandria sono solo alcuni nomi delle società in cui hai limitato nel corso della tua carriera. Passare da una squadra all’altra è sempre stato come un tuffo nel buio e un rischio?
Il passaggio da una società all’altra non è mai stato un tuffo nel buio anzi… Sempre una bella sorpresa!!!! Anche se ovviamente c’è stato dispiacere in particolare ad aver abbandonato Riozzo (avevo terminato gli studi a Milano). Questa squadra e’ sempre nel mio cuore.
Nel 2013 hai partecipato ai Mondiali di Football Sala in Colombia. Com’è stata quell’esperienza? Ma soprattutto come hai iniziato a giocarci?
Per quanto riguarda il mondiale e’ stata un’esperienza unica e indescrivibile. Piena di emozioni, sfide personali, sacrificio e gioia.
Ho iniziato a fare delle selezioni per il mondiale grazie ad un’amica che mi ma proposto come potenziale giocatrice insieme a tante altre. Alla fine ce l’ho fatta. Il calcio è la mia più grande passione! Significa sacrificio, determinazione, testa, gambe e cuore…. Quando le gambe non rispondono più, ecco che la testa diventa la nostra più grande aiutante!!!
Cosa rappresenta per te il calcio?
Vivo di calcio, il calcio è la mia valvola di sfogo!!!!!
Chi è Sofia e com’è Sofia fuori dal campo da calcio?
Sofia e’ una persona altruista, a volte troppo istintiva. Dentro al campo mi innervosisco parecchio perché la situazione mi sta a cuore e voglio dare il massimo insieme alla mia squadra. Sono molto emotiva e questo non è un bene! Su quest’ultimo punto ci sto lavorando.
Dici che vedremo un giorno il calcio femminile in Italia allo stesso livello di quello maschile e con la stessa considerazione?
Purtroppo il divario tra calcio maschile e femminile non migliorerà più di tanto visti i pochi sviluppi…. Ma la speranza, come si dice, e’ l’ultima a morire!!!! Chissà se un giorno cambieranno le carte in tavola. Ci spero!!!!
Un grande ringraziamento a Sofia Marinoni e alla società dell’Acf Alessandria per la disponibilità dell’intervista a cui auguriamo un grande in bocca al lupo per la stagione!